Jungwon's POV.
Sono uscito da quell' aula vittorioso; finalmente ho superato gli ultimi esami e con buoni voti, tranne in inglese, ma quello era prevedibile.
Un anno è passato molto lentamente senza Jongsong; di notte a volte piangevo stringendo il cuscino perché mi mancava, terribilmente, gli scrivevo fino alle quattro del mattino durante i weekend, pensavo a lui sempre e trascuravo spesso i miei doveri da studente per chiamarlo e parlarci il più possibile. Malgrado tutto questo anno arduo me lo sono lasciato alle spalle e devo dire che l'ultimo mese, in cui ho studiato seriamente tutto il giorno, è stato assai ostico.
Sono arrivato nell' alloggio felice, ma anche un po' triste, siccome dovevo lasciare quel posto dove sono successe veramente tante di quelle cose!
I miei amici li rivedrò ancora, certo, anzi stiamo già pensando di andare a vivere vicini per incontrarci sempre. Quei posti purtroppo non li avrei più rivisti.Ho fatto la valigia, svuotando l'armadio da cima a fondo, ho messo tutti i libri negli scatoloni per venderli agli studenti successivi.
Ad un certo punto mi è capitato in mano una collana con la catenina in argento, con un ciondolo a forma di lettere "J e S" e allora mi sono ricordato che me l'aveva regalata Seojoon un annetto fa. Mi ricordo ancora quando l'ho abbracciato felicissimo per quel dono, ma col senno di ora esso mi da il voltastomaco, infatti non mi pento nemmeno un po' di averlo buttato dalla finestra.Ho raccolto tutte le mie cose e ho lasciato gli scatoloni fuori dalla stanza, sarebbero stati raccolti da dei collaboratori scolastici in un secondo momento.
Mi è venuta una gran malinconia, ma allo stesso tempo una sorta di impazienza legata alla nuova vita che mi attendeva fuori da quelle mura.Prima di lasciare la stanza per sempre, ho fatto quello che ogni studente fa per tradizione: ho inciso sul legno consumato e segnato già in precedenza "Jungwon è stato qui".
Su quel mobile stavano segnati altri nomi e il mio è l'ennesimo componente di una lunga discendenza. Magari tra qualche anno qualcuno leggerà il mio nome e dirà: "ma io lo conosco" oppure "mi è familiare" o semplicemente scrollerà le spalle perché il mio nome gli sarà nuovo, chissà. Ciò che importa è che il mio nome, inciso su quel legno scuro, durerà per sempre.Ho salutato l'infermiera della scuola, che è stata per me come una zia per tutti questi anni, mi mancheranno i suoi sproloqui in una lingua che non comprendo!
Con un groppo in gola ho raggiunto l'atrio, dove io e Jongsong abbiamo ballato e ci siamo salutati dopo il suo diploma; lo stringevo fortissimo a me piangendo mentre mi accarezzava i capelli, cercando invano di calmarmi...
"Ti prometto che non ti tradirò mai, nemmeno col pensiero." Gli avevo promesso e per me questi patti di fedeltà valgono più dell'oro.
"Nemmeno io, Jungwon, te lo giuro." Chissà se ha mantenuto la parola data- mi chiedevo tra me e me, anche se queste preoccupazioni erano inutili, ne ero certo-
Nell' atrio mi aspettavano Sunoo e Riki, entrambi felici per gli esiti degli esami.
Il mio migliore amico mi è corso in corso euforico.
"Wonie, finalmente ce l'abbiamo fatta! Quanto ti hanno dato?"
"75." Ho risposto io.
"Buono!" Ha esultato lui.
"Tu invece?"
"80."
"Devi sempre superarmi, maledetto che non sei altro!" Ho scherzato, facendolo ridere.
"Guardate che ci sono anche io." Si è intromesso Riki leggermente offeso, ma sempre col sorriso stampato in faccia.
"Scusa, giapponesino, a te com'è andata?"
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Lovers ~ Jaywon🔥
Fanfic"Jay, non posso credere di stare per dirtelo ma..." Momento di silenzio. "Ma...?" "Devi fare sesso con me..." Queste parole gli uscirono come sputate, gli lasciarono l'amaro in bocca. Jay era pronto a rifiutare ma Jungwon si sedette sul banco e lo t...