"Fer è successo e basta" Sabrina stava cercando di spiegare a Fernando che non era così grave la situazione.
"Lo volevo anche io.
E non mi aspetto altro da lui" continuò per rassicurare il suo migliore amico che risultava essere più preoccupato di lei.
"Fai ciò che senti di fare.
Io sono sempre qui" Si abbracciarono e passarono la giornata a guardare la Formula 1.~
"Ci tieni a me?" Pablo strinse Sabrina tra le sue braccia mentre erano nella doccia.
Dopo l'allenamento mattutino avevano pranzato insieme a casa dello spagnolo.
Lei si era portata l'occorrente per prepararsi alla serata che dovevano passare a casa di Pedro con gli altri.
Sabry si ritrovò Pablo in doccia perché a detta sua non aveva resistito.
Quindi adesso erano abbracciati sotto l'acqua calda dopo aver fatto un sesso passionale e pieno di orgasmi.
"No!" Lei mentì sorridendo furbamente.
"Mentirosa"
*traduzione: bugiarda*
"No davvero!" Continuò a fare la spiritosa mentre era ancora con le braccia intorno al collo di Gavi.
"A volte sbagli e mi chiami amore..." fece il vago rinfacciandogli di aver notato quelle volte in cui usciva quella parola dalle sue bellissime labbra.
Lei arrossì immediatamente e distolse lo sguardo per poi poggiare la testa sul petto di Pablo.
Lui le stampò un bacio sulla fronte per poi stringerla di più.
Era passato un pó da quando erano sotto quell'acqua e si era fatta ora di prepararsi ma nelle sue braccia forti lei si sentiva al sicuro.~
Erano in ritardo e tutti già erano alla festicciola quindi quando entrarono gli occhi puntati su di loro erano inevitabili.
Soprattutto perché Pablo ebbe la brillante idea di avvinghiate il suo braccio intorno a Sabrina poggiando la mano sul suo seno.
"Sabry...è uno stronzo di merda!" Urlò Cristina in preda ad un attacco di panico.
Pablo capendo la situazione andò vicino ad Ansu insieme agli altri maschi.
"Cosa succede?"
"Sta uscendo con un'altra..." Cris stava per buttare fuori una marea di lacrime.
"No. Non avanti a lui." La trascinò in bagno da buon amica e inziò a farsi spiegare meglio.
A quanto pare Ansu le aveva sempre detto che non era nulla di serio tra loro ma lei adesso si era invaghita e la cosa la faceva stare troppo male.
"Siamo delle teste di cazzo...
Maledetto il giorno in cui li abbiamo conosciuti" Sabry si passò una mano sulla fronte.
"Tutto bene??" Ferran bussò alla porta per poi andare via dopo il SI detto in coro dalle due ragazze.
Decisero di andare via salutando in modo generale con la mano.
"Ti conviene rimanere qui.
Tra poco arriveranno delle nuove ragazze" Fernando avvisò Sabrina.
"Non importa può fare ciò che vuole.
Pablo è libero"
Nemmeno a farlo apposta lui si avvicinò con la sua solita camminata e le mani nelle tasche dei pantaloni.
"Vai via?"Chiese.
"Si ma tranquillo tra poco arriveranno delle nuove ragazze con cui divertirti" gli fece l'occhiolino e nervosa se ne andò con Cristina senza che il calciatore potesse ribattere.
Erano a casa di Sabrina, Cris era in preda all'ansia, Ansu non si era fatto priorio sentire nonostante avesse visto la reazione che aveva provocato.
"Stai tranquilla che tra qualche settimana faccio la tua stessa fine" la rassicurò.
"No. Tu e Pablo siete diversi.
Voi vi volete bene almeno.
Non andate solo in Hotel.
Voi cucinate, mangiate, dormite, vi fate la doccia, andare a fare la spesa, giocate insieme.
Pablo ti porta nel SUO letto, non in una fredda stanza di Hotel." La sua migliore amica spese le giuste parole nonostante avesse il cuore a pezzi.
Dentro di sé sperava davvero che Pablo ci tenesse a lei, lo aveva assaporato fino in fondo e adesso non poteva farne a meno.
Inviò un messaggio a Fernando dicendogli di monitorare un pó la situazione dopo l'arrivo delle nuove ragazze.
Lui rispose subito dicendo che ovviamente Anita e lei sue amichette erano state poco cordiali con loro.
"Vabbe come hanno fatto con noi" aggiuse Cris.
Fer aggiunse anche che Pablo era concertato a giocare sul cellulare e che non aveva degnato nemmeno di uno sguardo le nuove arrivate.
Un senso di sollievo si fece spazio nel suo petto e un sorriso spuntò sul suo bellissimo viso.
"Ordina una pizza anche se è tardi và" così Cris prese il cellulare e ordinò le loro pizze preferite.
Un telefono iniziò a squillare e tutte e due si allarmarono pensando fosse la pizzeria.
"È Pablo! Rispondi!rispondi!!!" Urlò Cris prendendosi un paio di schiaffi dalla sua migliore amica che aveva paura che i suoi genitori sentissero.
"Metti il vivavoce" sussurrò mimando Cristina.
"Hey" disse rispondendo dopo aver fatto un respiro profondo.
"Amore tutto bene?" Fù la risposta di Gavi.
Lei si sciolse a quella parola, Pablo le stava riservando un posto speciale nella sua vita e lo dimostrava continuamente.
Parlarono un pó della situazione di quella sera finché non arrivò la pizza.
Si salutarono e staccarono la chiamata in modo dolce.
"Scusa" Si sentiva in colpa per la sua migliore amica che non era per niente dispiaciuta anzi era contenta che almeno a lei le cose andassero bene.
Pablo senza voler farlo notare troppo le stava dandondo l'ennesima dimostrazione.~
"Pedro non mi tirare i capelli" sbuffò Sabrina.
Era a casa dei fratelli González con Cristina e stavano pranzando e chiacchierando delle vicende che erano avvenute in comitiva.
Pedro era ancora ignaro di tutto, non si era accorto di nulla perché pensava che il contatto fisico che c'era tra Pablo e Sabrina fosse dovuto ai loro caratteri molto affettuosi e fisici.
"Domani c'è IL CLASSICO quindi vieni allo stadio con me.
Anche tu Cris devi far ingelosire Ansu" Fernando le invitò a sedersi con lui proprio nei posti vicino al campo, lì avrebbero avuto una visuale ravvicinata con i calciatori.
"Si accetto.
Sarà divertente" Sabry accettò subito mentre Cris si fece pregare un pó.
"Tieni.
Domani mettila" Pedro porse a Sabrina una maglia del Barça e lei lo ringraziò abbraciandolo.
Non appena girò la maglia però vide che dietro c'era la scritta PEDRI con il numero 8.
"Pablo ti ammazza" sussurrò Fernando.
"Se la metti sei morta" continuò sotto voce Cris.Raga cosa succederà?
Vi sta piacendo la storia?
Dovrei migliorare qualcosa?
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El príncipe de Los Palacios~Pablo Gavi
FanfictionIl 5 agosto del 2004, sotto il segno del Leone in Spagna precisamente a Los Palacios y Villafranca, Siviglia nacquè un bambino di nome: Pablo Martìn Páez Gavira. crebbe in fretta e già nella tenera età andò a vivere a Barcellona lontano dalla sua f...