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||Felix||

Mancavano pochi giorni alla partenza con Hyunjin. Dire che ero agitato era poco. Non solo avrei avuto una possibilità per farmi conoscere nel mondo dell'arte, ma avrei avuto una possibilità per farmi conoscere di più da lui. Per stare di più con lui. Mi sembrava un sogno e allo stesso tempo un incubo. Sapevo che quello che c'era tra noi non era semplice da capire e da gestire, ma questo non mi impediva di volerlo. In ogni caso mi sembrava assurdo che noi due non fossimo ancora usciti come due persone normali, ma trovare Hyunjin da solo per parlargli, in quel periodo era davvero impossibile.

Era sempre occupato a organizzare cose per il viaggio, di cui tra l'altro non era stata ancora comunicata la destinazione precisa, e in ogni momento era accerchiato da studenti o insegnanti. Era come se tutti volessero stargli attorno.

Lo trovavo quasi irritante.

Non c'era un solo istante in cui non avesse gli occhi di tutti addosso.

Quel giorno a lezione ci sistemammo tutti ai nostri posti come sempre. Da qualche giorno Hyunjin stava tenendo delle lezioni su come dipingere l'acqua. Voleva che ne ricreassimo i riflessi alla perfezione. I suoi occhi si posavano lentamente su tutti noi. Studiava il modo in cui tenevamo il pennello, il modo in cui ci posizionavamo davanti alla tela... osservava tutto dal fondo della classe e a volte si spostava, e veniva verso di noi.

Sentire il suo sguardo su di me mi agitava, ma provavo sempre questa attrazione, quella voglia di dipingere tutto alla perfezione solo per renderlo fiero di me.

Quando venne verso di me, mi agitai come sempre, ma non arrivò a posizionarsi al mio fianco perché qualcuno lo fermò prima, proprio davanti alla mia tela.

"Professor Hwang."
"Yeji."

Dall'ultima volta che mi aveva parlato non le avevo più rivolto mezzo sguardo, ma Hyunjin era un insegnante. Non potevo aspettarmi che la ignorasse, per quanto vederlo parlare con lei mi irritasse.

La ragazza si avvicinò a lui, posizionandosi davanti a me e iniziò a parlare a voce non troppo alta per non farsi sentire. Io però la sentivo, anche fin troppo bene.

"Volevo scusarmi per il mio comportamento dell'altro giorno. Non avrei dovuto fare certe insinuazioni."

"È tutto a posto, mi auguro solo che non accada più."

"Sono molto dispiaciuta, davvero, e speravo che potesse darmi un'altra possibilità per farle capire che merito di venire con lei."

Quell'oca si stava avvicinando un po' troppo. Che sfacciata. Lo stava facendo apposta davanti a me? Voleva scatenare una mia reazione?

"Sa benissimo che ho già fatto la mia scelta."

"Certo, ma..."

"Penso di essere già stato abbastanza buono a non punirla per quello che ha detto."

"Forse se potesse vedere cos'altro so fare capirebbe che sta facendo la scelta sbagliata."

La sua mano si posò sul braccio di Hyunjin, troppo lentamente per i miei gusti, così strinsi i denti prima che potessi fare qualcosa di cui mi sarei pentito.

"Lix, calmati." Sussurrò Han al mio fianco. Non mi ero accorto di star tenendo il pennello con così tanta forza. Hyunjin la guardava impassibile, sapeva come gestire la situazione, ma io non riuscivo a stare a guardare.

"Yeji, mi pare che Hwang sia stato abbastanza chiaro." La ragazza si girò verso di me.

"Felix, perdonami, non avevo notato fossi proprio qui."

MUSE || HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora