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"Hai preparato le valigie per domani?" Innie era seduto sul letto di fronte a me. Stavo finendo di leggere un capitolo del libro di testo di fotografia, ma non riuscivo a concentrarmi.

"Si." Dissi, un po' assente ancora assorto nella lettura.

"Hai preso tutto quello che ti serve?"

"Sto via cinque giorni, non vado in guerra."

"Sei emozionato?" Alzai gli occhi dalle pagine. Anche Han era nel suo letto a farsi i cavoli suoi.

"No. Non molto."

"Che vuol dire non molto?!"

"Che non sono molto emozionato."

"Lix dovresti svegliarti. Se vuoi vado io al tuo posto." Aveva detto Han, alzando finalmente gli occhi su di noi.

"Non è per la mostra."

"Beh dovrebbe esserlo. Vai lì per quello."

"Lo so. Avete ragione, ma non posso fare a meno di pensare ad altro." Dopo il nostro ultimo incontro, Hyunjin non mi aveva più parlato.
Non come Hyunjin almeno, solo come professor Hwang.

Mentre la mia testa era tornata costantemente a quel bacio interrotto, la sua sembrava avermi dimenticato completamente. Quando la mattina successiva avevo provato a chiedergli consiglio per una tela che stavo dipingendo non aveva fatto altro che rispondermi a monosillabi e allontanarsi subito dopo. Anche quando lo avevo visto entrare nella sua stanza, avevo bussato alla porta per provare a parlare con lui e non mi aveva nemmeno risposto. Ero rimasto lì fuori mezz'ora, sperando che si degnasse almeno di uscire. Niente. La sera mi ero persino imbattuto in lui, andandoci a sbattere contro per i corridoi perché non avevo visto l'asse del pavimento leggermente rialzato. Gli avevo chiesto scusa mentre lui mi aveva solo allontanato prendendomi per le spalle, e mi aveva risposto "Faccia attenzione", prima di andarsene. Avrei voluto picchiarlo, era tutto così frustrante.

"Sei letteralmente l'unico studente dell'Accademia selezionato per andarci."

"Lo so."

"Tutti qui vorrebbero essere al tuo posto." Si aggiunse Innie.

"Lo so."

"Non puoi permetterti di pensare ad altro."

"Ho capito, basta!" I ragazzi si zittirono. Sapevo che avevano ragione, ma non potevo fingere che tutto andasse bene. Non ci riuscivo.

"Scusate."

"Lix, sappiamo che stai così per Hwang, ma forse non ne vale la pena."
Han si era alzato per venire verso di me e mi si era piazzato davanti, accovacciato sulle ginocchia.

"Voi credete che sia giusto così, vero?" Parlarne mi faceva male.

"Non so se sia giusto, ma quello che c'era tra voi... era un rischio molto grande. Forse troppo."

"Lo sta facendo per il tuo bene Lix." Disse Innie, sedendosi al mio fianco.

"E se-" mi fermai perché dire tutto quello che pensavo ad alta voce, lo avrebbe reso reale, e mi terrorizzava.

"Se non gli piacessi e basta?" Mi morsi l'interno della guancia per cercare di contenermi, ma le lacrime che avevo tenuto dentro fino a quel momento iniziarono a rigarmi il viso. Avevo sperato di essere abbastanza forte da non piangere, credevo ci sarei riuscito. Invece fare quella domanda, era stato come ammettere a me stesso la mia paura più grande: che per Hyunjin non ero mai stato importante come lui lo era stato per me; che lui non mi amava, mentre io avevo finalmente capito di essere follemente innamorato di lui.

MUSE || HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora