Epilogo
||Hyunjin||
Cinque anni dopo"Amore, hai preso le chiavi della macchina?"
"Certo Lix, non preoccuparti."
"E la valigia nera?"
"Anche quella." Mi avvicinai a lui e spostai le ciocche di capelli che gli ricadevano sul viso.
"Fai un bel respiro." Espirai lentamente l'aria aspettando che mi imitasse, poi butai tutto fuori. Ancora una volta. "Meglio?"
"Si."
Ci guardammo intorno. La nostra casa non era mai stata più vuota. Le pareti che avevamo dipinto di un bel verde pastello, completamente nude, prive di ogni quadro o dipinto e anche il pavimento sembrava anonimo, senza l'ombra di un tappeto.
Mi concetrai di nuovo sul viso del ragazzo davanti a me e allungai una mano per accarezzargli il viso."Che c'è?"
Notai come i suoi occhi si riempirono di lacrime non appena incrociarono i miei. Le nostre voci rimbombavano nel salone.
"Amore..." Sussurrai gentilmente lasciandogli un bacio proprio dove una lacrima gli aveva appena rigato la guancia.
"S-scusa."
"Non devi scusarti, non con me. Mai."
"Sono solo triste di lasciare questa casa."
"Lo so."
"E poi anche Monet si era affezionata molto." Mi girai verso il gatto bianco che stava appollaiato a pochi metri da noi. Dormiva come se non ci fosse un domani.
Felix l'aveva trovata a gironzolare nei dintorni per più di un mese e l'aveva nutrita ogni giorno prima di decidere di chiedermi se potessimo tenerla.
Non avevo saputo dire di no.Era da più di un anno che viveva con noi e prima di portarla dal veterinario pensavamo fosse un maschio, ma dubitavo davvero che le importasse qualcosa del suo nome o del posto in cui vivevamo. Era solo un gatto molto affamato.
"Vedrai che starà benissimo nella nuova casa. É stata una tua idea il trasferimento, ricordi? Hai anche scelto di avere il giardino solo per lei."
"Certo." Aggiunse sconsolato, tirando su con il naso. "E sono felicissimo, ma non pensavo che sarebbe stato così difficile. Siamo stati per così tanti anni qui." Mi avvicinai a lui ancora di più, aumentando la presa.
"Abbiamo fatto un sacco di cose." Ammisi. "Abbiamo aperto la nostra prima galleria insieme, organizzato un sacco di grigliate con i ragazzi, hai finito gli studi, abbiamo aperto la seconda galleria e persino invitato i nostri genitori a pranzo un sacco di volte..."
"Non dimenticare le serate karaoke..."
"Non le dimentico." Sorrisi dandogli un altro bacio, questa volta sulla guancia opposta.
"Ma anche gli altri stanno cambiando vita. Seungmin si è fidanzato, Chan e Innie ora vivono insieme, Changbin viaggia sempre per lavoro, Han e lee Know si sposano, e non parliamo del loro nuovo allevamento di criceti, perché non pensavo potesse portare via così tanto tempo."
"Fanno un sacco di figli in effetti..."
"Ma questo." Dissi tornando al discorso pricipale. "Sarà l'inizio di tantissime nuove avventure anche per noi, insieme, in una città nuova, un paese nuovo."
"Sarà davvero piccola come dicono la Monna Lisa?" I suoi occhi brillavano così tanto che per un attimo mi ci persi dentro.
"Credo proprio di si." Ridemmo entrambi e mi permisi di tirare un respiro di sollievo, notando che Felix stava bene.
"E la Tour Eiffel?"
"Quella deve essere piuttosto alta."
"Già."
"Sei pronto?" Dissi facendo ciondolare le chiavi di casa vicino al viso. Felix annuì sorridendo timidamente.
"Forza, allora."
Lo presi per mano e ci avviammo insieme alla porta. La piccola Monet entrò facilmente nel trasportino e le ultime valigie furono più facili da trasportare del previsto.
Demmo un ultimo sguardo all'interno e esitai un attimo prima di farmi coraggio e chiudere la porta. Girai la chiave nel silenzio.
"Ciao, casa." Sussurrò Felix, immobile sul tappetino per pulire le scarpe.
"Vieni qui." Lo afferrai e portai delicatamente le mie labbra sulle sue.
Mi ci perdetti completamente e annegai in quel contatto. Non ero più niente, se non una parte di lui. Lo sentivo dentro la mia pelle, scorrere nel mio sangue come un fiume in piena.
Sapevo che lo avrei seguito ovunque, ero pronto a partire, perché solo lui era capace di farmi sentire abbastanza vivo. Volevo imprimere quel momento, quel bacio davanti alla porta, nella mia mente e ricordarlo per sempre.
Solo grazie a Felix io ritrovavo ogni giorno la bellezza nel vivere, la pace che avevo bramato da sempre. Mi rendeva facile accettare me stesso, mi rendeva facile amare.
Grazie a lui io sentivo di valere davvero qualcosa.
Solo ed esclusivamente grazie alla mia piccola musa ispiratrice.
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MUSE || Hyunlix
FanfictionHai presente quando inizi ad odiare quello che hai sempre amato fare? Hwang Hyunjin, uno dei più famosi artisti del mondo, da anni ormai non sente più quella vibrante sensazione che dovrebbe regalargli la vita e persino il suo cuore pare non batter...