⚠️ Cari lettori, come state? Perdonatemi, ma per questa volta scriverò la nota all'inizio del capitolo, a cui tengo particolarmente.
È da quando ho iniziato questa storia che avevo in mente di affrontare alcune tematiche e finalmente credo che sia arrivato il momento di farlo. Vi avviso prima perché questo capitolo contiene riferimenti a suicidio, ansia e depressione.
Nonostante abbia cercato di trattarli in maniera non troppo pesante credo sia giusto dirvelo prima nel caso qualcuno non se la sentisse di leggere.Spero in ogni caso, che qualcuno possa sentirsi meno solo nel leggere quello che ho scritto e se state passando un brutto periodo, vi sono vicina❤️.
Non so ancora dirvi con certezza quando la storia terminerà perché ci sono ancora un po' di cose da sistemare, soprattutto quando i nostri amati torneranno in Corea. 🫣
Come al solito Grazie di cuore.
Sarò sincera... spero che un giorno questa storia possa diventare qualcosa di più.||Hyunjin||
Mi stavo agitando nel sonno. Sapevo di avere gli occhi chiusi e di star sognando, ma per quando volessi svegliarmi non ci riuscivo.
"Come vanno le cose Hyunjin?"
Mi ero accomodato nella stanza, sulla poltroncina grigia che aveva iniziato a sembrarmi famigliare. Stavo rivivendo dei ricordi?"Come sempre, direi."
"Hai portato il quaderno?"
"Si."
Infilai una mano nello zaino e tirai fuori il quaderno con la copertina nera che mi era stato regalato dalla donna che avevo davanti."Non c'è scritto niente..." Osservò Martha, la mia psicologa.
"No, non avevo niente da scrivere."
"Ti avevo detto di memorizzare i tuoi sentimenti ricordi? Ogni volta che provi delle emozioni forti o strane, qualsiasi cosa. Tu le devi scrivere."
"Si, non lo avevo dimenticato."
L'occhiata che mi diede dopo non la seppi decifrare. Compassione? Confusione? Quella donna mi capiva almeno?
"Vuoi parlarmi della situazione a casa? Del lavoro?"
Era sempre stato così, e io avevo sempre le stesse cose da dire. Credevo che avere qualcuno con cui parlare mi avrebbe aiutato ed era stato così le prime volte, ma poi mi ero reso conto che non era cambiato effettivamente nulla.Ora c'era solo una persona in più che non era in grado di comprendermi.
"L'ultima volta mi hai detto che sei riuscito a parlare un po' con tua madre. Come sta andando? I farmaci li prendi ancora?"
Gli antidepressivi che mi causavano un mal di testa allucinante?
Annuii.
"Per qualche giorno mio padre non mi ha più chiesto di lavorare, ma dice che è impossibile che io soffra di depressione a vent'anni."
"Beh non lo è Hyunjin. Ognuno di noi vive la propria vita in modo diverso e abbiamo tutti un modo nostro di reagire." Mi disse Martha con una voce che risuonò lontana.
"Non per lui."
"Sei riuscito a fare altro, hai trovato nuovi hobby forse?"
Dentro di me, avevo iniziato a rivivere quella sensazione che avevo provato per troppo tempo. Prendere anche solo un pennello in mano mi faceva venire la nausea. Non riuscivo a guardare le tele senza che mi venisse l'ansia o che il mio cuore battesse così forte da sembrare sul punto di esplodere.
Ma anche fare altro mi era sembrato impossibile.
Non aveva neanche pensato alla possibilità di poter fare qualcosa di diverso nella mia vita. Avrei solo voluto smetterla. Di fare tutto.
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MUSE || Hyunlix
FanfictionHai presente quando inizi ad odiare quello che hai sempre amato fare? Hwang Hyunjin, uno dei più famosi artisti del mondo, da anni ormai non sente più quella vibrante sensazione che dovrebbe regalargli la vita e persino il suo cuore pare non batter...