Erano giorni che Sabrina non passava delle giornate con Pablo,lei stava prendendo con leggerezza la cosa ovviamente aiutata da Fer e Cris.
Pablo invece non ne parlava con nessuno di quello che stava succedendo.
La sua riservatezza però lo portava a tenersi tutti i pensieri dentro e non sfogando con nessuno risultava ancora più nervoso in campo.
Giocando una partita infatti si prese anche un cartellino giallo ma il Barcellona vinse lo stesso.
Quella sera per festeggiare la vittoria decisero tutti di andare in un locale e prenotare un privè.
Non era da loro,era una cosa che non piaceva a nessuno infatti non avrebbero ballato.
"Fer non mi devi mai lasciare sola chiaro?" Sabrina aveva una tremenda paura di avere un dialogo da sola con Pablo.
Si comportavano da amici e basta ultimamente e non si poteva permettere di stare sola con lui perché alla fine sarebbero andati oltre.
"Cristina già è entrata vogliamo deciderci a entrare anche noi?" Sbuffò Fernando stufo della centesima volta che la sua migliore amica gli ripeteva quelle parole.
Già sapeva che avrebbe trovato Pablo assalito da Anita, si fece coraggio e prese la mano al suo migliore amico.
La musica non era troppo alta,i ragazzi stavano ridendo e scherzando proprio perché a nessuno piaceva fare baldoria.
Pablo seduto a mangiare delle noccioline buttò subito gli occhi su Sabry che non lo degnò di uno sguardo.
Almeno così sembrava però non vedendo Anita intorno lei inziò a mandargli una serie di sguardi dopo poco.
Pablo ne aveva risentito della sua mancanza,ormai era abituato alla sua presenza durante le giornate ma di certo non le sarebbe andato dietro come un cagnolino.
Se lei voleva evitarlo, lui non aveva intenzione di insistere.
Amici come prima, pensò Pablo con strafottenza ma dentro di sé un pò di rammarico.
Sabrina iniziò a sentirsi ridicola, era troppo netto il distacco che stava prendendo con il calciatore.
Sabry decise di andarci a fare quattro chiacchiere, tanto non erano soli.
Non voleva far notare troppo a Pablo di essersi allontanata, voleva essergli amica e basta.
"Hey tutto bene?" Si mise accanto a lui.
"Si" rispose senza dire altro, non le piaceva come si era comportata,aveva già deciso che non gli importava più nulla di Sabrina.
"Vabbè" lei aveva capito che Gavi non era disposto a conversare.
Partì una canzone di Quevedo che amavano sia Sabrina che Pedro.
"Vieni a cantarla con me" Pedro invitò Sabrina che sorridente accettò e fece per alzarsi dal divanetto.
Pablo sentì una forte sensazione di fastidio,poggiò la sua mano sulla coscia della ragazza è salì giusto un pó per poi stringere forte.
"Che fai?" Chiese lei scioccata e infastidita dal gesto dello spagnolo.
"Che c'è?" Disse lui con tono tranquillo ma con il viso più tosto arrabbiato.
"Tutto bene?" Chiese Pedro interrompendo i due e guardando stranito la mano.
"Sisi...
Pablo le mani" Sabrina fece tranquillizzare Pedro che si allontanò.
"Le mani...
Ci stanno guardando tutti" e si guardarono negli occhi, le mani di Pablo sulla sua pelle le facevano uno strano effetto.
"Le mie mani sono dove devono essere" Pablo le fece venire un calore nelle parti intime solo pronunciando quelle parole.
"Ci stanno guardando male..." riuscì a dire con voce insicura.
"Non mi interessa degli altri" Pablo aveva avuto un attacco di gelosia e solo ora si era reso conto.
A Sabrina la cosa le era piaciuta, adesso però non sapeva come comportarsi e intanto Fernando scuoteva la testa.
Doveva smettere di pensare che quel gesto di Pablo fosse una dimostrazione.
Cristina intanto se ne stava andando in Hotel con Ansu, ormai quella era la loro routine.
"Perché ti da fastidio se vado a fare un pó di casino con Pedro?" Sabry si fece avanti per capire cosa avesse Pablo in testa.
"Vuoi andare? Vai!" E staccò la forte presa dalla coscia della ragazza che si toccò il punto dolorante.
"Ti ho fatta male?" Si preoccupò guardando l'espressione del suo volto per poi puntare gli occhi sulla sua coscia.
"Un pó" lei si massaggiò finché lui non le spostò la mano e iniziò a fare un leggero massaggio guardandola negli occhi.
Intanto Anita era su tutte le furie anche se Pablo aveva detto di non voler più avere a che fare con lei dopo che aveva risposto dal suo cellulare.
"Scusa piccola" lui continuò il suo massaggio.
"Non è nulla.
Tra un pó mi passa"
Inziarono a raccontarsi tutto quello che era successo nei giorni in cui non si erano visti.
Si fecero scappare delle grosse risate,pensarono entrambi che anche solo parlare insieme era troppo piacevole e che gli era mancato.
Era così bello stare insieme che il tempo volò e Fernando propose di tornare a casa.
"Ti va se ti accompagno io a casa?" Pablo disse quelle parole e Fer e Sabry si guardarono in segno di intesa.
Lei voleva ma era meglio di no e lo sapeva, però sapeva che non doveva andare oltre quindi poteva provare a starci da sola.
Accettò e Fer fece una faccia di disappunto per poi portarla in disparte.
"Sei impazzita."
"Fer è mio amico.
Voglio passarci del tempo insieme perché mi fa piacere e devo essere io a non cascarci e dire NO se ci prova.
E dopo l'ultimo rifiuto nemmeno ci proverà più.
Fidati di me.
Non succederà nulla." Sabry cercò di rassicurarlo senza successo.
"Sei durata una settimana.
Una."
Fernando aveva ragione, aveva resistito solo una settimana senza vedere e parlare da sola con Pablo.
Effettivamente aveva un debole.
Aveva un debole per quel bel faccino,per quel diciottenne dal grande talento, per quel ragazzo maturo,dolce e timido ma anche stronzo.
Chissà per quanto ancora doveva trattenersi,le sarebbe piaciuto soddisfare quel desiderio di andarci a letto.
I troppi pensieri le stavano offuscando la mente e venne interrotta da Pablo.
"Andiamo dai"Ragazze cosa ne pensate?
Sabrina cosa dovrebbe fare?
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El príncipe de Los Palacios~Pablo Gavi
FanfictionIl 5 agosto del 2004, sotto il segno del Leone in Spagna precisamente a Los Palacios y Villafranca, Siviglia nacquè un bambino di nome: Pablo Martìn Páez Gavira. crebbe in fretta e già nella tenera età andò a vivere a Barcellona lontano dalla sua f...