20. Taste me.

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Jungwon's POV

Pian piano ho riaperto gli occhi e mi sono reso conto che Jongsong non era più accanto a me e che ero solo nel letto.

Il sole splendeva già nel cielo... Ma per quanto ho dormito? Di solito mi sveglio all'alba.

Sono rimasto in stato confusionale per qualche minuto, poi mi sono stiracchiato, scrocchiando sia mani, braccia e collo... Quanto amo quel rumore!

Qualcuno si è sdraiato affianco a me.

"Good morning, sunshine!" Ha mormorato Jay, imitando una voce profonda, quella voce profonda, non ci era andato nemmeno vicino, però mi eccitava comunque.

Mi sono girato e ci siamo ritrovati faccia a faccia.

Lui era già vestito e preparato, profumava di bagnoschiuma al cocco e i suoi capelli si mostravano ancora umidi.

Ha sorriso... Che amore!

"Che ore sono?" Gli ho chiesto.

"Le 10."

"LE 10?!" Ho gridato, saltando giù dal letto... Ma perché quell'idiota non mi ha svegliato prima?!

"Tranquillo, oggi pacchiamo."

Paccare? Non rientra nel mio vocabolario! Io non posso paccare, vengo a lezione anche con 40 di febbre! Inoltre quel giorno interrogava in storia e c'era
la verifica di matematica!

"Paccare?! Ma oggi c'è la verifica di matematica! Non posso!"

"La recuperi, secchioncello!" Ha risposto lui.

Ed ecco un nuovo soprannome! Che non è nemmeno vero, perché non prendo voti altissimi; mi piace semplicemente la scuola, basta.

Dopodiché ha preso un telecomando, ha premuto due pulsanti, con i quali ha abbassato le tapparelle e ha acceso le luci led attorno al letto. All'inizio apparivano bianche, poi ha cambiato fino ad arrivare al rosso... Ma che-

Ha afferrato il telefono e ha iniziato a scrivere.

"Ti piacciono gli Stray Kids?" Mi ha chiesto.

"Sì... Li adoro."

Ha sorriso.

Non appena è partita una canzone, ha buttato distrattamente il telefono sul letto.

La conosco... Red Lights... Ho capito perché aveva tanta voglia di saltare scuola... Evidentemente si è emozionato l'ultima volta e non vedeva l'ora di rifarlo, ma non ha capito che ero disperato quel giorno e non ero in me.

Non avevo assolutamente intenzione di assecondarlo, purtroppo però, mi ha sbattuto contro il muro e ha preso a baciarmi appassionatamente e da lì il caos nella mia testa.

Le sue labbra si muovevano incessantemente, facendo passare la sua lingua nella mia bocca... Vedevo le stelle.
Gli schiocchi coprivano quasi la musica: la colonna sonora perfetta per una giornata di sesso.

Volevo tantissimo spingerlo via! Ma la parte più erotica di me ha preso il sopravvento, così l'ho lasciato fare... Maledetto!

I baci sono diventati sempre più intensi, che le labbra hanno iniziato a farmi male.

Ad un certo punto si è staccato e mi ha guardato negli occhi con desiderio... Non l'ho mai visto così, ma mi piace, mi piace da impazzire!

"Volevi giocare con me eh? Ora è il mio turno." Ha mormorato con voce profonda.

Ora ho capito! Si riferiva a quando l'abbiamo fatto sul banco! Evidentemente si è arrabbiato il poverino! Quello è un modo per farmela pagare? Per farmi capire chi è che comanda? Per farmi un dispetto? Peccato che non funziona, anzi, mi eccita un sacco.

Gli ho preso il viso tra le mani e l'ho guardato con fare provocatorio.

"Ah sì? Allora non risparmiarmi! Sbattimi! Fammi male! Sono tutto tuo!" Ormai non capivo più nemmeno io quello che dicevo.

Se fosse stato un dispetto, avrebbe smesso, pensando che a me piacesse, invece ha sorriso maliziosamente. Ho sentito il suo tocco sulle cosce, le dita che scavavano nella pelle.

Successivamente si è sporto verso il mio collo e ha incominciato a morderlo... Ho gemuto, facendo dei fievoli lamenti.

Quando ha finito col succhiotto, ha ricominciato a baciarmi. Io intanto mi sono avvinghiato al suo collo e gli sono saltato in braccio, stringendo le gambe attorno ai suoi fianchi.

Mi sembrava di essere in paradiso! La bocca di Jongsong sapeva di menta e le sue labbra sono così morbide! Il suo corpo era caldo, eccitato. Lo premevo contro di me, come per farlo ancora più mio... Volevo che fosse per sempre mio, che quel momento non finisse mai.

Dopo qualche minuto mi ha portato sul letto. La canzone nel mentre è cambiata; c'era Taste.

In pochi secondi era sopra di me, a sbottonarmi la camicia, che tenevo dalla sera prima. Me la sono sfilata via e anche Jongsong ha fatto lo stesso con la sua maglietta, rivelando gli addominali resi ancora più belli dal fioco bagliore rosso. Fremevo dall'entusiasmo.

Si è slacciato i jeans e io pure, togliendomeli del tutto...

Bruciavo letteralmente in tutti i sensi! Sudavo e sentivo le mie mebra avvampare come fiamme, mentre lui entrava... Era così tanto veloce, che non mi lasciava nemmeno il tempo di pensare... Una fottutissima furia!

Gemevo e ansimavo, così tanto, da finire sempre il fiato. L'adrenalina scorreva come impazzita, il sangue mi pulsava in tutto il corpo e il cuore batteva così forte, che temevo un intarto.

Ad un certo punto ha aumentato di velocità e io incominciavo a sentire quasi dolore... Urlavo persino, quando esso è diventato sempre più intenso. Con la mano ho stretto le coperte vicino a me, piegandole ulteriormente, se avessi avuto le unghie come un gatto, le avrei strappate.

Jongsong non si fermava... Ma mi vuole morto o cosa?!

Mi ha stretto a se, avvolgendomi tra le sue braccia... Ho inarcato la schiena all'ennesima scarica di adrenalina, piacere e dolore allo stesso tempo... Mi sentivo così vivo! Mi sono aggrappato al suo collo, non avendo intenzione di lasciarlo, le mie unghie gli solcavano la pelle morbida, non più lasciata inesplorata al mio tocco o allo sguardo.

"Vengo." Ha mormorato fugacemente, quasi mangiandosi sillabe.

Anch'io, ma non riuscivo a parlare, mi mancava il respiro.

Quando è venuto ho lanciato un gridolino soffocato dall'affanno... Ho pronunciato il suo nome, mentre ho toccato il paradiso, il culmine del mio piacere, l'orgasmo finale, il più distinto, il più bello.

Jongsong si è staccato e io ho ripreso fiato, respirando rumorosamente, come se fossi appena stato in apnea, ansimavo, cercando più aria possibile da far prendere ai polmoni.

"Stai bene?" Ha domandato lui.

"Sì... Sì."

"Scusami... Ho esagerato?"

"Sei stato incredibile!" Ho detto, non appena avessi abbastanza fiato per farlo.

Ha sorriso.

Ho dato un'occhiata all'orologio, erano già le 10.30... Lo abbiamo fatto per mezz'ora!

"Mannaggia a te, Jongsong! Mi hai fatto saltare la verifica!"

"Non è stato più divertente trasgredire un po'?"

"S-sì."

"Vedila così: io+te+Red Lights= Piacere^3×Sesso^10... Cose da amanti no?"

Mi è scappata una risatina... Che scemo! Il MIO tenerissimo e pervertito al quadrato amante!

Lovers ~ Jaywon🔥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora