Capitolo 50

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Crystal's Pov
"Cosa ci fai qui?" parlai dopo lunghi minuti di silenzio.

"Mia madre mi ha chiamato, ma ho trovato te" incrociò le braccia al petto guardandomi con attenzione.

"Cosa hai sentito?" sentii il mio cuore accelerare al pensiero che abbia sentito tutta la conversazione avuta con Jade.

"Hai paura di ciò che ho sentito, Crystal?" mi guardò con attenzione studiando il mio sguardo.

"Perché ho sentito te che dicevi che non potrai mai amare perché non ti è stato insegnato a farlo. Non sei l'unica. Pensi che mia madre dopo la morte di mia sorella mi abbia abbracciato e consolato? Ti do una notizia che ti stupirà. Neanche io so amare, nessuno me l'ha insegnato, ma almeno io ci ho provato, cazzo" guardai nei suoi occhi accendersi una scintilla di rabbia.

"Cosa vuoi che ti dica? Non sono in grado di farlo, tu ci hai provato, ma sapevi che era un tentativo fallito fin da quando mi hai proposto di uscire insieme per dimostrare che non sei come tuo padre. E l'hai fatto, so che non sei come lui. So che ho sbagliato a dirti di rivederlo nei tuoi occhi, ma cazzo, Mattheo! Quel giorno hai dato il peggio di te e avevo paura. Sì, ti sembrerà strano, ma Crystal Evans ha paura e non di te, ma di rivivere quel giorno" mi auto indicai sentendo la rabbia scorrermi nelle vene.

"Sai bene che non ti toccherei mai contro la tua volontà" lo guardai scuotere la testa con forza.

Sapevo che non l'avrebbe mai fatto, sapevo che Mattheo non era come James ed era questo il problema.

"Ed è questo che mi spaventa" affermai stupendolo.

"Ho paura degli uomini. Ho paura di qualsiasi essere di genere maschile che stia vicino a me più di cinque metri. Il problema è che di te non ho paura e non so perché" continuai con frustrazione.

Era irritante il fatto che non potessi dare una risposta al fatto che tutti gli uomini mi spaventavano tranne lui.

"Sì che lo sai."

"Dopo quello che mi hai detto. Dopo avermi detto che non vuoi più avere a che fare con me dici questo?"

"Non ho detto che non voglio più avere a che fare con te."

"Allora dimmi cosa hai detto perché forse io sono troppo stupida per capirlo."

"Non sei stupida e smettila di guardarmi in quel modo mi fai venire solo più voglia di sbatterti al muro e baciarti" disse di getto e cercai di non dare a vedere che quella frase mi aveva fatto perdere un battito.

"Hai detto che non puoi stare con una persona che non vuole restare, io sono quella persona, ma ogni volta che uno dei due prova a lasciare andare l'altro ci ritroviamo da punto a capo. Io e te che discutiamo ci diamo un'altra possibilità e poi litighiamo."

"Allora cosa consigli di fare? Lasciarci?"

"Smettere di essere così bipolare. Prima mi dici non voler stare insieme a me poi mi eviti e ti fai abbindolare da una bionda ed ora eccoti qui. Prendi una cazzo di decisione."

"Ora ho capito" sulle sue labbra si formò un sorriso vincente che mi fece confondere.

"Tu sei gelosa" affermò subito dopo.

"Che diamine dici?" scossi la testa pensando che fosse impazzito.

"I tuoi occhi non mentono sei gelosa, però ti rivelerò un segreto" si avvicinò a me fino ad arrivare a pochi centimetri dal mio corpo ed abbassarsi alla mia altezza.

"Baci meglio tu" sussurrò al mio orecchio per poi allontanarsi nuovamente da me.

Lo guardai a lungo, mentre i suoi occhi scendevano lungo il mio corpo fino a soffermarsi sui punti che la divisa lasciava scoperti, mentre sentivo mille brividi propagarsi su tutto il mio corpo.

NON TI SCORDARE DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora