Home

60 11 6
                                    

Ed anche queste vacanze stanno ormai per finire. E' arrivato all'ultimo giorno.

Abbiamo deciso di uscire a pranzo tutti insieme per trascorrere l'ultima giornata senza sbattimenti di pranzi vari. Poi dal ristorante io e Marco saremmo andati direttamente in aeroporto. Avevamo il volo per Roma alle 19. Poi io sarei andata a Bologna e lui a Milano da sua sorella.

Marco ha solo lei. La sua famiglia ormai non c'è più. Mamma e papà se ne sono andati in un terribile incidente stradale quando lui era ancora piccolo. Lui e la sua gemella erano rimasti con una zia, ma al compimento dei 18 anni avevano deciso di andare a vivere da soli. Probabilmente era stata la sua situazione familiare molto simile alla mia a farci legare così tanto.

Con la sola differenza che io una madre ancora l'avevo, ma era assolutamente assente dalla vita mia e di mio fratello.

"Sei pronta per tornare a casa Marta?" mi chiese mio fratello.

"Prontissima Franci, non mi tocca più niente ormai."


Sentii Marco sorridere al mio fianco e mi girai verso lui.

"Non ne sono così sicuro, ma se ci credi tu ci crediamo anche noi, vero Franci?" disse.


"Sì," annuì Francesco. "Siamo tutti sicuri che ce la farai stavolta," mi strinse la mano.


"Non avete per nulla fiducia in me?" chiesi tra il serio e lo scherzoso.

"Nooooooo!" mi risposero in coro.

"E io vi stupirò vedrete," risposi fintamente offesa facendoli ridere. "Dai facciamoci una bella foto," proposi. Sentivo una strana energia scaturire dallo stomaco e irridiarsi in tutto il corpo.

E così scattammo selfie a volontà tutti insieme e poi uno solo di me e Marco. Era veramente una bella fotografia e decisi che l'avrei tenuta per me come ricordo.

Marco invece ne postò alcune su Instagram. Una tutti insieme mentre sorridiamo felici ed un'altra mentre siamo abbracciati e sereni.

- le vacanze migliori con te, come una famiglia♥ - diceva la didascalia.

Purtroppo di quel post me ne accorsi quando eravamo in aeroporto. Avevo capito che Marco aveva qualcosa da dire ma avevo cercato di non lasciargli occasioni per parlarmi. Ormai però non potevo più evitare di affrontare questo discorso.

Ma fu lui ad iniziare a parlare. "Io non so da che parte cominciare, Marta. Ho passato dei giorni meravigliosi con te e la tua famiglia e starti così vicino è stato bellissimo. Io vorrei tanto poterti vedere ancora, una volta tornati a Bologna."

Ecco, perfetto e adesso che faccio?... ho appena giurato a tutti che avrei voltato pagina e ripreso in mano la mia vita... e invece mi ritrovo a dover respingere uno dei miei migliori amici.

Provo a far finta di niente, ma mi sa che non funziona.

"Ma certo. Adesso che ci siamo ritrovati tutti e tre io non voglio più perdervi," sorrido con noncuranza.


"Tutti e 3?" mi chiese Marco un po' perplesso.

"Sì, certo. Tutti e tre. Io te e Sara," gli regalo un sorriso ancora più grande.

"Marta," mi prese le mani e mi fece sedere sulle poltroncine della sala d'attesa. "Io voglio rivedere te. Io voglio passare del tempo con te, non con te e Sara," mi guarda dritta negli occhi. "Ma non l'avevi ancora capito?"

Niente, il mio piano era miseramente fallito. Adesso dovevo seriamente affrontare l'argomento.

"Sì, l'avevo capito... o meglio, l'aveva capito Giada. Per me non sarà facile e non so se voglio frequentarti in maniera diversa da come abbiamo fatto fino ad adesso. Non voglio rovinare la nostra amicizia adesso che l'abbiamo recuperata," gli spiegai completamente onesta.

Mille giorni di te e di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora