Capitolo 35

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Gli aveva detto di si perchè dopotutto sapeva che non sarebbe riuscito a fermarlo ma era intimorito dall'avere Izuku con lui, le condizioni in cui l'aveva visto precedentemente lo rendevano preoccupato e allarmato e ovviamente distratto a tenergli gli occhi addosso.
<Kacchan abbiamo una mappa della zona?>
<Aspetta Deku...eccola> gli si avvicinò Kirishima piano, il volto ancora serio.
<Allora sembrerebbe che non ci sia segnata un'uscita secondaria e non è neanche segnalato il tunnel che abbiamo visto prima quindi immagino dovremmo dividerci in due squadre, una che l'inseguirà da dentro e una che proverà a cercare l'uscita dall'esterno.>
<Allora Kiri come procede?> Kaminari si accostò al gruppo poggiando una mano sul rosso sporgendosi in avanti per controllare meglio, il ragazzo non si mosse.
<Dovresti rimanere qui, sotto controllo, quei medicinali erano forti, ci possiamo pensare noi Denki.> il biondo elettrico lo guardò male e senza rispondergli puntò i suoi occhi ambra in quelli del verdino.
<In quanti siamo?>
<Penso noi quattro, le ragazze sono fuori gioco purtroppo, le stanno portando ora in ospedale. Uraraka è abbastanza grave.> si grattò la testa prendendo posto vicino a Midoriya.
<Quindi? Tu e Bakugo e io e Kiri, è sottointeso. Penso che sia meglio per noi attaccarli dall'esterno, tra quanto andiamo?>
<Dovremmo partire a moment->
<Denki ti devo parlare.> il rosso l'interruppe schiarendosi la voce.
<Kiri non è il moment->
<Ora.> Era il tono di chi non accettava repliche e Izuku capì immediatamente che la discussione che avrebbero fatto sarebbe stata molto simile a quella che aveva avuto poco prima con il biondo.
<Questa missione doveva essere organizzata in modo diverso, troppi cazzo di problemi.> Katsuki parlottava a bassa voce facendo avanti e indietro tenendosi il mento con una mano osservando la situazione intorno a loro.
Un'ambulanza aveva appena caricato le loro compagne e a qualche metro potevano notare la polizia mettere delle manette anti quirk a Dabi e Toga mentre cercavano di dimenarsi insultando tutti i presenti. Todoroki stava parlando con gli agenti presenti e Inasa poco distante conversava con una delle infermiere dell'area, Bakugo incrociò per un attimo gli occhi con il bicolore per poi distaccarli immediatamente irritato e inquieto.
<Non se ne parla!> tutti i presenti si girarono a guardare Denki e Kirishima, il biondo elettrico si stava grattando la testa imbarazzato e l'altro batteva il piede per terra in modo nervoso.
<Scusate...> parlò piano Kaminari afferrandolo per una mano e portandolo dentro una tenda, Katsuki era esasperato dal rimanere ancora in quello stallo, l'unica cosa a cui pensava era mettere un punto a tutto quello ma quei due ci stavano mettendo più del dovuto.
<Pensi che dovremmo...> il verdino provò a spezzare quel momento di tensione avvicinandoglisi.
<Spero che quel testone capisca senza fare casini.> si mise le mani nelle tasche facendo qualche passo ma prima di poter dire altro i due erano già usciti e li stavano raggiungendo, si guardavano negli occhi con sguardo d'intesa e sfida allo stesso tempo.
Izuku sorrise guardandoli e Bakugo gli mise una mano sul fianco cingendolo a se, un brivido gli percorse la schiena e cercò quegli occhi che si sentiva addosso trovandoli ad osservarlo.
<C-ci siete ragazzi?> disse Midoriya cercando di non far trasparire quanto i gesti del biondo lo scuotessero anche se aveva inevitabilmente preso leggermente colore sulle gote.
<Operativi!> disse Kaminari deciso, il rosso era silenzioso e Katsuki gli si avvicinò parlando a bassa voce. Dopo poco Eijiro accennò un sorriso spintonando leggermente l'amico e facendogli cenno con la testa, finalmente sembravano essere tutti pronti.
<Ok, andiamo!>
Un boato disarmante li lasciò tutti di stucco mentre cercavano di comprendere da dove provenisse.
<Pensavate che il dottore vi avrebbe fatto trovare qualcosa? Siete patetici!> Dabi stava ridendo senza ritegno mentre Toga saltellava contenta, un agente la spintonò per farla fermare.
<Falliti! Siete tutti dei falliti!> urlò la ragazza.
<Cazzo!> Bakugo tuonò e la ricetrasmittente nelle loro orecchie gracchiò attivandosi.
<Ragazzi spero stiate tutti bene, Kirishima mi aveva già messo al corrente della situazione. Il laboratorio è saltato in aria ma grazie a Momo siamo riusciti ad attaccare ad uno dei Nobu del dottore un localizzatore, vi invio la posizione. Fate squadra tutti insieme, nessuno escluso ragazzi, abbiamo bisogno di più aiuto possibile per fermarlo.> una volta ricevute le indicazioni sui cellulari avevano fatto unire anche il bicolore e il ragazzo dello Shiketsu anche se gli altri due Alpha erano molto riluttanti.
<Abbiamo preso abbastanza pillole, vi preghiamo di fidarvi.> disse Inasa.
<Bastardo a metà non mi deludere una seconda volta.> sputò fuori Katsuki guardandolo dall'alto in basso con la fronte aggrottata e afferrando la mano di Izuku, l'altro osservò quel gesto distogliendo subito dopo lo sguardo.
Il gruppo partì veloce, sembrava che il dottore fosse poco distante dall'ospedale e loro si avvicinarono cercando di non farsi vedere.
Stava dando ordini ai Nobu di come caricare gli omega sul camion, ormai erano praticamente tutti sopra, aveva un telefono in mano mentre faceva avanti e indietro con aria agitata.
<Quell'idiota di Dabi, voleva tanto giocare con quei tre e ora chissà che diamine di fine ha fatto... partiamo uguale, sbrigatevi buoni a nulla!> non finì neanche la frase che Inasa con il vento e Todoroki con il ghiaccio avevano spostato entrambi i camion con i loro quirk mettendoli al riparo portandoli ad una distanza di sicurezza mentre le altre due coppie si erano lanciate sui Nobu.
Erano ancora più carichi di prima e dopo aver faticato all'inizio riuscirono a prendere ritmo e tra un'esplosione e uno smash misero KO i due Nobu, gli altri due non erano da meno.
<Voi...voi dovreste darmi solo i vostri quirk e pensare a rimanere gravidi, non siete altro che feccia da laboratorio !> Izuku provò a saltargli addosso ma un altro Nobu gli si parò davanti, Kaminari gli sparò contro una serie di colpi elettrici e subito dopo, con una combinazione di Float e Frusta nera il verdino lo mise fuori combattimento. Pur essendo entrambi omega avevano tutte le abilità per essere degli heroes e combattere i villain, salvare delle vite non era un obiettivo riservato ad un solo genere ma sarebbe dovuto essere destinato a tutti coloro con un cuore.
Il dottore stava cercando una via di fuga camminando a testa bassa provando a nascondersi poco distante ma Denki e Midoriya lo raggiunsero alla svelta agguantandolo per il bavero alzandolo da terra e tenendolo fermo.
<Adesso sta zitto stupido dottore!> gli urlò il biondo elettrico, gli occhi avevano un velo di lacrime che sicuramente stava cercando di trattenere, probabilmente non si era mai sentito rivolgere delle parole così forti e la cosa l'aveva sicuramente turbato.
Tremava leggermente e Izuku gli poggiò una mano sulla spalla continuando a fissare l'uomo che avevano davanti.
<Non mi fermerò neanche a parlarti, un essere come te dovrebbe essere solo e in prigione. Portiamolo dagli agenti Denki.> l'altro gli fece cenno e si avvicinarono a gli altri.
<A questo ci pensiamo noi, se volete.> il bicolore gli si era avvicinato formando delle manette di ghiaccio e strattonandolo per portarlo dalla sua parte.
<Grazie Todoroki, lo stato degli ostaggi?> domandò pensieroso il verdino.
<Tutti recuperati e in salvo per fortuna, li stanno portando ora in ospedale. Ci vediamo dopo.>
<Si.> sospirò Midoriya guardando il suo compagno parlare con il rosso.
Tornarono tutti insieme verso il campo di soccorso li vicino incontrando il detective che li bloccò per parlargli velocemente vista la mole di scartoffie di cui occuparsi dopo aver concluso un caso.
<Ragazzi vi ringrazio per il vostro lavoro, mi aspetto un vostro rapporto scritto entro lunedì ma per ora riposatevi e fatevi controllare da Recovery Girl, un pullmino vi riporterà al dormitorio.> tutti quanti ringraziarono e s'incamminarono, stanchi e doloranti, il loro pensiero era solo quello di farsi una bella dormita.

Il viaggio proseguì in silenzio fino all'arrivo, c'era tensione senza ombra di dubbio e sicuramente prima o poi avrebbero dovuto parlarne.
<Andiamo.>scesi dal pullmino Bakugo se lo caricò in spalla cominciando a camminare senza dargli possibilità di replica e facendolo diventare rosso come un peperone davanti ai suoi compagni, si coprì il viso con le mani dall'imbarazzo.
Si accorse di avere a fianco Kirishima che teneva un braccio sulla spalla di Denki anche lui in soggezione e si sentì un pò meno solo, non era l'unico ad avere un alpha protettivo e territoriale a fianco.
Finalmente arrivati davanti alla porta delle loro stanze il biondo lo poggió a terra agguantandolo per la maglietta prima che potesse infilare la chiave nella serratura portandolo dentro la sua stanza.
<Io e te dobbiamo parlare.> Izuku deglutì rumorosamente.

Dannato rivaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora