Capitolo 17

834 44 5
                                    

Bakugo stava cercando di mantenere la sua eccitazione e concentrazione a livelli normali ma non stava funzionando, un certo verdino stava ovviamente interferendo.
<Che... idiota torna al tuo letto.> un'espressione quasi triste gli comparve in volto, gli occhi che guardavano fuori dalla finestra le luci che illuminavano la città, si era fatta sera ormai.
<Kacchan> quasi un sussurro.
Gli prese il mento con una mano girandogli il viso così da incontrare di nuovo il suo sguardo, un brivido gli percorse la schiena quando vide quegli smeraldi osservarlo con attenzione.
<Deku... non sfidare la mia pazienza, siamo in un ospedale e dovresti riattaccarti quei fili che avevo staccato. Potrebbe venire qualcuno.>
<E allora?> un sorrisetto sulle labbra gli comparve in viso mentre si torturava un labbro con la mano.
"Come allora? Che risposta è ?"
<Non farmelo ripetere non vorrai farmi incazzare.>
Non avrebbe voluto ma non era il momento e sopratutto non in un  posto come quello, gli ospedali gli facevano schifo.
<Mica mi fai paura da arrabbiato, se era una minaccia non ha funzionato ma comunque tornerò a mio letto ugualmente. Dobbiamo rimetterci in forze assolutamente.>
Facendo attenzione a cavi e bende scese dal letto ma qualcosa lo teneva, qualcuno.
<Non dovevo alzarmi?>
<Sta zitto una buona volta.>
Katsuki si era seduto al bordo del letto e lo tirava per i fianchi spingendolo indietro, l'erezione ancora dura tra le sue gambe, la testa poggiata dietro il suo collo inalava a fondo l'odore di menta di quell'omega che lo stordiva così tanto. Irrazionalmente rilasció i suoi feromoni, non riusciva a staccarsi da lui anche se la sua mente gli stava urlando il contrario.
<Kacchan...> il verdino gli aveva poggiato la mano sulle sue strofinandoglisi ancora di più addosso e inspirando rumorosamente.
<Mmm...> più che una replica era una risposta fisica di insoddisfazione, voleva di più.
Un rumore sulla porta lì riportò entrambi a prendere coscienza della situazione, Izuku si mise subito seduto sulla sedia e Katsuki al letto con le gambe piegate per nascondere un più che evidente problema.
<Signori sto entrando>
Un'infermiera tutta sorridente entrò dentro la stanza, sicuramente poteva sentire i feromoni di entrambi riempire l'aria anche se c'era la finestra aperta. Fortunatamente sui beta non avevano effetto, di solito infatti tutte le strutture sanitarie avevano solo beta come dipendenti per evitare spiacevoli incidenti.
<Signor Midoriya dove si trova ? Ci suonavano i monitor delle sue pulsazioni come se fossero staccat-> mentre finiva la frase spostò la tenda del biondo trovandoli entrambi li, il verdino aveva gli occhi bassi ed era rosso in viso, l'altro guardava fuori dalla finestra con fare distratto.
<Signore mi scusi le devo chiedere di tornare al suo letto, ha ancora bisogno di riposo e di far guarire le sue ferite e il suo braccio come anche il signor Bakugo. La prego.> aveva probabilmente intuito la situazione e questo aveva messo Izuku a disagio che, senza ribattere, era tornato al suo posto facendosi riattaccare tutti  fili.
<Gentilmente siete pregati di non staccare fili o tubi o in caso siete pregati di avvertirci per qualsiasi cosa. Vi devo inoltre ricordare di stare attenti, siamo in un'ospedale e siamo obbligati a comunicare tutte le anomalie alla scuola. Con permesso.>
La porta si chiuse e Midoriya sospirò.
<Tsk.> praticamente gli aveva fatto capire di rimanere nei limiti sennò avrebbero diviso le stanze e comunicato alla scuola cosa accadeva e lui non ci teneva minimamente.
<Kacchan come ti senti ?>
"Che domanda del cazzo."
<Eccitato, tu che credi idiota?>  avevano spostato la tenda per potersi guardare, il viso del verdino stava prendendo di nuovo colore e la cosa lo divertiva, gli piaceva metterlo in imbarazzo ed osservare l'effetto che gli faceva.
<Bhe non intendevo in quel senso, come vanno le mani?> abbassò gli occhi esaminando le bende che lo coprivano fino al gomito, le esplosioni detonate precedentemente non erano state forti ma gli avevo lasciato delle ferite.
<Tra qualche giorno starò meglio.>
<Menomale.> sorrideva contento.
<Direi che dovremmo riposare.>
<Si si, direi di si.>
Si era sdraiato dandogli le spalle cercando calmarsi e dormire un pó.

I giorni successivi aveva fatto fatica a non avvicinarsi, avrebbe voluto cercare il contatto con Izuku ma si doveva trattenere anche se non rientrava nella sua indole.
La notte lo sentiva sedersi sulla sedia e prendergli la mano, gliela accarezzava e baciava, avrebbe voluto ricambiare ma sapeva bene che quell'odore non lo faceva ragionare lucidamente, aveva paura di saltargli addosso nuovamente quindi preferiva rimanere girato senza muoversi facendo finta di dormire.

Finalmente dopo tre giorni li avevano dimessi lasciandogli solo qualche benda per sicurezza in modo da tenergli le ferite ancora protette, il verdino aveva recuperato in fretta la rottura del braccio grazie a Recovery Girl e ora aveva solo qualche fasciatura.
Erano tornati in dormitorio trovando tutti i loro compagni nella hall ad aspettarli, avevano probabilmente saputo la notizia da Aizawa, il loro professore li era andati a trovare tutti i giorni insieme a All Might. Erano stati molto contenti di quelle attenzioni dalle persone che ammiravano e a cui volevano bene, erano gesti importanti.
<Ragazzi finalmente !> neanche il tempo di poggiare le borse che Ochaco era saltata tra le braccia del verdino poggiandogli la testa nell'incavo della spalla.
<Tsk, bella scenetta del cazzo.>
"Mi sa che l'ho detto ad alta voce."
Alcuni lo guardavano con aria interrogativa, altri ormai ignoravano le sue frasi volgari mentre Izuku era diventato del colore dei suoi occhi dall'imbarazzo.
"Si rende conto di quanto mi fa saltare i nervi vedere scene di questo tipo? Sembra sempre che ci sia qualcuno pronto a scodinzolargli dietro e che diamine."
Si era diretto direttamente in cucina per bere un bicchiere d'acqua, Kaminari,Kirishima e Mina l'avevano seguito.
<Ehi Bakubro come stai? Ti sei ripreso?> i suoi occhi avrebbero dovuto essere sul suo amico che gli parlava ma fissavano dietro un Midoriya imbarazzato che poggiava una mano sulla schiena della ragazza per poi allontanarla sorridendogli mentre si grattava la testa.
"Non dovrebbe sorridere in quel modo a tutti quell'idiota."
<Ehi Baku...> Denki cercava di parlargli ma lo stava quasi ignorando.
<Qui qualcuno ci deve raccontare qualcosa mi sa eh?> Mina gli si era avvicinata poggiangli una mano sulla spalla, gli stava a fianco e aveva abbassato la voce.
<Ehhh ?> i suoi occhi si allontanarono da quell'omega tornando sui suoi amici che lo guardavano dubbiosi.
<Che c'è ?>
<Mi sembra di vedere un alpha geloso sai ?> la rosa lo stava pungolando, gli altri due sorridevano.
<Non so di che cazzo parli.> sputó fuori evitando il suo sguardo.
<Baku sai di che parlo, solo un cieco non lo noterebbe.>
Non voleva rispondere, probabilmente se ne sarebbe andato ad allenarsi, non voleva pensarci o rimuginarci.
<Capelli di merda palestra e sala pesi sono disponibili?>
<Certo amico, la palestra te l'ho già prenotata, immaginavo volessi andarci.>
<Uhm. Allora io vado.> fece per incamminarsi ma il biondo elettrico  lo stava trattenendo.
<Non fare casini come al solito.> gli fece l'occhiolino e lo lasciò andare.
<Per chi mi hai preso ?!> la risata di chi avrebbe fatto saltare tutto in aria riempì la cucina facendo sussultare i suoi amici, poi si diresse verso la sua camera sotto lo sguardo triste e afflitto di Izuku.

Dannato rivaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora