Il 5 agosto del 2004, sotto il segno del Leone in Spagna precisamente a Los Palacios y Villafranca, Siviglia nacquè un bambino di nome: Pablo Martìn Páez Gavira.
crebbe in fretta e già nella tenera età andò a vivere a Barcellona lontano dalla sua f...
Dopo aver vinto la partita i ragazzi si riunirono a casa di Alejandro,c'erano tutti. "Mi passi quella bottiglia?"Pedri si avvicinò a Sabrina. "Quella Jessi lo guarda con gli occhi a cuore" Si lamentò. "Si ma Pablo non la guarda con gli stessi occhi con cui guarda te" Pepi la rassicurò con una carezza. Pablo guardò la scena sentendo un leggero fastidio,sapeva però che i due erano solo amici. "Pablo ti ricordi che dobbiamo prenotare quel weekend nel resort?" Jessi e Pablo ne avevano parlato tempo fa e adesso era arrivata ora di prenotare. Sabrina guardò di scatto Fernando,che le fece uno sguardo di rassicurazione. Pablo si accorse di tutto ma doveva ancora dare una risposta. "Si mi ricordo! Dopo prenotiamo" Sabry non voleva far notare di esserci rimasta malissimo,decise di non scappare piangendo ma di reagire con maturità ignorandoli. Poggiò la testa sulla spalla di Pedro che stava giocando a Clash of clans. Passò il resto della serata a non degnare nemmeno di uno sguardo il sivigliano.
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"Salve" Pablo uscì dall'auto,era sotto casa di Sabrina. "Ciao Pablo, Sabry ha detto che ti ha preparato tutto nel borsone..." il signor José gli passò il borsone ma il calciatore arricciò le sopracciglia non vedendo la madre di suo figlio. "Si grazie...ma Sabrina dov'è?" "Ha detto che te la caverai alla grande da solo con Pablito" Pablo un pó sconvolto prese il passeggino per metterlo dietro il cofano. "Non mi vuole vedere...giusto?" Chiese prendendo il bambino dalle braccia del nonno. "Preferisce evitare. Però ogni tanto vi vedrete per il bambino, lui ha bisogno di vedervi insieme" l'uomo gli diede una pacca sulla spalla per poi tornare dentro. "Eh va bene amore di papi adesso devi fare il bravo...perché la mamma non c'è e io sono un pó impacciato" mise il bimbo dietro in sicurezza e si recò a casa sua. "No...non piangere. La pappa è pronta" cercò di far calmare suo figlio dandogli del latte. Gli fece fare il ruttino e poi si mise a giocare alla play station dopo averlo fatto addormentare. Erano tutti e due sul divano e tra una partita e l'altra lo guardava incantato. "Si sente la mancanza della mamma eh!?" Si intristì un pó per poi continuare a giocare. Mentre stava cucinando la cena dovette spegnere i fornelli perché Pablito aveva fatto la pupù. "Ah..." diede uno dei suoi strilletti stonananti. "Tempismo perfetto a papi" proprio adesso che doveva cenare. Dopo un pó squillò il cellulare,era Jessi che voleva si incontrassero. "Adesso sono con mio figlio" fu la risposta del calciatore. Quando si mise a letto,gli vennero in mente mille ricordi. Chiedeva a sé stesso di smettere di pensare a Sabrina,ma era inevitabile. Accanto a lui dormiva beato Pablito, che era una grande parte di lei. Voleva farle sapere che le mancava molto, così prese il cellulare e le mandò una foto di lui e il nanetto nel letto.
Ci manchi mamma
"
Buonanotte la mamma ti ama!!" Sabry nel messaggio vocale non incluse il sivigliano. Pablo capì subito il perché, da quando Jessi mise in mezzo la storia del weekend, Sabrina non gli parlava più. Pensò che avrebbe dovuto dire di non voler andare più visto quello che si erano detti al ristorante. Lei aveva messo i suoi sentimenti in ballo,lui invece li aveva calpestati ancora. "Perché sono così coglione..." mise le mani nei capelli per disperazione.
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Fer e Cris stavano legando sempre di più e passavano molto tempo insieme lasciando in disparte la loro migliore amica. Sabrina era felice per loro anche se si sentiva un pó sola ultimamente. Evitava Pablo, quando andava a pranzo da Fer lui se ne stava solo con Cris e a lei toccava giocare alla play con Pedri. Non le dispiaceva,gli voleva bene ed erano molto amici. Però le mancava Fer,era abituata ad averlo tutto per sé,ma doveva anche accettare che lui adesso avesse una ragazza. Infondo quando lei stava spesso con Pablo, Fer da buon amico non le rompeva le scatole. "Stasera invitiamo la comitiva qui" Pedro continuò a giocare. "Allora io vado via" Sabry era decisa a non voler nessun contatto con Pablo. "Sabrina cazzo!! Avete un figlio insieme. Non lo puoi evitare." Sbuffò. "Quando lo vuole,mio padre glielo porta e poi lo va a prendere...che male c'è? Ci vediamo solo agli eventi importanti"
"Lo so che ti sta solo facendo del male...lo so credimi. Glielo ripeto ogni giorno in allenamento. Gli dico che sta sbagliando. Ma per allontanarti da lui allontani anche la comitiva...non è giusto per te capisci?" Pedro spense il display. "Pedro io sono stanca. Sono costretta a starmene accanto a lui perché ho un figlio. Ma dove sta scritto? Perché mi devo sopportare le sue cretinate? Vuole fare il puttaniere, bene. Lo faccia pure però senza di me nella sua vita." Disse quelle parole con molta rabbia. "Che casino...vieni" Si abbracciarono per un pó. "Sarò solo la madre di suo figlio. Non saremo nemmeno più amici da oggi." "Non ci pensare adesso. Andiamo a fare un giro?" Disse sorridendo e toccandole i lunghi capelli. "Non volevi organizzarti con gli altri stasera?" Chiese. "Si ma preferisco andare a fare una bella passeggiata in spiaggia" Lei accettò e uscirono a divertirsi un pó,Pedro sapeva che c'era bisogno di spensieratezza nei suoi giorni bui.
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Cosa ha fatto al ginocchio???
Scusate eventuali errori grammaticali ma non mi sento bene e scrivo così e così...spero vi piaccia. Sapete che sono una che pubblica spesso e mi dispiace pubblicare così poco...