Capitolo 13

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Bakugo si era svegliato all'alba e aveva deciso di andare a correre, un pó di allenamento mattutino gli avrebbe fatto bene per rimettersi in sesto e liberare la mente da troppi pensieri.
Aveva un' andatura regolare e l'aria era fresca, quella mattina la temperatura era perfetta e aveva deciso di accelerare il passo iniziando una corsa che aumentava sempre più fino a non sentire che nel dormitorio si era alzato un trambusto anomalo.
Qualcuno era uscito in veranda e osservava l'orizzonte guardando verso la scuola e gli altri edifici per poi sbuffare e tornare dentro.
Gli sembrava ci fosse qualcosa di strano e decise di rientrare, meglio capire cosa stava accadendo.
La hall era piena dei suoi compagni, erano solo le sette ma avevano tutti il tono della voce alto e preoccupato.
<Ehi che succede? > nessuno gli stava prestando attenzione.
<Forse non avete sentito, mi dite che cazzo succede? > adesso Kirishima e Todoroki lo guardavano.
<Insomma capelli di merda? Che diamine è questo casino? >
<Jiro è scomparsa> parló Denki agitato.
Si stavano organizzando per cercare nel resto della UA dividendosi in più gruppi aggiornandolo sulle ore precedenti quando arrivò anche Izuku.
<Buon gior- che cosa succede? > lo sguardo allarmato.
<Jiro è scomparsa> Bakugo gli si avvicinò e lo vide cambiare volto, era agghiacciato da quella notizia. Il verdino lo prese con forza per il braccio tirandolo forte per portarlo fuori.
<Kacchan dobbiamo parlare.> neanche lo guardava.
<Che diamine fai? > lo sguardo arrabbiato e un sopracciglio alzato per lo stupore.
<Subito. Sbrigati. >
<Non darmi ordini nerd.>
Lo aveva seguito senza contraddirlo troppo, non capiva se volesse parlare della sera precedente anche se non gli sembrava il momento più opportuno oppure ci fosse altro per farlo allarmare in quel modo.
<Allora? > odiava aspettare.
<Ieri sera ti avrei dovuto parlare ma non abbiamo avuto il modo...> le gote gli presero colore ma continuò.
<... ieri pomeriggio ho visto All Might, mi ha parlato di alcuni accertamenti che era riuscito a fare e del fatto che proprio Jiro fosse sotto la mira dei villain per il suo potere. Adesso dobbiamo avvertirlo di quello che è successo e capire come muoverci.
Diamine, sono stato un'idiota, avrei dovuto parlartene subito e ora lei è scomparsa.> aveva una mano poggiata sulla fronte e la testa china.
Katsuki stava riflettendo in silenzio, si era tirato indietro i capelli con un movimento quasi distratto e guardava verso la scuola.
<Kacchan preferisco mi urli contro piuttosto che stare in silenzio, dimmi che ne pensi.> il biondo si girò per guardarlo, aveva lo sguardo preoccupato.
<Deku lascia stare ieri, pensiamo a risolvere ora il problema e ragioniamo su dove potrebbero averla portata. Ti viene in mente qualcosa? >
Quando si trattava di collaborare le loro menti lavoravano così velocemente che riuscivano a pensare a un'infinità di opzioni e analizzare quelle migliori, insieme ci riuscivano ancora meglio.
<Stavo leggendo una notizia su una centrale elettrica saltata in aria un paio di giorni fa, potrebbero averla portata lì. Avevo notato che stranamente c'erano stati solo feriti per lo più, potrebbero aver provocato l'esplosione per far allontanare i dipendenti e giornalisti così da lavorare indisturbati. Mi suonava troppo anomala quindi... > Bakugo aveva alzato gli occhi al cielo, quel ragazzo continuava a sfidare la sua pazienza con tutto quel chiacchierare inutilmente.
<Deku chiama All Might e senti se questa teoria possa essere possibile, avvertirlo di tutto. ORA. > la voce imperativa aveva fatto sussultare Izuku, gli risuonava nelle orecchie come una melodia.
Dopo cinque minuti il loro professore era aggiornato, gli heroes avvertiti e la polizia pure.
Avrebbero potuto partecipare alla missione di ricerca e recupero avendo tutti ormai la licenza quindi dopo aver cercato la ragazza per tutta la scuola si erano diretti agli spogliatoi per indossare i loro costumi per poi partecipare alla riunione prima di entrare in azione.

<Kacchan dobbiamo parlare, una volta che l'avremo recuperata> la voce che diventava un sussurro.
I loro armadietti erano uno di fronte all'altro ma Midoriya non si era voltato mentre parlava e il biondo non aveva reagito, solo un cenno di assenso per poi uscire dalla stanza. Quando avevano una missione erano completamente focalizzati sul termine, per Bakugo ne andava della sua reputazione come futuro numero uno.

<Ragazzi dovreste essere tutti aggiornati sulla situazione ma facciamo il punto. Jiro Kyoka è stata vista l'ultima volta ieri sera alle ore 22 circa prima di tornare nella sua camera.
La sua camera risulta pulita, senza segni di effrazione o lotta. Escludiamo che l'abbiano portata via con la forza, ipotizziamo invece che la possano aver drogata o costretta a seguirli.
Ci risulta con certezza che non ci sia stato l'intervento del villain chiamato Kurogiri, quirk warp gate, nessun sistema d'allarme è suonato e non ci risultano manomissioni.>
Il detective Tsukauchi bevve un bicchiere d'acqua e continuò, la sala era attenta e silenziosa.
<Dicevo, per ora potremmo sospettare che il posto in cui l'hanno portata possa essere una centrale elettrica già attaccata alcuni giorni fa ma aspettiamo l'intervento di Hawks, Midorya, Bakugo e Todoroki per confermare o smentire.
Voi altri ragazzi, Fat Gum, Kirishima, Denki e Mina procederete verso questo laboratorio abbandonato a circa tre kilometri. Tutti gli altri andrete a fare la ronda nei punti designati sulla mappa come indicato sulla tabella. Tutto chiaro ?>
<SI!> risposero tutti.

Partirono dopo dieci minuti su dei minivan dai vetri oscurati, avrebbero impiegato quindici minuti per arrivare.
Izuku e Katsuki erano seduti vicino agli ultimi posti invece Todoroki aveva insistito per sedersi vicino Hawks sui posti avanti a loro.
<Kacchan> parlava piano per non farsi sentire, sembrava volergli dire qualcosa ma non diceva una parola.
<Uh> non era neanche una risposta ma non aveva voglia di conversare, era troppo preso dalla sua voglia di far saltare tutto in aria. Avevano rapito una loro compagna e ora la dovevano recuperare nel modo migliore e più figo possibile.
Il verdino gli strinse la gamba leggermente con l'espressione di chi spera di non esplodere.
<Che cazzo, facciamogli il culo Deku> gli stava sorridendo a mo di sfida cercando di nascondere l'imbarazzo per quel gesto inaspettato.
<S-Si Kacchan> qualunque cosa volesse dirgli se non era per la missione non era il momento di farsi distrarre, avrebbero avuto dopo il tempo.
<Ragazzi un paio di minuti e arriviamo, tenetevi pronti> parlò il conducente.

Dannato rivaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora