Capitolo 27

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Era un pomeriggio calmo e soleggiato alla UA, i raggi del sole erano caldi, c'era solo un filo di vento nell'aria e gli alberi ormai stavano assumendo sempre più colori estivi.
Ci misero pochissimo ad arrivare al bar della scuola, Bakugo vinse la sfida di poco sotto lo sguardo sorridente e affannato di Izuku.
<Ti avevo detto che non ti conveniva sfidarmi!> urlò il biondo soddisfatto mentre riprendeva fiato.
<Guarda che hai vinto di poco!> il verdino mise su un finto broncio.
<Ho comunque vinto! Ora paga questi gelati Deku>
<Ma che->
<Mi sembra il minimo visto che ho vinto>
<Vedo che ti accontenti di poco Kacchan> gli fece l'occhiolino Midoriya alzando un sopracciglio con malizia.
Katsuki gli si avvicinò abbassando la voce, parlando in modo che solo lui potesse ascoltarlo in quella sala.
<Facciamo che iniziamo dal gelato eh Deku> gli strizzò una natica superandolo, andando a scegliere cosa prendere, l'altro prese colore guardandosi attorno per accertarsi di non essere stati visti da nessuno. Non se ne sarebbe vergognato mai del rapporto che aveva con il suo amico d'infanzia ma non risultava così facile spiegare tutti i cambiamenti che erano avvenuti in breve tempo tra di loro.
Deciso a non farsi sopraffare dai modi di fare dell'altro Izuku prese il suo stecco pagando per entrambi e uscendo senza aspettarlo, sedendosi velocemente a una panchina distante.
<Ma che diamine...> dopo poco comparve Bakugo, lo osservava attento mentre leccava e succhiava quel gelato, gli occhi gli fissavano in modo insistente le labbra e il verdino se ne accorse decidendo di incrociare il suo sguardo continuando ad assaporarlo con veemenza socchiudendo leggermente gli occhi e alzando un sopracciglio con gesto di sfida.
<Non mi sembra il luogo adatto per fare certe espressioni Deku> iniziò a scartare il suo gelato edizione limitata al gusto piccante distogliendo lo sguardo e prendendo posto sullo schienale della panchina guardandolo dall'alto al basso.
<Non so di che parli Kacchan, è che è molto buono> gli sorrise in modo innocente, fin troppo.
"Mi sta provocando o neanche se ne accorge di quanto risulta erotico tutto questo?"
Gli occhi rossi del biondo presero il colore del fuoco quando diverse gocce di gelato iniziarono a scendere dalle labbra di Izuku rigandogli le guance, ora lo stava inglobando completamente, riusciva a vederne la forma spingere per le pareti della sua bocca creando nella sua mente pensieri molto più che perversi.
"Se non la smette..."
Neanche il tempo di pensarlo che il verdino iniziò a leccare la punta in modo quasi distratto poggiandoci dopo poco la bocca piano volgendo lo sguardo verso un Bakugo quasi al limite della sopportazione, i pantaloni iniziavano ad essere fin troppo stretti e nell'aria si poteva percepire l'odore di nitroglicerina e caramello.
<Che buon profumo Kacchan> disse Midoriya staccandosi di poco dal suo gelato incrociando i suoi smeraldi dentro quei rubini color fuoco per poi continuare.
<Cazzo Deku piantala> aveva l'espressione paonazza e adirata per quanto stesse sfidando la sua pazienza , provò ad allungare il braccio per levargli l'oggetto ma Izuku si alzò velocemente fermandosi davanti a lui sorridente.
<Ti da così fastidio che mangio un semplice gelato? Tu hai il tuo Kacchan, mangia quello, questo è mio> sbuffò scherzoso di fronte a un biondo molto poco divertito.
<Stai sfidando la mia pazienza Deku>
<Come sempre> alzò gli occhi al cielo.
<Adesso più del solito, ti sto avvertendo> la voce bassa e roca.
<Sto tremando Kacchan> gli disse diminuendo la distanza tra loro.
<Tra qualche minuto lo farai nerd> un'espressione diabolicamente maliziosa gli comparve in viso mentre si alzava, l'erezione visibile fece arrossare un certo verdino che venne afferrato immediatamente e avvicinato a un biondo bramoso.
<Io stavo solo mangiando un gelato e tu...> Midoriya gli si strusciò leggermente addosso sentendo la pressione dell'altro, le sue gote ormai erano rosse e respirava a fatica per quel contatto, ancora sentiva il suo calore pronto a sorprenderlo e a mandarlo in confusione...proprio come quel momento.
<Non mi sembra il modo normale di mangiare un gelato tu non pensi?>
Izuku gli si avvicinò all'orecchio parlando piano.
<Di solito non ti lamenti di come lo mangio, Kacchan>
<L'hai voluto tu> il ghigno di compiacimento del verdino durò poco, Katsuki gli prese un braccio trascinandolo velocemente nel bagno del bar chiudendo la porta a chiave velocemente e sbattendolo con forza contro imprigionandolo in un bacio bagnato e pieno di desiderio.
