Sara vide Dogas attraverso il vetro e riconobbe la brama nei suoi occhi. Vide che si stava spogliando e le venne da ridere.
«Idos? Apri doccia »
Idos fermò l'acqua e il vetro della doccia si aprì come un fascio di luce ruotando e divenendo una striscia sottile che si sollevò verso l'alto, il sistema osmotico automatico venne disattivato.
Dogas entrò e senza attendere il comando Idos chiuse il cilindro e riazionò i getti a zampilli multicolor. Si osservarono per un po', poi le mani di entrambi si mossero verso l'altro. Dogas la alzò da terra e lei si aggrappò alle sue spalle possenti e lo avvinghiò con le gambe, è tutto venne cancellato e riscritto.
Sara ebbe una fugace visione attraverso il vetro, nello specchio rimasto aperto al di là della doccia, oltre la spalla di Dogas, nell'istante preciso in cui entrambi giunsero al culmine del piacere. Lei aveva arcuato la schiena e gettato all'indietro la testa. Nello specchio balenarono due figure che parvero esplodere in miriadi di frammenti di cristallo inondandoli, un angelo di cristallo con il suo cuore fra le mani.
Poco dopo, mentre si rivestivano «siamo in ritardo» disse Sara
«anche fosse... ...dovranno essere comprensivi!» poi la tranquillizzò «Vedrai, arriverai puntuale, ho una sorpresa per te fuori»
Poco dopo:
«Una motojet???» quasi gridò Sara saltellandogli intorno «ma vola?»
Dogas felice di averla sorpresa le rispose «Ovvio! Che motojet sarebbe altrimenti?» diede una pacca al sedile del gingillo e con orgoglio le presentò quella che evidentemente era la sua amante «È la mitica TO420 full optional, non certo una degli ultimi modelli per imberbi ragazzini! Una vera pantera da cavalcare» si voltò a guardarla e si perse nello sguardo canzonatorio di lei che lo fissava a braccia incrociate «Dovrei essere gelosa?» disse battendo il piede a terra. Lui per tutta risposta le rubò le labbra in un bacio che le fece girare le viscere. «Mai!»le sussurrò ancora sulla bocca di lei. Le fece indossare casco e giubbetto protettivo, salì e fece salire lei alle sue spalle, subito fasce protettive si aprirono all'altezza di ginocchia e spalle. La corsa fu emozionante, ebbero tempo di allungare il percorso, e Sara si divertì quando sotto vide la navetta che avrebbero dovuto prendere e la sorpassarono vedendola scomparire dietro di loro. Sara si strinse a Dogas e benedì gli eccelsi che glielo avevano donato.
Sara lasciò il casco a Dogas e con un sospiro entrò nel padiglione 6 e raggiunse un gruppo di ragazze che erano già arrivate e che chiacchieravano, confabulavano, notò Elsa che piangeva e altre sei ragazze che tentavano di consolarla. Cinzia, Finnè e Kira non erano ancora arrivate, invece c'era Dedy che la salutò con affetto. Sara volle informarsi: «Che orario hai tu?» chiese. «Lo abbiamo tutte allo stesso orario» le rispose.
«Che è successo a Elsa?» chiese Sara all'amica. «Ha paura della visita, è incinta di tre mesi e ha avuto alcune contrazioni. Ora ha paura di perdere il bambino.» poi abbassando la voce «Pare che sia la sua unica opportunità a meno che non gli venga assegnato un nuovo compagno!» la allontanò dal gruppo è ancora più a bassa voce le disse: «Quello che le è stato assegnato l'ha rifiutata, dicono che è un pezzo grosso e che ha chiesto di essere riassegnato e che avendo conoscenze ha potuto decidere con chi.» Cinzia che era sopraggiunta al momento e capendo il discorso volle dare il suo contributo «So per certo che una delle ragazze si era opposta al progetto e che le era stato dato del tempo, e che il tizio quando gli hanno mostrato il file se ne sia infatuato» Sara sbiancò, le tremarono le gambe ed ebbe un mancamento. Dedy la sorresse
« Sei già incinta?»
«No!» rispose troppo in fretta «Non credo!» "chissà" pensò.
Le ragazze furono fatte entrare, vennero divisi in due gruppi, quelle già gravide a destra, le altre a sinistra.
Vennero fatte spogliare sdraiare su lettighe sospese. Lo scanner le esaminò scorrendo dai piedi verso la testa, sopra; e dalla testa ai piedi, sotto. Righe di luce verde percorrevano le lettighe sospese. Campi magnetici privi di radiazioni vennero avviati, e le ragazze venivano sospese mentre le lettighe venivano rientrate nelle pareti. Sara sentì la strana sensazione dell'assenza di gravità. Vide le altre ragazze come lei sospese nel nulla in posizione eretta a braccia allargate, una voce meccanica ordinò di chiudere le braccia. Subito dopo vennero catapultate verso l'alto in lunghi cilindri, l'aria turbinava intorno a loro impedendo il contatto con le pareti, il respiro era forzato, la paura attenagliava ogni ragazza. A tutte sembrò infinito questo esame. Al termine del tunnel si trovarono ad un piano superiore, le ragazze vennero riposizionate su altre lettighe venne posto un telo a coprire seno e fianchi. Per ogni lettiga vi erano due infermiere e un medico, le infermiere fecero posizionare le gambe sui ganci laterali e le ragazze vennero ispezionate.
Sara volse la testa da un lato e trattenne un conato di vomito mentre il gelido strumento del medico ispezionava le sue carni. Venne inserita una cannula e prelevato un campione.
Il medico le parlò: «Non avete cominciato da molto, vedo lesioni recenti» con un cenno diede ordine alle infermiere di riabbassarle le gambe. «Sembra tutto a posto per ora. Lo scanner ha evidenziato un ovulazione fra circa una settimana» manderemo un comunicato al compagno assegnatele di astenersi nei tre giorni precedenti dai rapporti. Lo dico anche a lei dato che questi istinti quando vengono svegliati rendono piuttosto stupidi gli uomini. Quindi in questa settimana potete avere rapporti nei primi quattro giorni, poi una pausa di tre e dovrete ricominciare alla fine della settimana.» Il medico la guardò e proseguì: «Ha capito quello che le ho detto?» Sara annuì «Se aveste cominciato prima forse avreste già avuto un primo successo. Avete avuto dei problemi?»
«No, forse un po' di imbarazzo e incomprensioni dovute alla paura... ...ma ora è tutto a posto.»
«Bene! Per ogni problema o domanda non esiti a contattare il centro o me stesso, i contatti le sono stati già inviati al pannello. Ha domande?»
«Una! In caso resto gravida devo interrompere i rapporti?»
«Dato che per noi è una questione nuova stiamo ancora studiando ogni singolo caso per vederne l'evoluzione, quindi si senta di fare come crede, l'importante che poi risponda sinceramente al questionario. Questo servirà a noi per valutare quale scelta fra le giovani a campione sia stata la più proficua per i campioni successivi.»
«Vi saranno altri sorteggi?»
«Non li chiamerei proprio sorteggi dato che ogni individuo è stato appositamente selezionato per le sue caratteristiche. Ma sì! Il progetto prevede di estenderlo a tutta la popolazione della nostra cupola e forse anche alle altre, fino a tornare interamente ai metodi naturali.»
«Grazie dottore!»
Il dottore si alzò e diede le ultime nozioni
«Le invieremo il questionario, si è deciso di dare un po' di privacy per evitare inutili imbarazzi. Buona serata Sara.»
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L'angelo di cristallo
Roman d'amourAmbientato nell'anno 3122 dove l'evoluzione è stata segnata da scelte drammatiche come cupole protette dall'atmosfera e l'asessualità di buona parte della popolazione terrestre, scelte che verranno rimesse in discussione per la salvezza della specie...