I due continuarono a baciarsi finché un cellulare decise di squillare.
Sabrina si staccò per un secondo da Pablo per vedere di chi fosse, era di Pablo.
"È il tuo.
Rispondi no?" Ma Pablo continuò a tartassarla di baci e a tirarla a sè.
Era troppo eccitato per fermarsi.
Lei sorrise tra i baci per quel gesto e Pablo si alzò con lei in braccio senza mai staccare la serie di baci per poi portarla verso la sua camera da letto.
Non ci portava nessuna ragazza, le portava in hotel solitamente ma stavolta era troppo preso dalla cosa che nemmeno ci fece caso.
La fece stendere sul letto e la guardò attentamente in piedi finché non decise di salire anche lui con le ginocchia sul letto tra le sue gambe.
Lei indietreggiò e lui la inseguì come un segugio fino al capo del letto.
Lei mise la testa sul morbido cuscino che il calciatore usava per dormire e lo guardò negli occhi.
Non riusciva bene a decifrare quello sguardo che le stava riservando, ma una cosa le era chiara.
Lui la desiderava e se la stava prendendo senza troppa difficoltà.
Tornò lucida e quando Pablo si mise sopra di lei e la baciò con foga mettendo le mani sul suo seno decise di mettere fine alla situazione.
"No. Pablo" e lui si fermò all'istante con ancora il fiatone.
Si alzò sulle ginocchia e alzò le mani, se non voleva lui non l'avrebbe toccata.
"È meglio se vado a casa" non si sentiva sbagliata, o stupida, aveva solo pensato alle conseguenze e a come fosse fatto lui in certi casi.
Non era chiaro cosa volesse fare Pablo con lei, si le voleva bene ed erano amici ma andare a letto avrebbe sicuramente cambiato le cose.
Una cosa però era certa, lei aveva messo fine a quel momento di piacere e si era alzata dal letto sotto gli occhi attenti di Pablo che intanto si era straiato sul letto con le mani dietro la testa.
"Non vuoi farlo con me.
Però mica te ne devi andare."
Disse qualcosa per trattenerla visto che la sua compagnia gli piaceva molto.
"Cosa non voglio fare con te?" Chiese lei avvicinandosi in modo scherzoso.
Ormai lo conosceva bene e sapeva come metterlo in imbarazzo.
Lui si passo una mani sul viso e sorrise timidamente facendo la faccina di uno che sa il fatto suo.
"Ti piacerebbe però eh"
"Ma stai zitto Pablo"
Lui si tolse la maglietta per il troppo caldo e lei lo guardò subito.
Aveva le gambe piene di tagli,le cosce possenti e muscolose,un pantaloncini bianco, sopra una V e degli addominali da far venire i brividi.
Aveva le spalle larghe e le vene sulle braccia molto evidenti, insomma Pablo era pure piccolino ma era veramente un bel vedere.
"Che c'è hai cambiato idea?" La mise in difficoltà mentre si toccava il ciuffetto di capelli.
"Mh...Non credo" risero e lui si abbassò con tutte e due le mani i pantaloncini fino a far uscire un pó di boxer fuori.
Non era facile stargli davanti e non sbavare ma Sabrina sapeva che anche lei aveva del potenziale.
Gavi lo stava facendo apposta, era palese e se voleva inziare una serie di provocazioni allora doveva aspettarsi delle risposte.
"Stasera dormo da Cris.
I miei già lo sanno" disse la verità, la sua amica l'avrebbe aspettata per poi dormire insieme.
"Perché non dormi con me?" Chiese lui arricciando la fronte.
Fece finta di non aver sentito però dopo qualche secondo rispose in modo sciocco.
" Dormire da te?
I miei mi ammazzano""Con me non da me.
Poi hai detto che già sanno che dormi con Cris.
Invece di dormire con la tua amica...
Dormi con me" gesticolò.
"Dovrei avvisare la mia amica almeno"
Scrisse a Cristina che avrebbe dormito da Pablo e che l'avrebbe dovuta coprire.
L'amica rispose di non preoccuparsi perché lei aveva intenzione di trattenersi da Ansu dopo la serata tra amici.
Dopo aver risolto tutto lei decise che quella notte l'avrebbe resa un pó difficile allo spagnolo.
La stava mettendo in difficoltà da quando lo aveva rifiutato, se ne stava mezzo nudo sul letto a guardarla.
Era stufa di sembrare la vittima, lei non era una di quelle che sbavavano dietro Gavi, nonostante le piacesse molto esteticamente.
