Dogas cominció a capire.
«Ma tesoro mio! Non ricordi? È stato lo stesso Fresod a darti un mese di tempo, non sarai punita in nessun modo.» e aggiunse «non lo permetterei mai!» a queste parole lei tornò a singhiozzare disperatamente.
«Ma non capisci? Tutti lo sapranno! Tutte le bugie, le finzioni, tutto davanti alle altre ragazze.» disse con voce rotta dal pianto « Che figura farò con Cinzia e Kira io? Che figura farai tu con Griso e Erico?»
«E chi se ne frega non ce lo metti?» sbottó lui.
«Cosa pensi succederà alla fine di questo mese. Cosa credi penserà il Tenente Dyver quando coglierà il frutto che gli donerete?» l'aveva scostata da se e ora gesticolava per dare enfasi alle sue parole. «Mia cara fatevene una ragione, prima o poi si sarebbe saputo. È chiaro che l'eccelso Fresod si è burlato di noi, più di te in realtà, lasciandoti credere di poter fare una scelta.» le si avvicinò le tirò su il mento con un dito e sommessamente gli parlò:
«Non capisci? Ho tentato di aiutarti per quanto mi fosse possibile, eppure tu sembri non comprendere quello che questo significasse per me. Io GIÀ SAPEVO che avrei subito lo scherno dei colleghi e degli amici e di tutti gli abitanti che ora ci coccolano. Ho messo la mia reputazione nelle vostre mani, e ora avete paura che le chiacchiere di quattro galline vi possano distruggere?»
«Nelle mie mani?» chiese lei non comprendendo. Dogas si scostò da lei, le volse le spalle e proseguì:
«Nelle tue mani sì! Sono io che passerò per impotente quando deciderai di sculettare per il tenente!» Sara trasalì!
«Cosa ti ha fatto credere che io abbia mai potuto preferire il tenente a te?» gridó. Ora il suo viso era lacrime e rabbia.
Lui si volse a guardarla sorpreso ma subito volle ribattere: «Non siete stata voi a dire di quanto fosse dotato?»
Lei spalancò la bocca e inspirò rumorosamente «Non posso credere che estrapoliate una frase da un discorso! Come posso sapere chi sia più dotato? Dovrò fare lo stesso esame che ho fatto a voi al tenente?» lo fulminò con lo sguardo «O magari preferisci che venga qui Finnè a controllare per darci una sua valutazione?!»
Lui senza pensarci un attimo rispose:
«Delle due sicuramente la seconda!»
Lei trasalì e secca chiese:
«Avete interesse per Finnè?» la domanda sembrava sincera, e lui altrettanto sinceramente rispose:
«No! Ho grande fastidio solo al pensiero che tu possa toccare qualcun altro... ...che non sia io!»
Sara elaborò le sue parole, e un brivido le percorse la schiena.
«E davvero credi che il mio metro di giudizio fosse quello?» chiese lei poi con voce appena udibile «sei così bello che tutti mi invidiano come se tu mi appartenessi, eppure di te non ho nulla, nemmeno il tuo seme. E tu credi che possa considerare anche solo possibile appartenere ad un altro anche solo per generare?»
«Voi mi avete rifiutato! Nonostante vi piacessi lo avete fatto, credi possa capire cosa ti passa per la testa?»
«Mi hai rifiutata anche tu !»
«No! Non l'ho fatto!»
«Hai detto che avrei dovuto supplicarti!»
«È il minimo per poter riscattare il tuo rifiuto!»
«Io non ho rifiutato "te"!»
«Non importa! Ero io lì, a me parlavi, di me parlavi a Fresod»
«Tu o un altro sarebbe stato uguale!»
«Appunto, io o il tenente sarebbe uguale»
«Non è uguale!»
«DECIDITI RAGAZZA!»
«Era uguale in quel momento, è diverso ora.»
«Perché?»
Lei tacque cercando le parole poi disse:
«È come la leggenda dell'angelo di cristallo. Non voleva volare per paura che le fragili ali si spezzassero, quando il cuore cominciò a battere per una statuina di ghiaccio che si sciolse al sole lui tentò di schermare il sole e le sue ali si spezzarono lo stesso.»
Lui stette zitto, tamburellava con le dita su un ripiano sospeso guardando i polpastrelli muoversi. Poi la guardò e disse: «Bella storia ma non mi riconosco nella statua di ghiaccio»
«Beh, di ghiaccio lo sei, ma neanche il sole può scioglierti»
«Lo credi?»
«Hai dimostrato che è così!» disse lei anche se non più tanto convinta
«E tu sei il mio angelo di cristallo?» chiese lui.
«No, neanche io mi riconosco appieno nel personaggio.» disse lei studiando il suo volto imperturbabile.
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L'angelo di cristallo
RomantikAmbientato nell'anno 3122 dove l'evoluzione è stata segnata da scelte drammatiche come cupole protette dall'atmosfera e l'asessualità di buona parte della popolazione terrestre, scelte che verranno rimesse in discussione per la salvezza della specie...