Pablo verso le nove del mattino si alzò con un solo pensiero, non aveva dormito molto ed era impaziente.
"Buongiorno amore di papà" vide suo figlio con due occhioni verdi spalancati.
Gli fece qualche pernacchia sulle manine per farlo ridere, gli stava facendo esplodere il cuore.
"Svegliati" la scosse senza la dolcezza che le riservava sempre.
"Mh..." mugunò la ragazza non avendo riposato abbastanza.
"Alzati subito" le ordinò mentre era intenzionato ad andare al bagno.
"È presto voglio dormire ancora"
"Alzati, muoviti mio figlio non deve stare nemmeno un altro giorno senza il mio cognome"
Sabrina si sentì felice,Pablito sarebbe cresciuto con l'amore di un padre e anche se con molto nervosismo Gavi stava per fare un bel gesto.
Lui sapeva bene la responsabilità che si stava per prendere,non avrebbe voluto a diciotto anni ma ormai era andata così.
Non poteva più tornare indietro e guardando la ragazza cambiare il pannolino pensò che non voleva tornare indietro effettivamente.
In auto si fece spiegare da Sabry più o meno quale fosse la data in cui era stato concepito.
"Non volevo andasse così...
Tu continua con la tua vita,la tua carriera i tuoi impegni...a Pablito ci penso io" disse lei guardando fuori dal finestrino.
"No.
Non è stata colpa tua.
L'abbiamo fatto entrambi, insieme."
Lei abbassò la testa ma lui fermo al semaforo gliela alzò con le dita per far incastrare i loro occhi.
"E lo rifarei di nuovo" continuò riservandole un sorriso sincero.
"Vorrei solo tu capissi l'errore che hai fatto.
Mi sono perso le ecografie, il suo battito, lo shopping per le tutine,le tue voglie...il veder crescere la pancia...la sua nascita..." strinse forte il volante per poi continuare a guidare.
"La pancia non è cresciuta molto...infatti non ti sei accorto di nulla...
Ho delle stampe delle ecografie te le darò.
Dopo se ti va possiamo andare insieme a fare un pò di shopping.
Ma sappi che qualche mia voglia l'hai soddisfatta..." sorrise pensando a quella volta nel supermercato.
"Quale?" Chiese curioso mentre era intento a parcheggiare.
"Le mandorle...ti ricordi nel 24h?"
Il sivigliano si ricordò subito di quel momento,sorrise al pensiero che era stato suo figlio ad averne voglia.
"Ah si...""Pablo a tutto c'è rimedio...è ancora piccolo.
So che è imperdonabile quello che ho fatto...
Sai quando stava per nascere mi è arrivata una tua chiamata..."
Sabrina a quella telefonata avrebbe voluto rispondere,stava male,e voleva ci fosse lui al suo fianco però era impensabile e lasciò squillare quel cellulare.
"Davvero?""Si...ma cosa dovevo fare?
Avevo dei dolori fortissimi.
Avrei dovuto rispondere e dire: Pablo sto partorendo tuo figlio....saresti svenuto" spiegò le sue ragioni per poi scendere dall'auto.
"Vabbe ieri poco ci mancava..." risero per poi prendere il bambino e dirigersi a destinazione.
Pablo cacciò i suoi documenti e firmò per riconoscere suo figlio.
Pablo Martìn Páez Gavira Garcìa.
Aveva deciso di mettere anche il cognome Gavira,anche se non doveva perché era quello di sua madre.
Però pensò che era quello che usava per farsi riconoscere dalla gente, e a suo figlio non poteva mancare.
Probabilmente per il piccolo Pablito sarebbe stato un orgoglio dire in futuro di essere il mini Gavi.
Quindi con il permesso di Sabrina,mise anche il suo secondo cognome.
Uscirono soddisfatti dall'edificio e si recarono in centro a Barcellona.
Passarono prima a casa di Sabry a prendere il passeggino e poi iniziarono a girare.
"Amore i pannolini li ho dimenticati..." le uscirono quelle parole senza pensare alla parola AMORE.
Si era focalizzata di più sulla necessità, il bimbo doveva essere cambiato e in borsa non c'erano più pannolini.
"Corriamoo" Pablo prese il passeggino e pimpante corse verso un supermercato lì vicino.
"E ora?" Stava osservando i pacchi di pannolini esposti senza sapere quale fosse quello giusto.
"Huggies" rise la ragazza vedendolo in difficoltà.
"Eh..." rispose perplesso vedendo molte taglie.
"Pablo Huggies davanti ai tuoi occhi..."
"Ho capito amore...però ci sono cento taglie qui..." inarcò le sopracciglia scrutando per bene lo scaffale.
Non si era reso conto nemmeno lui,però gli era scappata quella parola di bocca.
Sabrina l'aveva notata,certo che lo aveva fatto, forse quello era un segno che presto le cose sarebbero andate nel verso giusto.
Presto Pablo si sarebbe reso conto di tutto e sarebbero tornati insieme per crescere con amore il piccolo Gavi.~
"Ho dei dolori ai piedi assurdi" Si lamentò lei dopo l'ennesimo negozio in cui il calciatore era entrato.
Avevano mille buste in mano e vicino al passeggino,Pablo si era dato alla pazza gioia di comprare vestiti uguali per lui e per suo figlio.
"Deve avere il mio stesso stile...
Non preoccuparti amore di papà ci vestiremo sempre uguali" Continuò a parlare del suo stile perfetto,del fatto che avrebbe fatto diventare suo figlio il mini lui in persona.
"Dopo ordino le tutine del Barça" era intenzionato a presentare a tutti suo figlio, l'avrebbe portato in campo con lui nella prossima partita di campionato.
Avevano vinto però c'erano da fare ancora 3 o 4 partite prima della fine.
Gli avrebbe fatto indossare la maglia numero 6 con la scritta Gavi,era emozionato.
"Adesso i tuoi fans ti prenderanno per matto...all'improvviso te ne esci con un figlio...nessuno sapeva nulla"
"Non devo spiegazioni a nessuno la vita è mia.
Poi dopo metto qualche foto su Instagram."
Infatti la sera, dopo che Sabrina fece una lavatrice si vestirono uguali in modo da poter scattare qualche foto.
La neomamma era felicissima,si sentiva fiera di aver fatto tutti quei sacrifici.
Dentro i suoi occhi però c'era ancora molta sofferenza,il ragazzo che amava nonché padre di suo figlio non era disposto a perdonarla.
Era passato solo un giorno e già sembrava un'eternità,stava morendo dentro e sperava continuamente che Pablo si rendesse conto che ormai erano una famiglia.Ma perché ha così poche visualizzazioni...piango disperatamente...
Raga scusate ieri sono uscita e oggi non mi sento molto bene.
Ho preso la medicina e mi sento un pó stordita.
Spero vi piaccia questo capitolo.
La storia non è alla fine...
C'è ancora molto da raccontare.
Spero non vi stia annoiando e fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.
Vi adoro e adoro i vostri scleri nei commenti ahahaha
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El príncipe de Los Palacios~Pablo Gavi
FanfictionIl 5 agosto del 2004, sotto il segno del Leone in Spagna precisamente a Los Palacios y Villafranca, Siviglia nacquè un bambino di nome: Pablo Martìn Páez Gavira. crebbe in fretta e già nella tenera età andò a vivere a Barcellona lontano dalla sua f...