Capitolo 58

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Mattheo's Pov
Auguri, Theo. Devi scusarmi, ma non posso raggiungerti per il tuo compleanno, per cui ti ho lasciato un regalo sul davanzale della finestra. Spero che lo apprezzerai.

Firmato, tua madre.

Andai verso il davanzale della finestra della mia stanza dove c'era una lettera, la presi con le mani che tremavano e notai che su un lato della busta bianca c'era il nome del destinatario.

Per mio fratello Theo.

Deglutii pesantemente e chiusi per un secondo gli occhi prima di aprire la lettera trovando la scrittura ordinata e precisa di Nova.

Iniziai a leggere la lettera e più mi immergevo in quelle parole più sentivo il mio respiro farsi irregolare.

10 Luglio. Oggi è il compleanno di mio fratello Theo, compie sette anni. Ancora oggi mi ricordo quando aveva tre mesi e lo tenevo tra le braccia. I suoi occhi grigi risplendevano più del sole. A quel tempo avevo compiuto da poco quattro anni, ma ricordo perfettamente quei momenti in cui giocavo con lui, lo proteggevo e vegliavo su di lui quando mamma e papà erano assenti. Ora sto per compiere dodici anni e chiunque legga questa lettera penserà che sono ancora una bambina, ma la verità è che non lo sono, io sono una giovane donna nel corpo di una bambina. In certi versi sono ancora piccola, ma ho dovuto prendermi certe responsabilità verso mio fratello e questo mi ha portato ad essere più matura di tutti i miei coetanei, ma per me non è un peso. Amo mio fratello più di qualunque altra cosa al mondo. Lo proteggerò sempre e per sempre e so che molte persone non sanno cosa significa avere un fratello, perché la vita non gliel'ha permesso, ma io ho questa fortuna. Per me mio fratello è come un raggio di sole in una notte di tempesta e farei di tutto pur di vederlo felice. Più passa il tempo e più vedo Mattheo diventare grande e questo fa crescere in me una sensazione opprimente, perché un giorno lui mi lascerà e intraprenderà la sua strada. Non so quando e se mai questa lettera verrà letta da qualcuno, ma volevo solo dire che Mattheo e Nova Nelson resteranno fratelli sempre e per sempre.

E se sei proprio tu a leggere queste parole fratellino. Sappi che non devi avere paura di correre in una strada buia, perché dall'altra parte del mondo il sole sta sorgendo e presto sorgerà anche da te.

Guardai il foglio bianco bagnato da delle goccioline d'acqua e capii che mia madre aveva letto quelle parole prima di me. Capii che aveva pianto, aveva rimpianto di non esserci mai stata per me e mia sorella, aveva tanti rimorsi sul fatto che non aprisse mai quella porta al quarto piano. Capii che amava sua figlia, come ama me, solo che non è mai riuscita a dimostrarlo.

Restai a guardare la data del mio compleanno sul calendario.

Maledetto dieci luglio. Quel giorno ho scoperto la mia più grande debolezza. Gli attacchi di panico. Ho scoperto come si sente una persona che non riesce a respirare, che gli manca l'ossigeno, che sente le lacrime scendere senza fermarsi mai, ho scoperto come ci si sente quando scendi all'Inferno da vivo. Poi ho scoperto come ci si sente dopo un attacco di panico. Svuotati. Senza più nessuna emozione in corpo, come se quei minuti passati a fare fatica di respirare ti avessero portato via tutte le tue emozioni.

"Mattheo" sentii chiamarmi, mentre sentivo la porta socchiusa aprirsi con lentezza.

Lasciai la lettera sul letto e presi un respiro profondo prima di voltarmi verso Agatha. Indossava la divisa da cameriera e nelle mani teneva un piattino che conteneva una piccola torta alle fragole con il numero diciannove sopra.

"Ti ho portato la torta. Anche se mi hai detto che non volevi festeggiare il tuo compleanno ho pensato di farti comunque il tuo dolce preferito" mi sorrise in modo dolce venendo verso di me, mentre io mi sedetti nuovamente sul letto.

NON TI SCORDARE DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora