La scelta

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IGNAZIO

L'ho portata a vivere il suo sogno. Mi ha sempre parlato di questo hotel come una meta irraggiungibile e questa volta ho deciso di sorprenderla. Mi sono fatto aiutare da Barbara per prenotare tutto alla perfezione perché niente deve essere lasciato al caso.

Rivoglio Marta nella mia vita e la rivoglio nella maniera migliore.

Ho fatto portare i miei bagagli dall'hotel in cui alloggiavo il primo giorno a questo e da qui ripartirò per l'Italia con Marta... la mia Marta.

Entriamo nella bellissima hall e lei si guarda intorno senza dire una sola parola. Sembra una bambina in un negozio di giocattoli, completamente presa da quello che vede.

"Marta, tutto ok?" rido.

"No, Igna. Non so. Se è un sogno non svegliarmi ti prego" mi risponde meentr è completamente presa da quello che vede.

"E non hai ancora visto il meglio," le dico stringendole le spalle e baciandole i capelli.

L'ascensore si ferma al nostro piano e dolcemente la accompagno alla porta della nostra suite.

Seguiamo il maggiordomo del piano che ci apre la porta e lei si gira verso di me.

"E' uno scherzo, vero? Questa sarebbe la nostra camera?" mi guarda con gli occhi che brillano.

Il maggiordomo le consegna la carta della stanza e le dice la fatidica frase che lei aspetta da anni. "Benvenuta al Plaza, signora,"

Marta allunga la mano incredula di tutto quello che vede e lo ringrazia.

Mi viene da ridere perché ero sicuro che l'avrei sorpresa, ma non penavo così tanto.

MARTA

Ignazio mi ha portata al Plaza.

Non posso credere di essere qui veramente e non in una camera normale. Siamo in una suite del Plaza!

Se dovessi morire adesso, morirei felice.

Appena entrata giro per tutta questa stanza che probabilmente è grande come il mio appartamento a Milano ed è molto più bella di quanto avessi mai sognato, ma non vedo un letto quindi sicuramente oltre la porta troverò altro.

E lui è li, che mi osserva mentre cerco di accettare che tutto questo è reale.

"Igna, io non ci credo. Mi hai fatto un regalo bellissimo," gli dico avvicinandomi ad abbracciandolo.

"Sei felice?"
"Sì, tanto. E tu?"

"Io sono felice perché tu sei felice e questo mi basta," mi sorride accarezzandomi i capelli.

Lo prendo per mano ed insieme andiamo verso la camera da letto. Sono curiosa di vedere com'è.

Apriamo la porta ed è come entrare a far parte di una scena di un film romantico.

Candele ovunque, un profumo incredibile ed il letto, enorme, cosparso di petali di rosa.

Mi volto di scatto a guardarlo e lo vedo sorridere e poi torno ad ammirare questa meraviglia.

Mi avvicino al letto e mi accorgo che le lenzuola sono di seta color champagne e sono morbidissime. Non voglio rovinare nulla di quello che vedo, ma la voglia di saltare su quel letto è tanta.

Ignazio prende due calici, li riempie di bollicine italiane, chieste appositamente per me credo, viene verso di me e me ne porge uno.

"Vuoi farmi ubriacare? Lo sai che non reggo l'alcol."

Mille giorni di te e di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora