Ti dico ciao

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Marsala, chiesa madre.

Ho già vissuto questi momenti con mio padre e speravo di non riprovare lo stesso dolore, ma è inevitabile non soffrire. Vito è stato come un padre per me e perderlo è straziante. Siamo qui, in questa chiesa, in tanti per salutarlo per l'ultima volta ma vorrei tanto che non finisse questa celebrazione perché non vorrei mai che la sua famiglia si separi da lui. Volevo starmene in disparte oggi, ma Ignazio mi ha preso per mano e non mi ha più lasciata e così sono qui, al fianco di questo omone alto 1.87 che oggi sembra piccolo piccolo schiacciato da un dolore immenso che non so mai quando e come potrà superare.

Siamo ormai alla fine, nel silenzio della chiesa mi alzo e salgo i pochi gradini che mi separano dal leggio. Mi schiarisco la voce, cerco di trattenere le lacrime e controllare l'emozione, guardo Ignazio negli occhi e poi do voce ai miei pensieri.

"Ho chiesto il permesso a Caterina, Ignazio e Nina di poter salutare Vito e loro me lo hanno concesso.

Non mi sarei mai aspettata di trovarmi qui oggi. Sei stato per me un porto sicuro. Ti ho avuto vicino nei momenti felici e sei stato con me anche in quelli più complicati. Come farò adesso senza le tue parole che sapevano esattamente cosa colpire, senza la tua voce che mi chiama, senza il tuo sguardo che parlava prima della tua bocca?

Mi hai accolto nella tua famiglia come una terza figlia e come un padre mi hai sempre guidato nelle mie  scelte. "

Devo fermarmi un attimo perché sento un nodo alla gola che mi impedisce di parlare e gli occhi sono velati di lacrime che a fatica controllo.

"Non potro' dimenticare i momenti sereni che mi hai fatto vivere con la tua famiglia, quando mi aprivi la porta di casa qui a Marsala e mi salutavi "Benvenuta piccirì" e mi stringevi con quelle tue braccia forti. Oppure quella mattina quando mi hai portato a pescare con Ignazio all'alba. Eri preoccupato che potessi annoiarmi e poi invece felicissimo che mi fossi divertita un mondo.

Ci sei stato anche quando dalla tua famiglia me ne sono andata. Quel giorno il tuo sguardo era pieno di dolore e non potrò mai dimenticare il calore del tuo abbraccio.

Nei giorni della tua malattia ci siamo sentiti poco, ma quelle volte erano cariche di affetto. Una volta mi hai detto "Stai attenta Piccirì" e se avessi saputo che quella sarebbe stata l'ultima volta non avrei mai chiuso la telefonata.

Mancherai tanto Vito, mancherai a tutti perché persone come te non le incontri tutti i giorni, ed io ho avuto la fortuna di incrociare il tuo cammino con il mio. Adesso che sei lassù , proteggici e stai vicino a quanti come la tua adorata famiglia e me, ti abbiamo avuto nelle nostre vite.

Non è un addio, ma solo un arrivederci perché per me, tu starai sempre nella stanza accanto."

♥♥♥


Ve lo avevo promesso. 

A presto♥

Mille giorni di te e di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora