Sabrina non rispondeva ai messaggi e la sera prima non salutò nemmeno Pablo dopo averlo ignorato tutta la serata.
Lui decise che poteva bastare così, questi comportamenti infantili non li sopportava proprio.
Più che altro non sopportava che una ragazza potesse ignorarlo o rifiutarlo.
"Che ci fai qui?" Chiese Sabrina paralizzata vedendo la figura di Pablo dinanzi a lei.
Era andato diritto in negozio per poterla incontrare e parlarci.
"Ho allenamento di pomeriggio.
Perché sei fredda con me?
Cosa è successo?
Cosa pensi?" Si avvicinò a lei lentamente.
"Pablo ci sono i clienti non è il momento"
Lui si strofinò le mani e cercò dentro di sé un pò di pazienza.
"Ti capisco.
Lo so stai lavorando.
Ma vorrei delle spiegazioni.
Ti allontani all'improvviso almeno dimmi il perché" si passò una mano tra i capelli cercando di mantenere un tono di voce pacato.
"Non c'è nulla da spiegare" fece spallucce la ragazza.
"Incece sì.
Io ho bisogno di sapere perché mi tratti così" continuò lui con viso preoccupato.
Lei sbuffò mentre guardava dei clienti.
"Va bene Pablo.
Stasera dopo l'allenamento passo da te e parliamo ok?"
"Va bene" sorrise e le fece una carezza in viso.
Sabrina sentì il suo cellulare suonare così lo prese da dietro la cassa sotto gli occhi attenti del calciatore.
"Papà dimmi" era suo padre con tono nervoso.
"Chi è questo ragazzo che ti sta vicino e ti tocca?
Stavo vedendo un pó le telecamere..." furono le parole di suo padre che le fecero spalancare gli occhi indicando a Pablo di andare via.
Lui si fece scappare una risatina e a testa bassa se ne andò dopo aver mandato un bacio alla ragazza.
Lei sorrise spontaneamente a quel gesto,avrebbe voluto baciarlo sul serio però si doveva accontentare in quel momento.
"Papà un amico. Stai sereno"~
"Vieni entra sto cucinando" lei entrò in casa, che ormai le era molto familiare e posò la sua borsetta su un mobiletto.
"Com'è andato l'allenamento?"
"Bene tu a lavoro?"
Lei inziò a raccontargli di un cliente un pó pazzerello che aveva fatto scena nel tardo pomeriggio.
Mangiarono continuando a parlare delle loro giornate per poi posare insieme i piatti in lavastoviglie e fiondarsi sul divano.
Era il momento di aprire quel discorso,Pablo aveva un pó di ansia ma non lo dava a vedere.
"Parliamo un pó di quello che ti sta succedendo...anzi ci sta succedendo??" Lui aprì il discorso avvicinandosi di più, prese le sue mani per creare un contatto finisco.
"Pablo io adoro passare le giornate con te..." iniziò lei.
"Però?" Lui si buttò avanti con questa parola.
"Però c'è molta attrazione fisica tra di noi.
Non voglio che si rovini il nostro rapporto di amicizia per del semplice sesso." Prese coraggio e sputò fuori quelle parole.
"Non si rovina nulla.
Se dovesse succedere noi resteremo sempre gli stessi...
E quel SEMPLICE SESSO come lo chiami tu potrebbe unirci ancora di più" Pablo mise in confusione la ragazza.
"Unire di più?" Chiese lei interrogativa.
"Non dico fidanzati...perché non voglio una fidanzata al momento, però amici che si divertono insieme ci potrebbe stare.
Passiamo le giornate insieme, andiamo a letto quando vogliamo e ognuno però e libero di fare ciò che vuole." Quelle parole del calciatore fecero gelare il sangue a Sabrina.
"Praticamente scopaamici?" Disse lei nervosa.
"No...siamo amici e ci vogliamo bene ma vista l'attrazione ogni tanto potremmo divertirci insieme" Si spiegò meglio senza troppi risultati.
"Praticamente mi vorresti trattare come fai con quelle che porti in hotel ogni settimana giusto??" Lei alzò il tono della voce e scattò dal divano.
"No.
Io e te siamo amici ti ripeto.
Ci vogliamo bene.
E vista l'attrazione forte se dovesse capitare di andare a letto insieme non cambierebbe nulla.
Ma non ti voglio usare a mio piacimento anzi è meglio se evitiamo visto che la prendi così..." lui fece qualche passo indietro per farle capire.
"E certo tanto non ti mancano le ragazze con cui scopare.
Ne puoi cambiare 7 al giorno
Poi mentre abbiamo questo tipo di rapporto ognuno può uscire e scoparsi chi vuole...NO non fa per me questa cosa." lei con i nervi a fior di pelle si recò di corsa verso la porta sperando che Pablo non la seguisse.
Infatti fù così, Pablo rimase sul suo divano invaso dai pensieri mentre lei sbatteva la porta dell'entrata.
Pensò che non voleva una fidanzata in quel momento della sua vita, era troppo giovane e voleva ancora giocare un pó qua e là.
Aveva capito che a Sabrina quella situazione non garbava e quindi stava perdendo un'amica.
Se Pablo voleva una cosa la otteneva e invece questa volta stava perdendo.
La sua idea era chiara:
Amici come sempre.
Scopate occasionali.
Ognuno esce con chi vuole.
Insomma senza impegno.
Voleva che Sabrina fosse la sua scopaamica fissa.
Se così si poteva definire, si mise nel letto e continuò a pensare fino a far stufare anche il cuscino dai troppi pensieri.
Lei nella sua stanza invece era affiancata da Cristina.
Le spiegò tutto, lei aveva capito che Pablo la voleva come persona fissa nella sua vita con cui parlare,passare tempo insieme e scopare ma non le andava bene.
Aveva rifiutato andando via e quindi adesso aveva perso anche un amico.
Moriva dalla voglia di dire tutto a Fernando ma lo avrebbe fatto l'indomani.
Quindi si misero a letto e Cristina non contenta iniziò a sbraitare sui comportamenti scorretti di Ansu.
"Quelli sono tutti così..." disse Cris.
"Stronzi" sbuffò Sabrina.
Si addormentatono maledicendo il giorno in cui li avevano conosciuti.~
"Fer io ormai ho detto no.
E infatti non voglio solo essere usata da lui.
Resto sulla mia decisione" disse a bassa voce visto che Pedro era in casa.
"Il problema è che puoi anche farti passare solo una volta lo sfizio di andarci a letto.
Poi però devi essere capace a non perderci la testa.
E io già ti vedo tutta innamorata figuriamoci se ti spoglia." Il suo migliore amico scosse il capo.
Non sapevano come affrontare la cosa, la decisione era ferma lì.
Non si sarebbe fatta spogliare da Gavi, non poteva rischiare di rimanerci sotto.
Pablo però la raggirava con parole dolci, gesti sensazionali e smancerie varie a cui era difficile resistere.
Così Fer e Sabry concordarono che la cosa migliore era tenerlo alla larga, doveva allontanarsi da Pablo Gavi.Raga cosa pensate?
Fa bene ad allontanarsi?
Ma il discorso di Pablo poi?
Che stronzo eh?
Oggi ho pubblicato 3 capitoli spero vi siano piaciuti.
Domani pubblicherò ancora
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El príncipe de Los Palacios~Pablo Gavi
FanfictionIl 5 agosto del 2004, sotto il segno del Leone in Spagna precisamente a Los Palacios y Villafranca, Siviglia nacquè un bambino di nome: Pablo Martìn Páez Gavira. crebbe in fretta e già nella tenera età andò a vivere a Barcellona lontano dalla sua f...