In viaggio

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Non so come riuscii a raggiungere casa mia indenne, ma lo feci.

Per prima cosa presi il telefono e chiamai mio fratello Francesco raccontandogli tutto. Era stupito,

addolorato ma soprattutto arrabbiato per quello che era successo, ma ero riuscita a farmi promettere che

non avrebbe fatto niente. Presi tutte le foto che avevo per casa con me e Ignazio e le lanciai per terra

urlando tutto il dolore e la rabbia che provavo. Volevo sfogarmi e non avevo trovato altro modo per farlo se

non rompere tutto quello che lo riguardava. Stremata mi sdraiai sul letto in camera e piansi tutte le mie

lacrime fino ad addormentarmi.

Mi svegliai che fuori era ormai buio. Sentivo il telefono squillare ma non volevo parlare ne sentire

nessuno e quindi lo lasciai in cucina.

Stavo attraversando la mia camera quando vidi la valigia nel ripostiglio. Mi fermai a guardarla come se potesse dare risposte a tutte le mie domande ma in quel momento presi

una decisione definitiva.

Recuperai il pc e cominciai a scrivere.

"Carissima Barbara, mai avrei pensato di mandarti questa mail, ma il mio tempo con voi è finito. Ho

passato momenti bellissimi, ma adesso è arrivata l'ora di partire. Non chiedermi nulla, non sono nello

stato d'animo adatto per spiegarti in questo momento. Se vuoi chiedi ad Ignazio, lui sa tutta la verità,

ammesso che troverà mai il coraggio di dirla.

Mi mancherai. Con affetto Marta

Ps: Saluta tanto Sara e Marco per me e digli che prima o poi mi farò sentire anche con loro"

Inviai la mail, presi le ultime cose, chiamai un taxi e mi feci accompagnare in centro dove attivai un

nuovo numero di telefono. Volevo chiudere con tutto e tutti. Avvisai mio fratello del cambio numero e poi

mi diressi in aeroporto.

"E adesso che sei qui Marta, dove vai? " mi dissi.

Decisi che avrei preso il primo volo in partenza senza pormi grandi problemi. Alzai lo sguardo e

lessi...CATANIA

Non era possibile. Quella terra mi chiamava, era il mio posto del cuore.

Presi coraggio e composi un solo numero, quello dell'unica persona che in quel momento poteva

aiutarmi.

Mi rispose praticamente subito, senza lasciarmi quasi il tempo per pensare a cosa dire.

"Sono Marta. Ho bisogno di un amico, posso raggiungerti?"

"Ma certo. Dove sei? Ti stimo cercando tutti. Ignazio ha dato di matto perchè non gli rispondi al telefono.

Adesso lo avviso."

"No ti prego, non dire a nessuno che ti ho chiamato. Ho chiuso con tutto. Per favore, vieni a prendermi.

Arrivo con il volo delle 21.30."

"Mi troverai ad aspettarti, però mi devi raccontare tutto"

"Ci vediamo dopo". Chiusi la telefonata, feci il checkin e mi avviai verso il mio gate, pronta, forse anche no, per lasciare tutto e tutti. Salutai Bologna dal finestrino dell'aereo sicura che non l'avrei più rivista, non sapendo, ovviamente, che il destino, purtroppo, mi avrebbe riportato lì mesi dopo.

Mille giorni di te e di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora