Jungwon's POV
Appena fossi tornato in alloggio, ho chiuso la porta a chiave e sono scoppiato in singhiozzi. Non credo che potrete capire il mio disagio e senso di colpa; quando Jongsong mi ha stretto a sé, per la seconda volta in quel giorno, mi sono tornate in mente molte cose: che lo amo, vorrei stare con lui per sempre, ma anche tutto il dolore che ho provato per Seojoon. Io non voglio riprovare tutto ciò che mi ha provocato quel pezzo di merda, mai più e nessuno mi garantisce che Jongsong sia diverso.
Così, all'ennesima ondata di piacere, sono scoppiato a piangere e lui si è fermato preoccupato.Ed eccomi lì: da solo in camera mia come un cane, in quell'assordante silenzio, riempito dai rimbombi di pensieri nella mia testa, come se stessero facendo la guerra. Sentivo ancora il suo profumo nelle narici, il sapore delle sue labbra e il suo coso pulsare dentro di me, l'adrenalina mi scorreva ancora nelle vene, rendendo quasi impossibile piangere e respirare.
Ho cercato di sgombrare la mente e fare ordine, solo quando mi sono calmato mi era tutto un po' più chiaro: o andare avanti col piano o mandare tutto a puttane e stare con lui, col rischio di ricominciare a soffrire nuovamente. Il mio cuore è già stato spezzato, qualcuno che possa rimettere insieme i pezzi e poi frantumarli, mi farebbe stare ancora peggio, ma io mi sono innamorato. Mi maledico per essermi fatto travolgere dalle passioni così facilmente, purtroppo per me la lussuria è un mio vizio che mi percuote ogni singolo giorno, è come una sete, con un'unica differenza: più bevi, più ne vorresti di più, non sei mai sazio.
Arrivato davanti a questo bivio, compiere la scelta non è per niente facile e so che non ho molto tempo per decidere.
Ni-ki's POV
Come ogni venerdì seguivo la partita di calcio della scuola, sempre mantenendo la mia polaroid a portata di mano, ogni momento è buono per fare un reportage per il giornale della scuola, di cui la sezione sport non può mai non essere costantemente aggiornata. Anche i gossip non possono mai mancare e vi giuro che in questi ultimi tempi se ne leggevano delle belle! Non saprei nemmeno da dove cominciare... Diciamo che Seojoon è stato colto sul fatto e ora espulso e... Ah dimenticavo... Jungwon ha l'amante, ossia il ragazzo più popolare della scuola! Non potete immaginare che caos che si è venuto a creare tra le ragazze! Sono furiose a dire poco!
Credo proprio che la faccenda tra quei due stia diventando molto più interessante che una banale finzione. Come faccio a esserne così sicuro, mi starete chiedendo, beh li ho interrotti più di una volta e io so che lo stavano facendo, perché erano entrambi ansimanti, sudati e una volta persino svestiti; io sarò pure una frana in matematica, ma so che 2+2 fa 4. Jungwon mi ha anche rimproverato, accusandomi di essere un pervertito e dicendomi che penso sempre male... Sfido chiunque a non farlo! Pure Jongsong mi guarda male quando mi passa accanto. La prossima volta che il mio amico sparisce per giorni, mi rifiuto di cercarlo!
Ripensavo tutto questo mentre ero seduto sugli spalti e quasi mi veniva da ridere, nel mentre Sunoo correva da una parte all'altra del campo. Mi chiedo come faccesse a non essere minimamente stanco dopo un'ora di partita. Ogni tanto rubava la palla agli avversari, disinvolto e svelto come una saetta.
Devi ammettere che non ero lì solo per la partita e il reportage, ma per parlare con lui, perché mi evitava da giorni, così, non appena fosse finita la partita, gli sono venuto incontro mentre usciva dal campo.
L'ho salutato e lui ha ricambiato, più distaccato e frettoloso del solito. Lui si mostra sempre felicissimo nel vedermi e sorride come un bambino che vede le caramelle, ma questa volta è stato diverso.
"Potremmo parlare?"
Mi ha guardato titubante, i suoi occhi stretti si mostravano leggermente arrossati, così come le guance, la bocca socchiusa mostrava a mala pena i dentini bianchi, che di solito mostra così disinvolto, quando qualcuno gli rivolge la parola. Non sembrava quasi più lui.
"V-va bene... Vieni." Ha mormorato.
Mi ha condotto davanti all'entrata degli spogliatoi. Si è posto davanti a me a braccia conserte che stringevano la presa sull'addome, poi un brivido gli ha fatto muovere il corpo in modo quasi convulso, quindi ha preso a sfregarsi per tenersi al caldo. Era metà gennaio e lui ha giocato in maglietta. Da vero gentleman mi sono tolto la felpa e gliel'ho allungata.
"Tieni questa o ti prenderai un accidente." Gli ho detto.
L'ha presa esitate e se l'è infilata senza pronunciare parola.
"Grazie." Ha borbottato infine.
Ho fatto un passo avanti verso di lui.
"Sunoo, perché fai così? Ti ho fatto qualcosa di sbagliato?"
"Così come?"
"Lo sai."
Ha scosso la testa.
"Mi eviti."
Non ha ribattuto, ha abbassato lo sguardo senza fiatare.
"Ti prego, Sunoo, parlami."
Dalla sua bocca è uscito un sussurro, qualcosa del tipo: "devo fare come mi ha detto Wonie?"
Jungwon... Sempre lui in mezzo, come al solito, sembra il suo modello di vita, la sua musa ispiratrice. Non voglio che diventi manipolatore come lui, che spinga la gente in infidi giochetti psicologici, non un ragazzo così dolce."Wonie?! Sunoo, smettila di dargli retta, che ai suoi giochetti ci cascano i sempliciotti come Jongsong. Non c'è da meravigliarsi che si sia ritrovato in una relazione tossica! Si crede il più furbo, ma alla fine ci casca a sua volta... Alla fine possiamo definire un sempliciotto pure lui, sembra una barzelletta in un certo senso... "
Questa verità andava detta, non era certo la prima volta che seguiva i suoi consigli."RIKI, COME PUOI DIRE QUESTE CATTIVERIE?!" Ha gridato furioso.
"Ho solo detto le cose come stanno."
"Pensavo fossi suo amico!"
"Lo sono infatti, ma questo non mi vieta di rinfacciarti la verità."
Mi ha guardato sempre più torvo. Ha serrato le labbra dal fastidio.
"Allora perché non glielo dici in faccia?!"
"Sai com'è fatto... Sente solo quello che vuole sentire."
"Nishimura Riki, sei veramente meschino e codardo!" Ha sibilato.
"Pensala come vuoi, io ti ho detto solo il mio parere." Ho risposto impassibile, anche se le sue parole un po' mi facevano del male, specie se dette da lui, sempre così gentile con tutti.
Si era girato per scappare dentro, ma io gli ho afferrato la mano gelida e tremante dal freddo.
"Sunoo, ti prego... Dimmi che c'è che non va."
"Tu." Ha ringhiato e questa mi ha fatto male come una pugnalata.
"Lasciami e non rivolgermi la parola!"
Non ho più detto niente e l'ho lasciato andare.
In terra vicino a me ho visto un pallone da calcio e io, preso dalla rabbia, l'ho calciato con tutte le mie forze, e l'ho visto furente mentre prendeva il volo e andava a urtare la guancia di una ragazza che stava passando di lì. È caduta a terra stordita e io mi sono precipitato ad aiutarla.
Mentre la aiutavo a rialzarsi cercavo di scusarmi in tutti i modi possibili. Lei si è rimessa in piedi barcollando, le ho afferrato le spalle per riestabilizzarla."Che botta!" Ha mormorato.
"Mi dispiace tantissimo." Ho ripetuto.
"Ma sei impazzito?!"
"Forse sì... Voglio dire... Ero arrabbiato e ho agito di impulso... Mi dispiace."
"Sì anche a me." Ha risposto e io sono arrossito per l'imbarazzo.
Si è allontanata subito dopo, senza più dire una parola.
La mia attenzione si è spostata sempre su Sunoo, che era andato a prendere la sua palla, ma prima di ritornare dentro si è avvicinato a me.
"Sta alla larga anche dal mio pallone ok? Potevi farle molto male." Dopodiché è corso negli spogliatoi.
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Lovers ~ Jaywon🔥
Fanfiction"Jay, non posso credere di stare per dirtelo ma..." Momento di silenzio. "Ma...?" "Devi fare sesso con me..." Queste parole gli uscirono come sputate, gli lasciarono l'amaro in bocca. Jay era pronto a rifiutare ma Jungwon si sedette sul banco e lo t...