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"Devi assolutamente stare a riposo, niente sforzi chiaro?" Il dottore fu chiaro.
La gravidanza era a rischio, doveva fare attenzione a ogni singolo movimento.
"E adesso hai un buon motivo per startene in camera tua" sua madre continuò a parlare durante tutto il viaggio in auto per tornare a casa.
Spiegò la situazione ai suoi migliori amici e scrisse nel gruppo della comitiva che non si sarebbe fatta vedere per problemi di salute.
Pablo le scrisse immediatamente in privato dopo aver letto quel messaggio.
Non gli disse cosa aveva ma semplicemente che doveva stare a riposo.
Lui si voleva precipitare da lei ma venne fermato dalle parole negative della ragazza.
"Non voglio farmi vedere in queste condizioni" inventò quelle parole su due piedi.
Pablo accettò la sua volontà almeno per il momento.

~

"Sabrina c'è Gavi fuori la porta" furono le parole di suo padre.
Si sentì morire dentro per un attimo ma poi prese subito la situazione tra le mani.
"Fallo andare via per favore... non voglio vedere nessuno digli così"
Il padre obbedì e in modo cortese parlò con Pablo.
Era preoccupato per lei,stava male sapendo che lei non stava bene,non vederla gli stava lacerando il cuore.
Lei la sera decise di fare una videochiamata al sivigliano,tenerlo lontano non era la cosa giusta.
Avrebbe spinto solo Pablo ad andare innumerevoli volte sotto casa sua.
"Ho le occhiaie non farci caso" esordì lei trovandosi un Pablo senza maglia sullo schermo.
"Ho dato il Pass a tuo padre l'altro giorno..."
"Si me lha detto!" Si sistemò i capelli.
"Sei perfetta...mi mancano i tuoi occhi."
Pablo era sincero,le mancava da morire tutto di lei.
Parlarono un pó delle cose fatte nei giorni in cui non si erano sentiti per poi chiudere la videochiamata e andare a dormire.

~

Durante quel mese e mezzo di riposo Sabrina era seguita costantemente dai suoi genitori che le facevano da maggiordomo.
Fernando e Cristina appena erano liberi correvano da lei per farle compagnia guardando qualche serie tv.
Con Pablo faceva mille videochiamate quando poteva, era sovraffollato dagli allenamenti e dalle partite.
Finché però il Barça non fu eliminato dalla Champions League.
Restava solo da badare al campionato,erano in testa però era importante vincere ancora per trionfare.
Pablo le inviò dei regalini a casa,dei fiori,delle lettere d'amore.
Voleva far sentire la sua vicinanza in quel momento poco piacevole per lei.
C'era riuscito,nonostante non sapesse nulla lui era stato presente.
Era stato accanto a lei tutti e nove mesi e si era dimostrato sincero e leale.
Un giorno di quelli si scambiarono a vicenda le foto di quando erano neonati,per curiosità.
Ma Sabrina ci teneva ad avere quella foto per vedere se ci fosse una somiglianza dopo aver partorito.

~

"Ci siamo" Fernando era nervoso, senza far capire nulla a Pedri si era recato in clinica per assistere al parto della sua migliore amica.
"Mi massaggi la schiena" disse vicino a Cristina che obbeddì subito.
C'erano i suoi genitori e i suoi migliori amici a sostenerla durante il travaglio.
Quella clinica privata consentiva di far entrare chi volesse.
"Io sto ancora pensando che non avrà il cognome di Pablo ma il tuo..."sua madre  era leggermente scioccata dalla situazione.
"Non adesso..." suo padre ormai si era rassegnato.
Per il momento però, stava già pensando che glielo avrebbe detto lui al sivigliano appena possibile.
Se volesse accettare o no il bambino non era importante, o meglio sì lo era però doveva saperlo.
Dopo qualche ora sentì il bisogno di spingere forte e rimase solo la mamma e l'ostetrica.
"Così brava..." disse la donna controllando tra le sue gambe.
Il suo telefono inziò a squillare,era Pablo.
Tempismo perfetto nemmeno sapesse che Sabrina era concentrata a far nascere suo figlio.
Dopo molta fatica diede ultima spinta urlando disperatamente.
Sentì il pianto di suo figlio e scoppiò a piangere quando glielo poggiarono sul petto.
"È maschio!" L'ostetrica annunciò il sesso.
Lo lavorano e lo misero nella culletta per poi metterlo accanto a lei.
"Sei stata eccezionale" Fer andò a darle un bacio sulla fronte.
"È uguale a Pablo" ammise prendendo sul suo cellulare una foto di quando il sivigliano era neonato.
Si erano scambiate quelle foto un pó di settimane fa per curiosità.
Aveva le stesse labbra,dei piccoli nei sul viso e la stessa espressione delle sopracciglia.
Lei guardò suo padre quando arrivò il momento di dover mettere il nome e il cognome al bambino.
"Pablo Martìn Garcìa"
Lo chiamò come Gavi,e gli diede il suo cognome per il momento.
"Sei la cosa più bella che abbia mai fatto" lo prese tra le braccia e lo cullò dolcemente.
Cris e Fer erano con gli occhi lucidi,erano dei veri amici anzi erano i suoi fratelli.

Raga...anmazzatemi dai...
Lo so che mi odiate ahahaha

El príncipe de Los Palacios~Pablo Gavi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora