Capitolo 6

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<Va bene va bene, arriviamo> fu una telefonata breve, Bakugo fece un passo indietro guardando Izuku.
<Dobbiamo andare, ci hanno convocato in centrale.>
Dal corridoio comparvero anche Todoroki e Uraraka che li guardavano con aria interrogativa.
<Hanno convocato anche voi?> disse il ragazzo con i capelli bianchi e rossi.
<Ehhhh ? Che vuoi bastardo a metà ?> esortí il biondo.
<Kacchan ! > lo riprese subito il verdino continuando a parlare.
<Si, ci hanno appena chiamato anche se non ho idea di quale possa essere il motivo. Gli abbiamo già raccontato tutto e poi->
<Deku basta borbottare, andiamo> lo interruppe Katsuki spegnendo i fornelli.
<Ehm ragazzi perché non prendiamo un taxi tutti insieme ? Dobbiamo andare nella stessa direzione.> la ragazza lì guardava sorridendo. Aveva una canotta leggermente scollata e indossava dei jeans che mettevano in mostra le sue gambe robuste ma toniche.
Midoriya scese dal bancone con un piccolo salto rattristandosi un pó per il pasto che stava già pregustando, Katsu- Katsudon si si, il suo piatto preferito. Arrossì leggermente.
<Si, mi sembra un'ottima idea Uraraka.>
<Ho chiamato un Uber 5 minuti fa, dovrebbe arrivare tra poco. Direi di incamminarci verso l'uscita del liceo.> disse Todoroki con nonchalance. Indossava dei semplici pantaloni blu e una camicia bianca che gli cascava a pennello, non si poteva pensare di lui che non si sapesse vestire nel modo più assoluto.

I quattro si avviarono per la strada che portava fuori alla UA, il vento si era calmato e il sole stava tramontando, erano le 18 passate.
<Ehi Deku ti sei allenato anche tu oggi?> la ragazza era comparsa alla sinistra del verdino prendendolo per un braccio avvicinandosi un pó troppo. Gli sorrideva in modo amichevole anche se i suoi comportamenti non erano proprio su quel piano.
I due ragazzi osservavano la scena camminando dietro, il bicolore prese il telefono distrattamente controllando l'arrivo del loro mezzo e guardando le previsioni mentre l'altro gli aveva piantato gli occhi addosso e una strana rabbia stava crescendo in lui.
"Ma perché lo deve toccare così che diamine."
<Ehm si si Uraraka, mi sono allenato con Kacchan.> disse girandosi di poco e intravedendo gli occhi dell'altro inchiodati su di lui, gli occhi rossi più scuri del solito e un'espressione poco amichevole gli era comparsa in viso.
<Dovrebbe essere arrivato.> esortí Todoroki.
Izuku accelleró il passo lasciando indietro gli altri ed entrando subito nella macchina, posto posteriore sulla sinistra vicino al finestrino. Cercava di capirei gesti dell'amico/rivale da tutto il giorno ma la cosa lo mandava solo in confusione ancora di piu.
<Prego, le ragazze davanti.> con movimento inaspettato Bakugo aprí la porta anteriore del veicolo sorridendo a mezza bocca alla ragazza che non replicò andandosi a posizionare davanti.
Soddisfatto aprí la portiera posteriore sedendosi nel posto centrale tra Midoriya e Shoto.
<Dipartimento di polizia, grazie.> disse Todoroki poggiando la testa al vetro guardando fuori, dopo poco la macchina partì.
Ci sarebbero voluti venti minuti per raggiungere la destinazione e il verdino sarebbe già voluto tornare nella sua camera chiudendosi a chiave, fortunatamente si era portato a presso le pillole.
Il taxi era piccolo e questo riduceva di molto lo spazio, le sue gambe erano praticamente attaccate a quelle del biondo al suo fianco che fissava la strada con la testa poggiata all'indietro.
Potrebbe essere un viaggio tranquillo ? Quando qualcuno di sua conoscenza era nei dintorni era impossibile.
Il ragazzo seduto al centro aveva iniziato a strofinargli la gamba contro con un gesto leggero chiudendo leggermente gli occhi. Aveva la mano poggiata sulla gamba e con quel movimento gli andava a sfiorare la sua provocandogli dei brividi.
Sentí l'impulso di chiudere ancora di più le gambe cercando di non agitarsi e sopratutto di non darlo a vedere ma nessuno sembrava prestare attenzione alla situazione, era come se fossero da soli.
In quanto tempo passano venti minuti ?
In un gesto nervoso si era portato la mano alla bocca tortutandosi il labbro, la temperatura la dentro stava aumentando anche se essendo Maggio non avrebbe dovuto essere così caldo. O forse non era colpa delle stagioni impazzite.
Adesso Bakugo lo stava guardando o meglio, stava osservando le sue labbra che stava mordendo leggermente, gesto che faceva quando era nervoso. Il movimento della sua gamba si fece leggermente più prepotente e Izuku avvampó di colpo.
Si era girato per guardare l'altro che gli sorrideva in modo divertito e... malizioso ?
<Qu-quanto manca?> borbottó il verdino, Katsuki fermò la gamba.
<Siamo quasi arrivati, un paio di minuti.> gli rispose l'autista.
<Agitato nerd ?>
<No, sono sempre pronto.> gli fece l'occhiolino molto poco convinto della sua frase, se non fosse sceso dall'auto entro cinque minuti avrebbe avuto bisogno di un bagno e non gli sembrava proprio il caso.

<Arrivati.> Finalmente direi pensò tra sé e sé Izuku.

I quattro entrarono dentro l'edificio superando i vari controlli e arrivando all'ufficio del Detective Tsukauchi, Jeanist era seduto e c'era anche All Might di spalle che guardava fuori dalla finestra con aria distratta.
<Ragazzi entrate> gli disse il poliziotto.
<Giovane Midoriya, giovane Bakugo state bene ?> l'uomo simbolo di pace ormai gracile li aveva raggiunti.
<Si si grazie All Might> a Izuku brillavano gli occhi ogni volta che lo vedeva, era così anche per Katsuki ma non lo dava a vedere, era troppo orgoglioso.
<Buonasera a tutti, che succede? Mio padre non è qui ?> esortí Todoroki.
<No, è di pattuglia ma già è aggiornato sul caso, ci raggiungerà a fine turno. Allora il punto è questo, potremmo aver trovato il laboratorio in cui l'armata di liberazione sta conducendo i suoi esperimenti e tramite un'infiltrato abbiamo localizzato il dottore. Sembrerebbe che puntino al quirk di qualcuno in particolare per poterlo applicare ai Nomu e portarli ad uno stadio avanzato.>
<Avete già capito chi potrebbe essere la persona nel mirino?> chiese Katsuki.
<Non ancora, vi abbiamo convocato per sapere se avevate notato movimenti strani da parte dei villain durante l'attacco, se stessero cercando qualcuno in particolare o se avessero provato a isolare stranamente qualche vostro compagno dal resto della battaglia.>
Il verdino ci pensò su proprio come tutti gli altri e nella stanza ci fu il silenzio per qualche minuto.
Jeanist parlò piano.
<Mentre il nostro informatore cerca altri indizi cercate di capire se qualcuno dei vostri compagni potrebbe avere un potere che i villain cercano e aggiornateci.>
<Certamente.> risposero i tre, Bakugo fece un grugnito di assenso e i quattro uscirono dalla stanza.

Izuku aveva bisogno di darsi una rinfrescata e decise di andare al bagno della centrale prima di tornare nel dormitorio.
<Ragazzi io devo andare un attimo in bagno, voi andate pure, ci vediamo dopo.> gli sorrise e i due presero a camminare lasciando il biondo indietro che ragionava sul da farsi. Un pensiero gli balenó in testa e un ghigno apparve sul suo viso.

Il verdino aveva aperto il rubinetto e si stava sciacquando il viso, era stata una giornata abbastanza pressante in tutti i sensi e l'omega dentro di lui stava urlando a gran voce per essere preso un pó in considerazione, l'istinto si può sopprimere fin ad un certo punto e lui si era ritrovato ad avercelo duro.
"E adesso come torno da gli altri ?"
Aveva iniziato ad ansimare e respirava a fatica, gli tremavano le gambe e gli si stavano bagnando i pantaloncini.







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