ciao amore ciao

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Ignazio

La festa è ormai finita e mi sento stranamente stanco... anzi esausto.

Sto guidando verso casa e con me ci sono mia mamma, Nina e la mia ragazza. Siamo tutti in silenzio persi nei nostri pensieri.

La serata non è andata come avevo programmato. Avrei voluto una festa tranquilla tra amici, buon cibo, musica e chiacchiere, ma avevo fatto male i conti. C'era stata tensione fin dall'inizio e quando era arrivata Marta, la situazione era precipitata.

Ma perché ha dovuto comportarsi così?! Perchè?! Perchè c'era tutta quella tensione in tutti? Sento la rabbia stringermi lo stomaco.

Sento la mano della mia ragazza stringermi il ginocchio. Mi volto a guardala. Mi sta sorridendo e a me scappa quasi una risata, che lei scambia per approvazione.

Ecco perché tutta quella tensione... Tu... Ma cosa ci faccio io con una come te? Penso guardandola come se la vedessi per la prima volta. In quel momento sento mia madre dire a mia sorella Nina "Questa è casa di Marta."

Mi guardo intorno e capisco subito quale è perché vedo la macchina di Piero parcheggiata davanti al cancello.

Lascio mia mamma e Nina a casa e in breve tempo, io e la mia ragazza, arriviamo a casa mia ma la mia testa è altrove.

Salgo in camera, mi siedo sul letto ed è come se avessi il peso del mondo sulle spalle.

Lei mi viene vicino e cerca di baciarmi come ha già fatto in altre mille mille situazioni, ma questa volta mi sembra così volgare che mi scosto infastidito.

Non ho voglia di fare nulla questa sera, voglio solo andare in bagno e farmi una doccia. "Vai pure a letto, io mi faccio una doccia," le dico alzandomi dal letto.


Ovviamente il mio atteggiamento non le va bene, ma non mi importa.

Mi tolgo il mio bellissimo completo blu sfiorandolo con la punta delle dita come si accarezza un bene prezioso e lo appendo alla gruccia. Sento suo sguardo di lei su di me e la sento alzarsi dal letto. Sicuramente ci vuole riprovare. Sembra che la sua unica arma di seduzione sia il sesso. Ormai conosco il suo modo di fare e quindi entro immediatamente in bagno chiudendo la porta alle spalle.

Lascio che l'acqua calda lavi via la tensione e spero che possa portar via anche i pensieri e i rimorsi, ma non succede.

Stasera Marta aveva ragione, l'ho trattata malissimo. Non l'ho rispettata. Ho sempre detto di amarla e l'ho tradita più volte a sua insaputa. Lei ha sempre avuto cura di me. Io no. Sono stato un ingrato. 

-Mio padre sarebbe incazzato nero- pensai e sentii gli occhi bruciarmi di lacrime. "Cosa mi sta succedendo?" 

Esco dalla doccia, mi asciugo velocemente, mi rivesto, prendo il telefono e le chiavi della macchina che avevo lasciato sul cassettone in camera.

"Ignazio, dove stai andando?" miagola dal letto la mia ragazza.


"Ho lasciato una cosa al locale. Torno subito. Tu dormi pure," le rispondo senza neanche guardala mentre mi dirigo verso la porta.

Salgo in macchina e mi dirigo verso casa di Marta.

Devo parlarle, spiegarle, chiarire. Non voglio che tutto quello che c'è stato tra noi venga sporcato dal rancore.

Arrivo a casa sua e la vedo sotto il portico.

Si è già tolta l'abito blu ed è in tuta ma è bella anche così, semplice come è lei. Però non è sola, c'è un ragazzo con lei ma è buio ed è di spalle.

Mille giorni di te e di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora