35. Assemblea (vendetta pt.3)

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Jungwon's POV

Mi si leggeva un sorrisino diabolico stampato in faccia. Da dietro la tenda del sipario provavo a contare tutti gli studenti che erano venuti, inutile dire che ci ho rinunciato. Ad occhi e croce parevano 800 o di più, tutti che si accalcavano, cercando un posto, lungo le file della platea.

Davanti al famigerato palco, a pochi metri da me stava un proiettore, collegato al portatile che stavo reggendo tra le mani.

Nel pugno stringevo una chiavetta USB. Più la guardavo, più mi veniva da ridere. L'ho infilata nella porticina apposita e mi sono avvicinato al proiettore per accenderlo.

Mi sono avvicinato il microfono alle labbra e mi sono schiarito la voce, facendo zittire tutti.

"Credo sia il momento di iniziare, che ne dite?" Domanda retorica, siccome sono io che decido.

È stata proiettata inizialmente la casella con tutti i file.

"Che sbadato! Mi sono dimenticato di nominare il file!" Ho esclamato, facendo il finto sorpreso, anche se io sapevo perfettamente distinguerli tutti: da quello che avrei dovuto mostrare, al fortunato che invece ho proiettato "per errore".

"Mi scuso con tutti, cercherò di rimediare... Forse è questo."

Mi sono fatto scappare un sorrisetto, quando l'ho aperto e ho sentito la stessa sensazione di piacere della sera prima, quando ho bloccato il telefono di Seojoon.
Ad un certo punto però ho esitato a cliccare, chiedendomi se stessi esagerando, se mi stessi comportando in modo immaturo. Ma come si suol dire: occhio per occhio, dente per dente, un tradimento per un altro tradimento, dolore per altro dolore... Ogni azione, corrisponde a una conseguenza, quindi, teoricamente, io ho agito secondo un criterio valido per tutte le cose, una legge fisica, per intenderci.
Perciò non mi sono fatto piegare da questi sentimenti di pietà, perché non esiste per Seojoon.

Ho allontanato per un istante il microfono dalla bocca.

"Rifatti gli occhi, pezzo di merda." Ho sussurrato.

Quando si è aperta la pagina, ho sentito un mormorio di sorpresa che è riecheggiato forte e chiaro, seguito da bisbigli e borbottii. Mi sono voltato verso la platea, finto sorpreso, ho guardato dritto verso Seojoon: seduto in terza fila, pallido, come se avesse visto un fantasma.

Non ci voleva chissà chi per capire che quel presunto file mostrava la foto dei due in macchina, ben distinguibili, illuminati solo dalla fioca luce del lampione, ritoccata un po' con qualche filtro, su consiglio di Riki.

"Osp mi sa che sia il file sbagliato!" Ho finto di stare per toglierlo, poi mi sono bloccato ad ammirarla in tutto il suo squallido splendore.

"Curioso però... Sembra proprio quella gran testa di cazzo di Seojoon!" Ho lanciato una rapida occhiata al preside, affianco al palco, nella speranza che mi perdonasse il termine volgare, poco appropriato, ma i suoi occhi erano concentrati sulla foto e non mi aveva ascoltato.

Seojoon si è alzato, rompendo il silenzio teso, creatosi non appena avessi finito la frase, nel momento in cui è stato pronunciato il suo nome.

"Non è come sembra! Posso spiegare!" Classica frase da colpevole.

"ZITTO! A me non devi spiegare proprio niente!" Ho alzato la voce.

"Vi ho visti anche altre volte mentre scopavate, porco schifoso!" Ormai non controllavo più neanche le parole che mi uscivano e speravo sempre che il preside non mi rimproverasse per questo.

"Anche tu con Jongsong, non negarlo!" Ha ribattuto... Ha provato rigirare la frittata, ma, poverino, non aveva prove, io invece sì e anche tante, inoltre non sa difendersi.

Lovers ~ Jaywon🔥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora