È vero gli istinti si possono trattenere ma quello non era il loro caso, la tensione sessuale che provavano l'uno verso l'altro era difficile da tenere sotto controllo e loro si volevano in modo così carnale e avido da non riuscire neanche a pensare di interrompere quel momento.
Il calore sarebbe tornato dopo due settimane per fortuna perciò non doveva pensare neanche alle conseguenze.
<Kacchan> respirava a fatica.
Bakugo lo stava baciando sul collo leccandolo e lasciandogli una scia di baci, lo sentiva quasi ringhiare per l'impazienza. Gli tolse la maglietta lasciandogli le mani libere e Izuku eliminó anche la sua ammirando il fisico scolpito dell'uomo che aveva davanti, aveva iniziato a sudare e il biondo si riapproprió delle sue labbra mordendole piano per poi alzarsi a guardarlo.
Non capiva il perché di quel gesto.
<Che succede?> il cuore gli scoppiava in petto, prima o poi sarebbe saltato fuori.
<Deku tu...> non finì la frase. Gli levò i pantaloni velocemente tirando via anche i boxer lasciandolo completamente nudo alla sua mercé, era ovviamente eccitato da quell'alpha.
Il biondo gli afferrò un capezzolo in bocca succhiandolo forte e stuzzicandogli l'altro con la mano ma non contento cominciò a scendere fino alla sua erezione già bagnata leccando piano la punta per poi prenderlo tutto in bocca iniziando un movimento quasi esasperante per la velocità con cui procedeva non smettendo di tenergli gli occhi rubino puntati addosso.
Lo fissava con gli occhi socchiusi mentre Izuku gemeva senza controllo a quelle attenzioni, vederlo la, in mezzo alle sue gambe lo eccitava e bramava minuto dopo minuto di essere posseduto.
<Basta Kacchan, prendimi.> aveva iniziato a torturargli l'accesso per poterlo allargare, lo stava preparando per evitare di fargli sentire dolore, per farlo godere di quel momento a pieno.
Le dita ormai erano diventate due e poi tre, facevano avanti e indietro dentro di lui, era straziante e non ce la faceva più a resistere.
<Ti prego... Kacchan..> la vista offuscata e gli occhi verdi smeraldo che brillavano dall'eccitazione.
<Si Deku, anche io non ce la faccio più, tu non ti rendi conto di come sei... che effetto mi fai> anche lui si tolse pantaloni e boxer mostrando un'erezione di dimensione notevole, Izuku deglutí cercando di far entrare aria nei suoi polmoni.
<Che...che effetto ti faccio?> il biondo era tra le sue gambe aperte con la lunghezza in mano poggiata sulla sua entrata, gli occhi che non smettevano di fissarsi e desiderarsi.
<Non si nota?> sorrise alzando un sopracciglio per poi penetrarlo lentamente. Si era riappropriato delle sue labbra mentre lo sentiva scavare dentro di lui, duro e pronto a possederlo come solo lui avrebbe potuto fare, non avrebbe mai desiderato altro, avevano aspettato anche troppo.
Dopo un cenno di sguardi aveva iniziato a spingere in modo sempre più disumano, lo teneva per i fianchi stringendoli fino quasi a sentire le unghie spingergli sulla pelle.
Il biondo aveva i capelli in disordine e sudati, il viso arrossato per lo sforzo e lo trovava così sexy da prendergli il viso tra le mani per continuare a baciarlo. Il verdino gli strinse i capelli mentre l'altro non smetteva un secondo di torturarlo finché non sentí qualcosa dentro di lui mandarlo completamente in confusione.
<È qui che ti piace eh Deku> il suo nome pronunciato in quel momento aveva una melodia così erotica.
<Si si, non ti fermare>
<Ah, vedo che siamo prepotenti> stava giocando con lui anche in un momento come quello facendogli saltare i nervi per l'eccitacione.
<Kacchan..> lo sguardo fisso <ti prego fammi tuo.>
<Era quello il mio obiettivo, omega.>
Come se avesse premuto un interruttore Katsuki iniziò a spingere ripetutamente su quel punto senza fermarsi, era completamente in estasi e sentiva montare l'orgasmo minuto dopo minuto.
<Deku...> continuava a ripere ad ogni affondo, gemiti e rumori riempivano completamente la stanza.
Proprio prima di venire Izuku lo fermò guardandolo intensamente, rosso in viso e con gli occhi annebbiato dal piacere.
<Dentro Kacchan, voglio che vieni dentro di me.> gli occhi rubini del biondo erano ormai rosso fuoco, quella frase lo aveva reso ancora più smanioso e aumentò il ritmo ancora di più.
<Cristo Deku, mi farai impazzire cosi.> Bakugo era poggiato su di lui con le mani ai lati della sua testa, le mani unite che si stringevano sempre più.
<Sto venendo Kacchan !>
<Si, anche io mio omega, sei completamente mio ricordalo.> gli sussurrò a un orecchio.
Le labbra che continuavano a baciarsi mentre si riversavano dentro e tra i loro corpi, esausti ma felici.
Quel momento era solo loro, quella vicinanza tanto desiderata e voluta, chiaramente non erano solo amici/rivali, lo sapevano entrambi e prima o poi avrebbero dovuto parlare dell'evoluzione del loro rapporto.
Katsuki era uscito da lui preoccupandosi di pulirlo a dovere per poi sdraiarsi vicino dentro quel letto che sapeva di menta e caramello, ormai un unico profumo, non si distinguevano più.
Izuku lo osservava, osservava quell'alpha che aveva tanto desiderato e per cui provava un sentimento che gli faceva battere forte il cuore stare là vicino a lui sdraiato, stava ripensando a tutte le emozioni che aveva provato e che ancora stava processando.
<Ehi nerd a cosa stai pensando in modo così intenso?> aveva la testa poggiata su un braccio piegato, lo guardava studiando le sue espressioni, lo conosceva fin troppo bene.
<Bhe...> non sapeva bene come continuare, era frastornato.
<Hai detto che sono tuo...> rosso in viso per la frase che aveva detto, si stava martoriando un labbro con una mano.
<Uh... non mi hai chiesto di farti mio? Per una volta ho seguito una cosa che dicevi, sembrava avere senso.>
<Kacchan!> il biondo scoppiò a ridere, era così strano sentire quel rumore che quasi gli sembrava di star sognando. Il verdino gli tirò un buffetto sul petto.
<Idiota...> disse Bakugo continuando poi <Ti volevo Deku, volevo farti mio ed è stata proprio la richiesta che mi hai fatto, non aspettavo altro.> quei rubini lo fissavano intensamente quasi potessero leggergli dentro.
Ormai Midoriya aveva passato tutte le colorazioni del rosso sul suo viso, quel tipo continuava a dire frasi inaspettate che rischiavano di fargli prendere un'infarto, sarebbe servito un cardiologo.
<Mi...mi volevi così tanto?> Izuku era girato lateralmente, si guardavano.
<Bhe..> si stava grattando la testa in modo distratto.
<Direi di si, tu che pensi?> rispose immediato il biondo.
<Penso che non sono sicuro...> fece in modo giocoso.
<Quanto mi volevi?>
<Deku se non la pianti ti riscopo subito> il verdino deglutí e un brivido gli percorse la schiena.
<Cos...>
<Hai sentito bene, non me lo far ripetere.>
Midoriya gli poggió una mano sul petto parlando a bassa voce.
<Tutte le volte che vuoi>
Il letto troppo piccolo per loro, aveva le lenzuola scure ormai stropicciate, le coperte erano ormai sul pavimento e i loro corpi nudi erano vicini, sentivano il respiro l'uno dell'altro.
<Dobbiamo parlare Kacchan>
<Non lo abbiamo fatto finora? Possiamo continua a parlare eh> aveva messo tra virgolette la parola parlare mimando il gesto, aveva un sorrisetto malizioso e un sopracciglio alzato.
<Non in questo senso... >
<Va bene, allora vestiti e usciamo sennò ti rimetto le mani addosso.>

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Dannato rivale
Fanfiction"Non penso che dovresti giocare con il fuoco, Deku." deglutí. "Non vedo nessun fuoco, Kacchan." gli occhi di Katsuki diventarono ancora più rossi. ______________________________________________________________________ In un mondo in cui è permesso...