Da quella sera tutto è diventato molto più semplice tra me ed Ignazio.
Il tempo che trascorriamo insieme è sempre di più e con il tour quasi alle porte, le occasioni per passare del tempo insieme se mancano ce le inventiamo.
Ci sono le lezioni in accademia, le riunioni, le cene ma spesso usciamo anche a fare una bella camminata nel parco dell'accademia solo per il piacere di stare insieme da soli a chiacchierare o semplicemente rilassarci in silenzio.
Piero e Sara adorano correre ma io proprio non ne voglio sapere, preferisco di gran lunga camminare e così Ignazio si offre volontario per accompagnarmi.
"Da quando ti piace camminare Igna'?"
"Da sempre," mi risponde ma io so benissimo che sta mentendo spudoratamente.
"Ma va la'!" esclamo ridendo. "Lo sanno benissimo tutti che non ti piace andare a camminare. Posso andare anche da sola se non ti va."
Lui si ferma di colpo e mi rivolge una domanda che mi lascia sconcertata. "Non mi vuoi?"
Rispondo senza rendermi minimamente conto di quello che mi esce dalla bocca, ma è sicuramente il mio cuore a parlare e non la mia testa.
"Certo che ti voglio, ma non voglio che tu faccia cose che non vuoi fare."
Mi fissa stupito. Poi si avvicina e appoggia le mani sui miei fianchi.
Sono immobile, con le mani sul suo petto. Non riesco nemmeno a respirare. Cosa diavolo ho detto di così strano?!
"Allora vedi che mi vuoi anche tu?!" mi dice con quel suo sorrisetto stronzo stampato in viso e mentre parla mi attira sempre di più a sé fino a che i nostri corpi si toccano.
"Dai Igna' sono tutta sudata, lasciami andare!" dico con una risata che mi esce vagamente isterica, cercando di divincolarmi senza successo.
"Non mi scappi signorina, tu da qui non te ne vai," aggiunge con un tono tra il seducente e il divertente. Quel mix che ha fatto strage di cuori in tutto il mondo... e adesso sta per far crollare me e tutti i miei buoni propositi.
Siamo vicini, molto vicini... troppo vicini. Sento il calore del suo fiato prima sulle mie labbra e poi sul mio collo.
"Ignazio ti prego. Lasciami andare, non fare così," dico con un filo di voce.
"Dimmi che mi vuoi almeno quanto io voglio te," mi sussurra ed i suoi occhi si incatenano ai miei.
Come posso dirgli di no, come posso riuscire a mentire in questo momento?
Sono talmente preda del suo fascino che non sento nemmeno le voci di Sara e Piero che ci chiamano, ovviamente nel momento meno opportuno.
Ignazio si stacca da me ed io rimango lì, immobile senza capire. "Siamo qui Pie'!" gli fa cenno con la mano.
"Ma dove eravate finiti?" ci chiede il nostro amico raggiungendoci.
"Pie, stavamo camminando. Siete voi che correte troppo forte," gli risponde Igna tranquillo.
Io e Sara ci guardiamo ed incominciamo a ridere. La mia amica ha perfettamente capito cosa stava succedendo.
"Ragazzi, è ora di tornare. Noi rientriamo in accademia, voi che fate?" chiede Sara cercando di togliermi dall'imbarazzo.
"Vi accompagniamo e poi noi torniamo a Bologna," risponde Ignazio. "Abbiamo una riunione con Michele e Barbara più tardi. Ma tu Marta non vieni?" mi chiede con aria speranzosa.
"No, resto qui per oggi. Devo ancora finire di studiare l'ultima canzone che mi avete assegnato. Ci sono dei passaggi che non mi vengono bene. Mi ospiti Sara?"
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Ovviamente la mia amica non mi lascerebbe mai in mezzo alla strada e quindi passo la serata con lei. Siamo sedute in sala relax quando mi arriva un messaggio.
Leggo. "Cosa stava succedendo nel parco oggi? Se pensi che mi sia bevuto la storiella della canzone sei proprio fuori strada."
Piero mi conosce troppo bene... Anzi, conosce entrambi troppo bene.
Mi scappa una risatina e, alla mie spalle, sento Sara dire, "Vivitelo... Vivitelo appieno... Ve lo meritate entrambi."
Ha ragione. So che ha ragione, ma la paura c'è sempre.
Come se leggesse i miei pensieri, Sara aggiunge. "Smetti di aver paura, tesoro."
E mi abbraccia stretta stretta.
Sorpresa spero gradita.
Marta e Ignazio sempre più vicini.
A presto♥♥
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Mille giorni di te e di me
Hayran KurguSi conoscono per caso in un momento delicato della vita di Marta e........