"Accosta più avanti sennò papà vede dalle telecamere" entrò in auto agitata.
"Perfetto qui va bene"
"Che succede piccolino?"
Aveva notato da subito il viso preoccupato del sivigliano.
"Devi smetterla di fare la cretina con Pedro" Sbottò facendola girare di scatto.
"Stai scherzando Pablo?"
"No. Smettila anche di uscire con quel tizio del bar"
Il suo tono nervoso non poteva di certo far reagire bene la ragazza che infatti inziò ad arrabbiarsi peggio di lui.
"Avermi tutta per te? NO mi dispiace Pablo.
Questo è un lusso che solo un fidanzato può avere!" Scese dalla macchina lasciandolo a bocca aperta e con le sopracciglia arricciate che provocarono una serie di rughe sulla sua fronte.
"Sto impazzendo!!" Urlò sbattendo forte la mano sul manubrio dell'auto.
Non era da lui interessarsi così ad una ragazza e questa cosa lo faceva andare fuori controllo.
Si sentiva stupido, lei aveva un potere assurdo e si diede la colpa perché era stato lui a darglielo.
Se ne andò a casa, provò a dormire ma fece gira e rigira tutta la notte.
Sabrina il giorno dopo andò a lavoro e disse a Cris di non voler nemmeno più parlare del sivigliano.
Era stanca di essere presa in giro, prima diceva che non voleva cose serie, poi siamo solo amici che si divertono, poi la gelosia.
"Ma si può sapere che vuole nella vita questo??" Poggiò in modo nervoso i capi sulla cassa e fece scoppiare in una grossa risata Cris.
A lei le cose procedevano bene con Ansu, si stava comportando bene e non stava uscendo con nessuna ragazza.
Una notifica mise fine ai suoi pensieri,era Fer che la informava del fatto che il Barça avrebbe giocato fuori casa nel fine settimana.
"E che devo fare io?"
Fu la sua risposta secca.
"Visto che hai litigato con Pablo pensavo tu volessi chiarire prima che partisse" Fernando era entrato più lui in quella specie di relazione che Sabrina stessa.
"Lasciamo le cose come stanno tanto dopo due giorni saranno di nuovo a Barcelona" chiusero la chiamata e le ragazze continuarono la loro giornata lavorativa.~
"Guarda che bona questa!!" Pedro mostrò il cellulare a Pablo e Ansu mentre erano in aereo.
Pablo guardò a stento senza dire nulla, erano giorni che Sabrina non si faceva vedere e sentire.
Ci stava troppo sotto per questa cosa e voleva anche solo per un secondo far smettere il suo cervello di pensare a quella ragazza.
Voleva concentrarsi sulla partita e non pensare ad altro e così fece.
A Barcellona Sabry invece era in salotto con il cellulare sul divano.
"Buonasera" entrarono alcuni amici di suo padre dopo aver bussato al campanello.
"Salve"
Erano lì per vedere insieme la partita del Barça e dopo averlo saputo Sabrina fu avvolta dalla curiosità di veder giocare il SUO calciatore.
"E cosa è successo?
Come mai vuoi guardare la partita?" Il padre la prese in giro.
"Perché ci sono dei bei faccini" rispose facendolo ingelosire.
"Vattene di là prima che ti rivescio la birra in testa" risero come matti fino all'inizio della partita.
Gli amici di suo padre facevano apprezzamenti calcistici su Pedri e Gavi e parlavano di continuo del fatto che fossero i nuovi Iniesta e Xavi.
Il Barcellona andò in vantaggio con un gol di Gavi e il salotto divenne un tempio di strilli ed esultanze.
Pablo baciò la maglia e poi ripreso dalla telecamera fece un cuore rotto con le mani.
💔
Il suo cuore andò al vento,era per lei, era tutto per lei quel gesto.
La faceva impazzire,era sudato e mentre se ne stava a parlare con l'arbitro si alzò la maglia per pulirsi il viso facendo vedete gli addominali scolpiti.
"Ma che bel panorama" fece una faccia maliziosa e suo padre le fece un'occhiataccia per poi tirarle uno schiafetto.
Quegli addominali li conosceva bene,su quel corpo ci era già stata e questa cosa era piacevole da pensare.
Al 73' Pablo si scontra con un avversario che gli dà una ginocchiata tra l'inguine e i testicoli.
Sabrina si alzò di scatto andando vicino alla TV preoccupata, i suoi genitori la guardano male per la reazione che stava avendo.
"Nemmeno lo conosci perché ti preoccupi?"Sua madre le andò vicino.
Pablo era a terra con i paramedici in torno che gli facevano massaggi in quell'area, intanto Sabrina si stava mordendo le unghie lunghe.
Pablo uscì dal campo e a fine partita la chiamò senza esitazione.
Non gli importava del litigio avuto nei giorni precedenti, non si sentiva bene e aveva bisogno di sentire la sua voce.
Lei appena vide il nome di Pablo spuntare sul suo schermo corse in camera e rispose.
"Come stai?"
"Mi fa un pó male"
"Mi dispiace piccolino.
Però hai fatto priorio un bel gol"
"Perché hai visto la partita??" Pablo era felice e si sentiva dalla voce.
"Si..."
Quindi realizzò che l'esultanza lei l'aveva vista e come, pensò se avesse capito e poi si rispose da solo.
Certo che aveva capito,era sveglia come ragazza ma forse non le importava abbastanza da tirare fuori l'argomento.
Infondo non aveva esultato così perché avesse il cuore spezzato ma perché lei lo aveva trattato male l'ultima volta.
Dopo quella chiamata Pablo si fece una doccia e si mise la crema nelle parti doloranti, poi si recò in pullman con i colleghi.
Non avrebbero dormito in hotel ma sarebbero tornati direttamente a Barcellona la sera stessa.~
"Scendi sono sotto casa tua" Pablo dopo essere atterrato di notte a Barcellona, chiamò Sabrina per dirle che la stava aspettando.
"Sei impazzito? Papà mi ammazza sono le 2 di notte!!"
"Scendi ho voglia di stare con te"
Nonostante gli facesse male, si era recato da lei perché la voglia di vederla era superiore a tutto.
Con un sorriso a trentadue denti lei entrò in auto.
Lo guardò con un viso da bimba e un pó di imbarazzo.
Era senza trucco e aveva una tutina che copriva poco o niente.
"Quanto sei bella" gli diede un pizzicotto sulla guancia.
Lei arrossì e poi buttò gli occhi sulle braccia di Pablo, erano ricoperte di vene.
Incastrò di nuovo i suoi occhi in quelli del bel calciatore per poi abbassare lo sguardo.
Non riusciva a reggerlo stavolta, si sentiva strana, la stava mettendo in imbarazzo semplicemente guardandola.
"Adesso che ti fanno male i coglioni non uscirai con le ragazze" dispettosamente disse quelle parole per poi ridere.
"Uno non ci voglio uscire.
Due tocca un pó e vediamo se riesco..."
Con la faccia da furbo e il sorrisino sarcastico si toccò in basso.Raga...cosa ne pensate?
Mado sclero!!
Cosa succederà?
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El príncipe de Los Palacios~Pablo Gavi
FanfictionIl 5 agosto del 2004, sotto il segno del Leone in Spagna precisamente a Los Palacios y Villafranca, Siviglia nacquè un bambino di nome: Pablo Martìn Páez Gavira. crebbe in fretta e già nella tenera età andò a vivere a Barcellona lontano dalla sua f...