Midoriya riusciva a sentire il suo liquido uscire dalla sua entrata ormai pronta, il biondo lo portò velocemente ai lavandini piegandolo, lo poteva osservare nello specchio mentre abbassava i pantaloni di entrambi, la sua erezione visibilmente pronta mentre si metteva il preservativo.
Lo baciò sulla schiena facendolo sussultare lasciandogli una scia fino al suo orecchio che leccò con delicatezza prima di sussurrargli piano.
<Deku... ti avevo detto di non provocarmi>
Izuku stava sostenendo il suo sguardo riflesso mentre rilasciava i suoi feromoni alla menta, quegli occhi non lo lasciavano neanche un secondo, neanche mentre lo vide inspirare con forza il suo odore. Un forte calore lo prese alla sprovvista facendogli tremare le gambe, quella vista così erotica di Bakugo gli fece mancare l'aria e la voglia si fece sempre più pressante.
Il biondo posizionò le mani sui fianchi serrando la presa ed entrando in lui in un unico movimento veloce, al verdino scappò un gemito che risuonò nella stanza ma subito l'altro gli catturò le labbra cominciando a spingere con decisione in modo incessante mentre lo baciava.
Ogni affondo andava a colpirlo in modo preciso, ormai conosceva così bene il suo corpo da saper con precisione dove mirare e la cosa lo mandava in estasi, cercava di mantenere con tutto se stesso la voce bassa ma era così eccitato da far fatica. Udiva i grugniti e respiri affannati dell'altro contro il suo orecchio e lo osservava nello specchio mentre lo possedeva con forza, non gli dispiacevano i suoi modi rudi, rientravano nel suo carattere e anzi si sorprendeva quando alcune volte era più delicato e gentile, gli sembrava strano.
<Deku...> gli soffiò a fior di labbra e il verdino trasalì per la voce roca dell'altro, percepiva l'odore di caramello invadergli le narici, ormai amava completamente quel profumo, se lo sentiva come una seconda pelle.
Katsuki inaspettatamente lo prese per le gambe alzandolo e spalancandogliele, Midoriya aveva la schiena poggiata su di lui e poteva vedere completamente la situazione, di come veniva penetrato completamente e delle mani salde sulle sue gambe, quella presa così possessiva lo mandava in confusione. Nello specchio il biondo si stava leccando le labbra serrando ancora di più la presa mentre osservava il corpo di Izuku in estasi per il piacere, esposto alla sua mercè, aveva il cazzo gocciolante per l'eccitazione.
Ricominciò ad affondare dentro di lui con ancora più velocità e voracità, quasi disumana mentre lo baciava, le loro lingue che si cercavano e rincorrevano, le mani del verdino che non smettevano di tirare i capelli biondi ormai più che disordinati, la stanza ormai satura dei loro feromoni.
<Deku...tu...sei...mio...> disse tra una spinta e l'altra mentre continuava a stringerlo con desiderio, Izuku si sentì avvampare ricordando i pensieri che aveva fatto quello stesso pomeriggio e dell'importanza che ormai aveva il loro rapporto.
<Kacchan...anche tu lo sei...> cercò di dire mentre un rivolo di saliva gli scendeva dalla bocca, gli occhi ormai socchiusi dal piacere e dall'eccitazione, erano tutti sudati ma poco importava, la dentro c'erano solo loro.
Katsuki ringhiò in assenso portandoli entrambi velocemente all'orgasmo dopo un paio di spinte proprio mentre Midoriya parlò.
<Ti amo> disse piano, non era sicuro che l'altro l'avesse sentito, l'aveva sputato fuori inconsciamente preso dal momento di eccitazione e desiderio.
"Ma come mi è venuto in mente di dirlo ora, diamine..." pensò Izuku preoccupato e in ansia.
Il biondo si prese del tempo per regolarizzare il respiro non uscendo ancora dal verdino, rosso dall'imbarazzo, finchè non parlò.
<Tu....cosa?> disse titubante Bakugo fissandolo nello specchio interrogativo.
<Eh? Che succede?> provava a fare il finto tonto sperando di riuscire nella tattica.
<Deku tu hai detto qualcosa...ripetilo> il tono di chi non ammetteva repliche.
<Kacchan non ho detto nulla> provò a fare l'espressione più dubbiosa e strana che gli veniva in mente osservando l'altro guardarlo innervosito.
<Deku dimmi che cazzo hai dett->
Il telefono di Midoriya risuonò forte nella stanza facendo terminare la conversazione, sospirò contento di poter evitare l'argomento mentre l'altro uscì da lui rivestendosi mentre rispondeva al professor Aizawa.
<Deku sei con Bakugo?>
<Ehm si professore, che succede?>
<Venite subito all'aula professori.> riattaccò veloce chiudendo la chiamata lasciandoli in silenzio e preoccupati con l'espressione allarmata mentre ancora si riprendevano dall'orgasmo.

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