"Vuoi qualcosa di mio?
Così dormi comoda." Si alzò e andò verso l'armadio.
Il tempo di prendere una tuta e girarsi che si ritrovò Sabrina in intimo.
Aprì leggermente la bocca, non se lo aspettava, nonostante già l'avesse vista in piscina così gli faceva sempre uno strano effetto.
"Vuoi dormire così accanto a me?"
Pablo sapeva perfettamente che quella era una cattiveria bella e buona e che si sarebbe trovato in difficoltà.
Aveva già dormito con più di una ragazza nuda accanto ma dopo esserci andato a letto però.
Qui era diverso, non la poteva toccare, poteva solo guardare e morire dentro.
Così fece, si passò più volte le mani tra i capelli in segno di stress.
"Buonanotte Pablito"
"Buonanotte Princesa"~
Pablo aprì gli occhi infastidito dalla luce del mattino, era abbracciato a Sabrina da dietro e aveva il viso tra i suoi capelli lunghi che profumavano di cocco.
Annusò ad occhi chiusi e poi sbadigliò, si strizzò un occhio con le dita e accese il cellulare per vedere l'orario.
Era presto, così tornò a stringere la ragazza che era ancora addormentata.
Le diede una striscia di bacini sulla spalla, per un attimo prese tra i denti la spallina del reggiseno per poi ricordarsi di fermarsi.
Le fece molte carezze con le mani tra i capelli e lei iniziò piano a svegliarsi.
Si girò verso di lui e lo abbracciò.
Pablo si mise diritto e lei si poggiò sul suo petto caldo e duro.
Lui continuò a giocare con i suoi lunghi capelli e lei si era ormani quasi svegliata.
"Che bel risveglio.
Sai mi sento rilassata" sorrise passando con un dito lungo gli addominali del calciatore.
"Sono bravo con i risvegli" sorrise a trentadue denti.
Lei alzò la testa e lo guardò negli occhi, per un attimo si perse e l'attimo dopo lui era già sulle sue labbra.
"Buongiorno mi princesa" lei rimase un pó basita per l'aggiunta di MI accanto alla parola princesa.
"Buongiorno amor" le scappò la parola amore.
Lui si morse il labbro e sorrise, se n'era accorto e come ma lei fece finta di nulla.
Lui si fiondò con la lingua nella sua bocca per un pó.
"Dai...non ci siamo ancora lavati i denti" tirò qualche schiaffetto sul viso dello spagnolo.
"Non mi importa!" Si impose.
La baciò di nuovo, mentre lei stava per poggiare una mano sul viso di Pablo accidentalmente lo graffiò con le sue unghie lunghe a stiletto.
"Scusa" Si staccarono dal bacio per poi perlustrare la zona degli addominali dove c'era un bel graffietto.
"Non importa sono abituato" lui sorrise dolcemente.
"Ma vaffanculo" lei scese dal letto e andò al bagno nervosa.
"Ma che ho detto di male?" La inseguì.
"Scema..." Pablo aveva capito solo ora cosa aveva capito lei.
"Vieni qui..." la prese per il braccio e poi mise le sue mani sul suo piccolo viso.
Si impose con il suo corpo davanti alla ragazza costringendola a guardarlo negli occhi.
"Intendevo dire che sono abituato ai graffi...guarda le gambe...
Mi faccio sempre male in allenamento."
Lei non sapeva perché aveva reagito così, anche se fosse, sapeva bene che Pablo usciva sempre con le tipe e che probabilmente durante la notte lo graffiavano ovunque.
Lei si allontanò passiva e senza espressione in volto, Pablo invece faceva fatica a starle dietro.
Aveva proprio un bel caratterino quella ragazza, gli piaceva, gli piaceva tutto di lei.
Lui aveva allenamento e lei doveva lavorare quel giorno quindi senza fare nemmeno colazione i due si salutarono e ognuno iniziò la proprio giornata.Raga il prossimo nel pomeriggio o domani???
Fatemi sapere cosa pensate di Pablo??
Che intenzioni ha??
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El príncipe de Los Palacios~Pablo Gavi
FanfictionIl 5 agosto del 2004, sotto il segno del Leone in Spagna precisamente a Los Palacios y Villafranca, Siviglia nacquè un bambino di nome: Pablo Martìn Páez Gavira. crebbe in fretta e già nella tenera età andò a vivere a Barcellona lontano dalla sua f...