L'amore per te

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Ignazio

Sono le 3 di notte e vengo svegliato da Arturo che stranamente abbaia dal soggiorno.

Nelle sere in cui Marta si ferma da me lui dorme sempre dalla sua parte del letto perché quei due sono diventati inseparabili e anche quando siamo sul divano, devo sempre farlo scendere perché se fosse per lui non potrei nemmeno avvicinarmi a lei.

Mi metto le ciabatte ma vengo incuriosito dal fatto che la parte del letto di Marta è ancora intatta ma sicuramente si sarà addormentata sul divano anche se penso che a sto punto la troverò sveglia visto il casino che stà facendo Arturo.

Ed eccolo lì il mio cagnolone che abbaia alla porta d'ingresso ma appena mi sente arrivare si gira guardandomi con quei suoi occhioni grandi.

"Amore di papà che c'è? Perché abbai?"

Mi inginocchio per stringerlo ma stranamente cerca di allontanarsi e mi accorgo dell'assenza di Marta solo in quel momento. La cerco con lo sguardo ma non la trovo e allora mi alzo.

Vado in cucina, in lavanderia ma non c'è. Arturo nel frattempo si è calmato e si è messo sul divano con il muso rivolto alla porta e allora decido di sedermi in fianco a lui, ed è in quel momento che mi scappa l'occhio sul tavolo del soggiorno.

Sono sicuro che quando siamo andati a letto non ci fosse niente mentre adesso ci vedo una penna ed un foglio piegato a metà.

Mi alzo lentamente con una strana sensazione e con lo sguardo cerco ancora Marta per casa.

Prendo il foglio tra le mani e quando comincio a leggere mi tremano improvvisamente le gambe tanto da dovermi sedere.


La grafia di Marta è chiara e bellissima come sempre, ma molto chiaro è anche il contenuto.

Fatico a leggere chiaramente perché le lacrime mi riempiono gli occhi e soprattutto non credo a quello che sto leggendo.

Mi volto a guardare Arturo che adesso si è addormentato e poi torno con lo sguardo sul foglio.

Non posso crederci. Marta mi ha lasciato ed in questo momento non ho la minima idea di dove sia.

Non posso lasciarla andare via, non posso perderla un'altra volta. Forse sarà andata da Piero perché lui è sempre stato l'amico con cui si confida di più.

Corro in camera e prendo il telefono e non me ne frega un cazzo se sono quasi le 4 di notte perchè se Marta è da lui sarà sveglio.

"Pronto," mi risponde con voce assonnata.


"Pie sono Ignazio," dico senza fiato.


"Che succede Gna'?"

"Marta è d te?"

"Gnà ma che ore sono?"


"Quasi le 4 Pie ma rispondimi, Marta è da te."


"E per quale motivo dovrebbe essere da me. Sarà in bagno Gnà."

Non riesco a parlare perché ho un groppo in gola e sento Piero dall'altra parte del telefono muoversi, come se si stesse alzando dal letto.

"Non c'è in casa ed ho trovato una lettera sul tavolo. Se ne è andata Pie."

"Come una lettera? E dove è andata?"

"Non lo so. Non capisco più un cazzo Pie."

"Mi vesto e arrivo. Aspettami."

Mille giorni di te e di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora