Suo figlio gli toccò il viso facendolo provare un'emozione indescrivibile.
"Pablo, papà non vede l'ora di giocare con la palla insieme a te" fece ridacchiare tutti per le parole dette.
"Visto quanto è bello?" Sua madre era perdutamente innamorata di quel nipote scoperto poche ore prima.
"È normale è la mia fotocopia" scoppiò a ridere per poi guardare Sabrina.
"Non che tu sia brutta...anzi" con la mano libera fece una carezza alla ragazza che fece un leggero sorriso.
"Noi domani mattina partiamo però dobbiamo assolutamente organizzare una cena tutti insieme" Propose il padre di Gavi.
Tutti erano d'accordo e presto la matassa di famigliari si sciolse.
"Se avete bisogno di parlare potete lasciarmi il bimbo eh" la signora Rosa si offrì disponibile.
"Grazie però ho molta voglia di stare un pó con lui..." guardò suo figlio che era intento a piangere.
Pablo si spaventò quando scoppiò in mille lacrime,aveva fame e la piccola mamma lo capì subito.
"Papà dammi la borsa c'è il biberon dentro" José le passò la borsa e si recarono al bar per far riscaldare la pappa.
"Ti va PAPÀ?" specificò quella parola vedendo il ragazzo di cui era innamorato con in braccio suo figlio.
"Si" prese il biberon e in modo molto impacciato cercò di far mangiare il bimbo.
"Batti così...piano finché non fa il ruttino"
Pablo seguì le istruzioni della ragazza facendo pian piano esperienza.
"Posso dormire con lui?" Chiese il sivigliano dando dei bacini al neonato mentre era intendo ad addormentarsi tra le sue braccia sicure.
"Si..."
"Stai tranquilla.
Ovviamente vieni anche tu a casa mia" la tranquillizzò.
Le tornò il suo bellissimo sorriso e dopo aver avvisato i genitori e averli salutati per bene con la promessa di cenare presto tutti insieme se ne andarono a casa di Pablo.
La città era in festa e c'era del traffico,Sabrina aveva preso l'ovetto dalla macchina del padre e lo avevo portato in quella di Pablo in modo che potesse trasportare il bimbo in sicurezza.
Pablo dava spesso qualche occhiata dallo specchietto,non ci poteva credere ma era evidente che fosse suo figlio.
Non aveva dubbi,e fu amore a prima vista, una sintonia immediata.
All'arrivo il calciatore prese l'ovetto che conteneva suo figlio e lo portò in casa.
"Che puzza" Si passò una mano avanti al naso per poi fare una faccia disgustata.
"Benvenuto nel mondo dei neonati Pablo"
"Ha fatto cacca?" Chiese tappandosi il naso.
"Lascia faccio io..." lei prese il borsone e preparò l'occorrente.
Stese Pablito sull'asciugamano che aveva messo sul letto e inziò togliergli il pannolino.
"Adesso guardo come si fa...poi lo faccio anche io" Si mise sdraiato accanto a lui ammirando la scena.
"Prrr" dopo aver cambiato il pannolino Sabry gli fece delle pernacchie sulla pancia facendolo fare delle risate esagerate.
"Quanto sei bella in versione mamma..." rise ancora di più per la scena dolce.
"Mettigli il pigiamino"
Pablo si alzò e in modo imbranato mise l'indumento al bambino.
Lo misero in mezzo a loro nel letto e si guardarono negli occhi per molti minuti.
"Ti amo Pablo"
Lui distolse lo sguardo per poi guardare il neonato,aveva mantenuto il segreto per troppo tempo e non riusciva a perdonarla adesso.
"Sai cos'è?
Adesso che lui è qui non riesco a tirarmi indietro nonostante le mille paure che ho.
Non voglio che cresca odiando suo padre perché non è stato presente.
Non posso fargli una cattiveria del genere." Guardò di nuovo suo figlio con gli occhi innamorati.
Sabrina mise le mani nei suoi capelli osservando il suo perfetto profilo.
"Avevo paura della tua reazione..."
"Me lo hai già detto" Si morse le labbra per il nervoso.
"Tu sei uno stronzo parliamoci chiaro...
Mi sono trovata in una situazione più grande di me.
Anche io sono giovane...ho sbagliato...e me ne pento."
Si avvicinò a lui con l'intento di dargli un bacio ma Pablo capì tutto e si allontanò.
"Non hai capito allora?"
Lei si sentì morire e si alzò mettendo al suo posto un cuscino in modo che il bimbo stesse al sicuro sopra il letto.
"Dove vai?" Pablo arricciò le sopracciglia.
"Dormo sul divano.
Buonanotte" se ne andò con la speranza che il sivigliano la raggiungesse o la fermasse ma così non fu e si addormentò su quel divano.
Pablo guardò suo figlio per ore senza riuscire a dormire,aveva troppe emozioni.
La vittoria del suo primo campionato, la scoperta di essere padre, erano troppe cose insieme.
"Papà è solo un ragazzino,un pó egoista e anche poco affidabile ma ti giuro che ti amo già più della mia vita..." fece quelle dichiarazioni dando dei bacini al piccolo lui in miniatura.
Si alzò e andò in salotto per curiosità,vide Sabrina dormire arricciata.
Andò subito a prendere una coperta e un cuscino morbido per poi sistemarlo dietro la sua testa.
"Mhh" si lamentò lei afferrando il braccio di Pablo che stava mettendo la coperta.
Si mise seduto e la guardò dormire per qualche istante,poi senza esitazione la prese in braccio e se la riportò a letto.
Era la madre di suo figlio,le voleva bene,anzi ne era innamorato e nonostante avesse commesso un grave errore non era capace di trattarla male.
Al posto dei cuscini adesso Pablito era circondato dalla sua mamma e il suo papà.
Pablo trovò pace e mettendo la mano tra i lunghi capelli della ragazza prese sonno.
Erano le 5 del mattino e un pianto strillante svegliò i due.
"Dobbiamo riscaldare il latte" prese in braccio il bambino e andarono in cucina tutti e tre.
Pablo sotto le indicazioni di Sabry mise la giusta dose di latte in polvere nel biberon.
Poi sbadiglò,appena il latte fu pronto se lo versò sulla mano.
"È buono credo..." risero per la mancata esperienza del calciatore.
Pablo volle fare tutto lui,già si era perso troppo,voleva viversi anche le nottate in bianco.
Voleva crescere suo figlio come facevano i padri amorevoli e presenti.
Non gli sarebbe mancato nulla,l'amore, una solida base economica, l'educazione,i valori.
C'era tutto per portar avanti quell'esperienza,mancava solo la riappacificazione dei due ragazzi.Raga oggi non ci sarò ma un capitolo lo dovevo pubblicare per forza.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
Vi adoro ❤️
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El príncipe de Los Palacios~Pablo Gavi
FanfictionIl 5 agosto del 2004, sotto il segno del Leone in Spagna precisamente a Los Palacios y Villafranca, Siviglia nacquè un bambino di nome: Pablo Martìn Páez Gavira. crebbe in fretta e già nella tenera età andò a vivere a Barcellona lontano dalla sua f...