Nulla dura per sempre.
Mattheo's Pov
Guardai Crystal dormire con la testa appoggiata sulla mia spalla. Durante il viaggio si era addormentata ed io ero rimasta a guardarla per tutto il tempo. Alcune ciocche dei suoi capelli rossi era uscita fuori dall'acconciatura che la parrucchiera le aveva fatto sotto ordine di mia madre, la parte superiore del vestito verde si era abbassata lasciando intravedere il reggiseno e ammetto che involontariamente avevo abbassato lo sguardo più volte."Dovreste smetterla di litigare" prese parola mia madre guardando al di fuori del finestrino della sua macchina costosa.
"Sei tu che hai combinato il nostro fidanzamento. Cosa pretendevi?" chiesi guardandola in malo modo.
"E non è un caso che alla fine tu ti sia innamorato di lei, non è vero?"
"Perché ci hai portato a questa cena?"
"Sei infastidito?"
"Sì, perché pretendi che siamo una famiglia quando non lo siamo. Nova è morta, papà finirà in prigione, tu ti occupi solo di lavoro ed io vengo sbattuto in collegio accettando ogni tua decisione e stando zitto."
"Ogni singola cosa che ho fatto l'ho fatta per te. Perché non voglio perderti, non sai come ci si sente a perdere tua figlia per mano di tuo marito."
"Ed io? Ho perso mia sorella, ma a te sembra non importartene, non mi hai mai voluto neanche prima della sua morte. Quando hai saputo che soffrivo di attacchi di panico hai pensato bene di mandarmi dal psichiatra, non è durata a lungo perché mi sono ribellato, hai sempre dato ad Agatha il compito di occuparsi di me perché nei miei occhi rivedevi i suoi. E cazzo, io non pretendevo di averti tutto il tempo, ma volevo solo mia madre, volevo la mia vera madre che mi dicesse che sarebbe andato tutto bene, che sarebbe passata, che lei avrebbe vissuto sempre nei nostri cuori. Tutte quelle cazzate che mi ha detto il psichiatra per cercare di calmarmi, me le avresti dovute dire tu."
"Volevi che ti mentissi? Che ti dicessi che sarebbe andato tutto bene quando in realtà non era così? Avevi bisogno di verità, Mattheo non di bugie perché avresti sofferto di più quando saresti cresciuto e avrei capito che quelle erano solo menzogne. Che non avresti mai dimenticato i suoi occhi, come non li dimenticherò mai io. Tutto ciò che hai passato ti ha reso più forte e se vuoi avercela con me fallo pure, ma non mi pento di averti fatto diventare l'uomo che sei ora."
"Quello che sono ora è colpa tua. Soffro di attacchi di panico costantemente. Tu hai mai avuto la sensazione di non riuscire a respirare? Che l'aria ti mancasse mentre sei solo a doverlo affrontare? L'hai mai provato? È l'inferno."
Nessuno sa come ci si sente quando le lacrime scendono dalle tue guance e il respiro diventa sempre più irregolare fino a quando non lo si prova.
"Lei però riesce a calmarti. Agatha mi ha detto ciò che ha fatto quando stavi male" con un cenno del capo indicò Crystal e sul mio viso apparve una smorfia infastidita.
Volevo che smettesse di guardarla. La guardava con indifferenza e superiorità.
"Almeno lei c'era" la guardai per brevi attimi pensando di non averla mai ringraziata seriamente per ciò che ha fatto per me.
Nonostante ci odiassimo da quando è entrata nella mia vita lei c'è sempre stata quando avevo gli attacchi di panico. Lei che mi conosce da pochi mesi sì, mia madre che mi conosce da un'intera vita no.
"Quando ho letto che fosse la nipote di Lincoln quasi non ci credevo. Una cosa buona nella vita l'aveva fatta quell'uomo, l'aveva protetta da tutti, ma in confronto la sfruttava. Sai che sua nonna Maria ha provato a picchiarla?" schiusi le labbra non volendo credere alle parole che avevo appena sentito.
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NON TI SCORDARE DI ME
Literatura FemininaCosa si ottiene quando il fuoco incontra l'acqua? Un carattere turbolento e degli occhi neri su cui annegare. È la descrizione di Crystal Evans, una ragazza di diciassette anni con un passato non facile e un atteggiamento non da meno. A spezzare il...