23. Bottom on top.

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Jungwon's POV

Ho bussato alla porta del suo alloggio insistentemente, sapevo che era lì dentro e mi stava ignorando.

"Avanti, Jongsong, apriiii!" Ho esclamato, cercando di fare una vocina dolce e supplichevole.

Continuavo a sbattere la mano contro la porta, finché non si è aperta e il mio amante si è affacciato scocciato.

"Buona sera!" L'ho salutato allegramente.

"Hai idea di che ore sono?!"

"Non riesco a dormire, dalla voglia di vederti e restituirti il libro che mi avevi prestato." Ho nascosto una mano dietro la schiena, non volendo far vedere che non tenevo niente del genere.

"Non potevi aspettare domani?" Ha chiesto sbadigliando.

"No."

Ha sospirato rassegnato, per infine farmi entrare nel suo alloggio, come al solito in disordine: letto disfatto, calzini e vestiti a terra, libri accatastati sulla scrivania e lattine di Coca-Cola o Red Bull sparse in giro. Anche lui non aveva un aspetto migliore della stanza: capelli arruffati, occhi socchiusi e lucidi... Solo un bambino va a dormire prima delle due del mattino in vacanza.

Sono entrato immediatamente e Jongsong si è seduto sul letto sbadigliando.

"Quella lattina di Red Bull è nuova?" Ho chiesto. Lui ha distolto lo sguardo, in modo che chiudessi la stanza a chiave senza farmi vedere.

"Non lo so." Ha mormorato.

Mi sono avvicinato lentamente e pian piano la sua espressione era cambiata, accorgendosi che ero venuto a mani vuote.

"Non dovevi restituirmi un libro... Aspetta... Io non ti ho mai prestato niente." Si è svegliato finalmente!

Ho sorriso maliziosamente. Gli ho afferrato le spalle e l'ho spinto contro il letto, seguendolo col corpo, cosicché gli fossi sopra.

La sua faccia da ebete in quel momento era indescrivibile! Non se lo aspettava!

Ha cercato di rialzarsi, ma io sono stato più veloce; l'ho sbattuto contro quella superficie morbida, che da lì a poco si sarebbe contaminata.

Ho iniziato a baciargli il collo, centimetro per centimetro, poi sono sceso verso il petto... Lo sentivo caldo... Quando mi sono messo a esplorare con le labbra, percepivo le pulsazioni frenetiche del suo cuore. Successivamente è arrivato il turno anche della mia mano, gliel'ho infilata sotto la maglietta... Il diaframma si alzava e abbassava a un ritmo sempre più irregolare. Mentre accarezzavo quella pelle liscia, mi sembrava di toccare i carboni ardenti.

Ad un certo punto ho sentito qualcosa premermi contro la pancia. Mi sono fermato e una risatina non ha fatto a meno di scapparmi.

"Ti sei divertito a rompermi il culo eh? Adesso è il mio turno." Ho mormorato.

"Ma sei stato tu a..."

"Taci."

Si è ammutolito all'istante.

"Sei troppo seducente... Mi fai perdere il controllo... Ma credo che a te piaccia, non è così?"

Non ha risposto, ha serrato le labbra, la sua espressione era un mix tra una sorta di ringhio e piacere. I suoi occhi non mi guardavano, però, come facevano più di un mese fa, quando avevamo iniziato, ma è cambiato qualcosa... Non mi danno più quella sensazione di disagio e di minaccia, anzi, l'esatto opposto... Credo mi veda più che un finto amante.

"Esigo una risposta." Ho insistito.

"Fottiti."

Ho sogghignato sotto i baffi... Mi ricordava quel giorno in cui l'ho convinto a prender parte a questo piano.

Lovers ~ Jaywon🔥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora