"Sono tornato princesa" urlò felice come un bambino.
Fu avvolto da un'emozione forte quando vide spuntate la testolina di Sabrina.
Posò il borsone di fretta e si corsero incontro per poi chiudersi in un abbraccio.
Lui la prese di peso e lei gli avvinghiò le gambe intorno alla vita.
"Bentornato a casa" si guardarono e per una volta era lei a guardare dall'alto verso il basso.
Era praticamente in braccia a Pablo che non pensava ad altro che voler baciare quelle labbra perfette.
Dopo pochi secondi a guardarsi negli occhi lui la baciò prima a stampo.
Una volta,due volte poi tre e poi lei inziò a mettere la lingua e ad esplorare in lungo e in largo la bocca dello spagnolo.
Pablo chiuse gli occhi per godersi il momento.
"Ho molta fame" la fece scendere sorridendo timidamente.
Pablo era uno di poche parole,sempre timido e sensibile ma in alcuni casi era molto diverso.
Tipo in campo, lì era un leone, lì era cattivo, aggressivo,determinato e passionale...
Beh la passione c'è la metteva anche in altro, nel letto ad esempio tanto timido non era.
Era sicuro di sé, almeno lo era diventato negli anni passati a Barcellona.
Aveva fatto esperienza con molte ragazze e la timidezza gli era passata.
Risultava molto sfacciato e malizioso.
Insomma Pablo era tante cose, tante cose che Sabrina doveva ancora scoprire.
Mangiarono il cibo stabilito nella dieta e poi si misero sul divano.
"Hai sonno?" Chiese lei mentre Pablo sbadiglò senza mano davanti.
Sabrina aveva notato anche questo e soprattutto il modo in cui Pablo masticava le gomme,in modo molto sguaiatao ma le piaceva anche questo.
Quindi pensò ancora una volta che non fosse grave, ma gravissimo.
"Si sono stanco" col musino disse quelle parole e mentre Sabrina era semistesa sul divano lui si appiccicò addosso.
Mise la testa sul petto della ragazza struciando un pó e chiudendo gli occhi.
Lei mise una mano sul suo viso per fargli qualche carezza.
Era sopra di lei, in mezzo alle sue gambe e con la testa sul suo seno.
Si era addormentato così, stanco per l'allenamento fece il suo riposino pomeridiano tra le coccole della ragazza.
Pablo iniziava a pesare però non voleva svegliarlo e lo spostò leggermente perché sentiva un pó di fastidio al petto.
"Mh...hh" mugugnò lui per poi stringere fortissimo la ragazza.
"Mi uccidi così" rise lei e lui pieno di sonno fece un mezzo sorriso.
Lei accarezzò i suoi capelli un pó sudati e si prese qualche minuto per ammirarlo,sembrava un bambino.
Pablo si sentiva al sicuro, si sentiva a casa e dopo un pó inziò a risvegliarsi ma non si alzò.
Sentiva il cuore di Sabrina battere e gli scappò ancora un sorriso.
"Sei sveglio?"
"Sono pesante?"
"Un pó" ammise lei toccando le sue spalle larghe.
Era bello, grande e grosso e pesava eccome.
Ma averlo sul suo petto mentre era addormentato e vulnerabile le fece venire una strana sensazione.
"Ansu ha detto nel gruppo se vogliamo andare tutti da lui stasera" lei con il cellulare tra le mani guardò Pablo che non fece nemmeno mezzo movimento.
"Non ti va di restare qui sul divano?"
La guardò aspettando una sua risposta.
"Con te?"
Lei si sentì impacciata e disorientata e non sapeva cosa dire.
"Si Sabrina. Io e te insieme.
Qui sul divano."
Lui con viso serio e con la sua solita espressione incazzosa anche senza motivo.
Pablo aveva sempre sul viso quell'espressione incazzata e schifata, era fatto così.
Lei prese il viso del ragazzo tra le sue mani e lo baciò a stampo.
Decisero entrambi di non rispondere ai cellulari che vennero abbandonati sul tavolino del divano.
Parlarono delle loro personalità, spiegarono i loro caratteri cercando di essere più sinceri possibili.
Le loro fragilità e i loro punti di forza usvirono fuori, fecero discorsi che mai pensavano potessero affrontare insieme.
Sabrina iniziava a notare quella sensibilità che Pablo aveva, il suo ex non era nemmeno paragonabile.
Il calciatore era così dolce ma allo stesso tempo stronzo che le faceva sentire emozioni contrastanti.
"Perché mi guardi così princesa?"
"Ho voglia di baciarti Pablo"
Nemmeno il tempo di finire la frase che lui si precipitò sulle sue labbra lasciandola senza fiato.
Lei si mise a cavalcioni su di lui che intanto toccava un pó quale e là in modo malandrino.
Lei gli sorrideva sulle labbra sentendo le mani del ragazzo andare sotto la sua maglietta.
Lui inziò a passare la lingua sul suo collo facendole salire mille brividi.
"Mh" lasciò un gemito uscire dalle sue labbra facendo fare un sorriso malizioso a Gavi.
Era consapevole del fatto che aveva un certo effetto su di lei ma sapeva anche che lei aveva un bel potere su di lui.
Lasciò andare la sua mano fino a toccare il reggiseno di Sabry per poi stringere.
Continuò a baciarle il collo mentre toccava il suo seno sempre da sopra il tessuto dell'intimo.
Lui alzò la testa e la guardò, era rossa in viso e aveva gli occhi che bramavano piacere, non poteva non soddisfarla.
Non era da Pablo, doveva continuare.
Nel mentre pensava,lei già si mise in azione, striciò la lingua sul collo di Pablo che buttò la testa di lato per lasciarle fare al meglio quello che stava facendo.
Lei iniziò a fare dei leggeri movimenti di bacino e Pablo fece scendere la mano da sotto la maglia fino al sedere.
Istintivamente senza pensarci le diede uno schiaffo pesante sulla chiappa.
"Ahjaaa" urlò lei staccandosi dal collo del ragazzo.
"Non chiedi nemmeno scusa?" Lei si lamentò scherzosamente mentre lui aveva un espressione soddisfatta in viso.
Alla fine gli scappò uno dei suoi sorrisi timidi e lei prese il suo musino con le dita.
"Ma come devo fare con te eh?
Bimbo monello" e gli scocchiò un bacio.
Lo spagnolo si ritrovò con un bel guaio tra i pantaloni e lei non potette fare a meno di notarlo,o meglio di sentirlo.
Pablo sapeva a cosa voleva arrivare lei invece si stava solo godendo il momento senza pensare alle conseguenze.
Eppure in questi casi avrebbe dovuto fermarsi e pensare, quelli come Pablo, Pedro e Ansu non era molto affidabili in certi casi.
Il piacere e le emozioni che ti avrebbero fatto provare erano certe ma il futuro no.
Oggi ti facevano sentire bella e desiderata e il giorno dopo non eri già nessuno e uscivano con altre.
La situazione era complessa ma a questo Sabrina non ci aveva priorio ancora pensato.
Pablo l'aveva abbagliata con i suoi modi di fare e se stesse solo giocando era ancora un mistero.Ragazze cosa pensate?
Che intenzioni ha Pablo?
Vi sta piacendo?
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El príncipe de Los Palacios~Pablo Gavi
FanfictionIl 5 agosto del 2004, sotto il segno del Leone in Spagna precisamente a Los Palacios y Villafranca, Siviglia nacquè un bambino di nome: Pablo Martìn Páez Gavira. crebbe in fretta e già nella tenera età andò a vivere a Barcellona lontano dalla sua f...