Sorpresa!!

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Marta

"Zia Marta, hai visto chi c'è?" mi dice Nicola tenendomi per mano e cercando di attirare la mia attenzione, ma io sono completamente rapita dalla splendida figura davanti a me e non riesco a dire nemmeno una parola.

"Nicola, vieni con papà che mi sa che la zia e Ignazio hanno qualcosa da dirsi," dice mi fratello, prendendo il bambino per mano.

"Mi raccomando voi due. Non litigate anche adesso. Fate i bravi, ok?" Nicola ci ammonisce con il ditino puntato.

"Tranquillo Nicola, mi occupo io della zia adesso," gli sorride Ignazio, arruffandogli i capelli e facendolo ridere.
Francesco e Nicola lasciano la cucina e noi due rimaniamo soli, impalati al centro della stanza guardandoci negli occhi, ma senza dire una sola parola.

Ignazio piano piano si avvicina a me. Mi prende la mano e se la porta alla sua bocca per baciarla.

"Buongiorno, amore mio," sussurra lui.

"Buongiorno, a te," gli dico senza mai distogliere gli occhi dal viso.

"Sei bellissima stamattina."

"Tu sei bellissimo," dico sottovoce e mentre gli parlo mi attira a lui dai fianchi e le mie braccia istintivamente circondano il suo collo.

"Mi sei mancata."

"Anche tu," rispondo e mi accorgo di essere quasi in trans.

"Sei contenta della sorpresa?"

"Si, sono tanto contenta. Avevo paura di tornare da sola, ma non volevo chiedere aiuto a nessuno."
"Come sempre" mi dice ridendo e la sua risata contagia anche me.

Stringe la presa sui miei fianchi e mi abbraccia. Quanto mi è mancato il contatto con il suo corpo, sentire il suo profumo, sentire la sua pelle che tocca la mia.

Sento le sue mani nei miei capelli e i suoi baci sulle mie tempie mentre io mi attacco al suo collo per salirgli in braccio.

Lo stringo forte forte e poi involontariamente, mi scappa una frase. "Non lasciarmi mai più... potrei morire di dolore stavolta."

Ignazio molla la presa dai miei fianchi e mi lascia andare giù. Appoggia i palmi delle sue grandi mani sulle mie guance calde e mi fissa serio negli occhi.

"Amore mio, ho sbagliato una volta e non voglio farlo mai più. Abbiamo tante cose di cui parlare, tante cose da fare e da adesso in poi lo faremo sempre insieme, come quando ci siamo conosciuti. Ti ricordi la sera della prima cena in accademia?"
"Quando?"

"Quando mi ero accorto che eri innamorata del chitarrista," sorride sornione.

"Ah, sì. Mi ricordo. Quando mi hai detto che ogni uomo vorrebbe essere guardato dalla sua donna come io guardavo lui."
"Esatto, brava. Vedi Marta, io adesso vedo quello stesso sguardo, ma stavolta stai guardando me e sono l'uomo più felice del mondo perché ho tra le braccia l'amore vero finalmente."

"Sono sempre stata vicino a te, anche quando non mi volevi, anche quando ci facevamo del male," gli dico con un groppo in gola.
"Due imbecilli," mi dice sorridendo sulle mie labbra.

"Sì, ma questa imbecille ha bisogno di una cosa adesso," sospiro sulle sue labbra.

"Tutto quello che vuoi, amore mio."
"Un bacio. Voglio un bacio. Mi manca da morire baciarti."

E lui ovviamente non se lo fa ripetere due volte. Mi bacia con una dolcezza incedibile. Mi sembra di rivivere il nostro primo bacio e per l'ennesima volta, mi ritrovo a pensare quanto belli sono i suoi baci.

Mille giorni di te e di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora