Capitolo 43

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<Si...> Izuku avrebbe voluto dire che era contento del risultato ma il suo omega interiore era triste e frustrato, qualunque persona appartenente al suo genere desiderava avere dei figli e sentire la parola negativo gli aveva spezzato il cuore anche se mentalmente era consapevole che non fosse il momento.
<Deku... sicuramente noi avremo dei marmocchi, due piccoli e paffuti bambini tutti nostri ma sappiamo entrambi che se vuoi raggiungere il tuo obiettivo non possiamo farci influenzare dai nostri generi che sicuramente ci stanno urlando a pieni polmoni di procreare. Non voglio mettere a rischio il tuo sogno, voglio avere una famiglia insieme ma solo quando saremo entrambi pro heroes perché si, diamine, lo saremo entrambi e saremo fighissimi. Ora dobbiamo solo pensare a goderci la nostra vita scolastica e impegnarci al massimo....> cercava di mostrarsi sicuro, si erano messi entrambi seduti e il biondo gli aveva preso la mano stringendola piano.
<Lo so Kacchan...>
<Ho ragione o sbaglio?> cercò i suoi occhi smeraldo ritrovandoli pieni di lacrime dopo poco, non perse tempo stringendolo in un abbraccio che quasi gli levò il fiato.
<Deku tu e io... sempre ok?>
<Si... Kacchan... grazie.> Midoriya non avrebbe voluto piangere ma la concretezza e sicurezza di quelle parole gli fece capire che anche Bakugo aveva pensato alle sue stesse cose arrivando alle stesse conclusioni. Ogni tanto ancora si stupiva di quando la loro connessione mentale fosse salda e di quanto alla fine si conoscessero nel profondo.
Il biondo aveva messo in primo piano il loro obiettivo, quello che inseguivano da una vita dandogli la sicurezza che comunque sarebbero arrivati a vivere insieme con dei piccoli a seguito. Aveva riflettuto a lungo se il test fosse stato positivo e come se gli avesse letto nella mente Katsuki continuò a parlare.
<Poi Deku, se l'esito fosse stato diverso ci saremmo impegnati doppiamente per poter fare entrambe le cose, non ti avrei mai detto parole diverse. Qualsiasi cosa provenga da noi, sopra tutto me, è perfetta.> sorrise soddisfatto e il macigno che aveva il verdino sul cuore si disintegrò facendolo ridere e sorridere.
<Si, hai ragione.> rispose Izuku contento mentre si strofinava un occhio con la mano, Katsuki rilasciò i suoi feromoni facendoli mischiare con quelli del compagno in un gesto di conforto, l'odore di caramello calmava il verdino rendendolo più tranquillo.
Rimasero per del tempo che sembrò non passare mai abbracciati nel letto, ogni tanto Bakugo lo baciava per poi tornare ad annusare il suo odore di menta fin quando non sembrò ragionare su un dettaglio di cui non avevano parlato.
<Quindi... quando manca al tuo calore in teoria?> domandò il biondo pensieroso.
<Uhm... senza ragionare che mi potrebbe arrivare prima penso circa cinque giorni. Perchè me lo domandi?>
<Per sapere come muoverci, sarà il tuo primo calore da quando hai il marchio quindi dovremmo stare ancora più attenti, per me il tuo odore sarà ancora più forte e spero di non avere... problemi.> la vera paura di Katsuki era quella di andare in rut e saltargli addosso senza neanche riflettere sulle precauzioni, i feromoni di Izuku durante quei giorni erano così forti che rischiava di ritrovarsi un problema nei pantaloni senza neanche accorgersene.
Il verdino si mise seduto e il compagno imitò il gesto guardandolo e poggiando la schiena al muro.
<Abbiamo deciso di aspettare no? Quindi il nostro obiettivo sarà quello di diventare pro heroes e poi pensare a una famiglia... faremo le cose fatte bene Kacchan.> gli sorrise contento e il biondo valutò nella mente se ricambiare il sorriso o denudarlo all'istante, quando era così carino riusciva solo ad immaginarselo sotto di lui con i capelli tutti arruffati che lo chiamava con il suo nomignolo sussurrandogli alpha più e più volte.
Katsuki utilizzò tutta la forza di volontà che aveva in corpo per non concretizzare cosa gli passava nella mente scuotendo la testa per allontanare quel pensiero, il compagno era stato male e l'unica cosa che poteva fare era rimanergli vicino e non rimuginare su quale posizione l'avrebbe potuto mettere. Recovery girl gli aveva detto che probabilmente era allergico a qualcosa quindi gli aveva lasciato delle pillole da prendere in caso di problemi, l'avrebbe tenuto sotto controllo monitorandolo in caso di altre complicazioni che fortunatamente non si verificarono.

Dannato rivaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora