Capitolo 23

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<Ehi Kiri tutto bene ?> Izuku aveva accorciato la vicinanza con l'amico posizionandosi nella sedia lasciata ormai libera, il suo amico aveva lo sguardo perso e un pò triste.
<Deku... non proprio..> Bakugo stava mettendo davanti a Midoriya la sua porzione di noodles caldi sedendosi vicino a lui in silenzio.
<Kiri che succede?> gli aveva poggiato una mano sulla spalla osservandolo, provando a incrociare lo sguardo dell'amico. Dopo un paio di minuti di quiete il rosso parlò piano, la voce che solitamente era decisa e determinata ora aveva un suono incerto e titubante.
<Denki mi ha lasciato, è convinto che provo qualcosa per Mina ma non è così, per me è solo un'amica ma non lo capisce.> una mano tra i capelli per l'angoscia e gli occhi rossi che ora guardavano quelli verdi di Izuku preoccupati.
<Perchè si è fatto quest'idea?> parlò Katsuki.
<Non lo so amico, quando siamo stati mandati in missione abbiamo dovuto perlustrare un laboratorio abbandonato e quando siamo arrivati lì Fat Gum ci ha diviso, lui con Denki e io con Mina. Durante l'ispezione non abbiamo trovato nulla ma l'edifico non era stabile e una parete è crollata facendomi finire addosso a lei. Ho cercato di proteggerla dall'impatto mettendomi sopra ma quando è arrivato Kaminari ha frainteso completamente la situazione iniziando a dire frasi sconnesse come "un alpha come te avrebbe bisogno di una persona alla sua altezza" e "lo sapevo ci fosse qualcosa tra di voi" non capendo che era solo un malinteso. Non riesce neanche a parlarmi...> con una mano si stava massaggiando le tempie, era logico che la situazione lo confondesse.
<Kiri non sei riuscito a spiegargli che non c'è nulla tra di voi?> disse Midoriya.
<Ci ho provato in tutti i modi ma non mi ascolta, mi ignora solamente.>
Nella cucina scese il silenzio, l'unico rumore era quello prodotto da Bakugo che mangiava i suoi spaghetti istantanei.
Voleva dire qualcosa per aiutare il suo amico demoralizzato e affranto ma non riusciva a pensare a una soluzione, se l'altro non gli permetteva di chiarirsi risultava complicato uscirne.
<Sei sicuro non ci sia nulla tra di voi?> esortì stranamente il biondo.
<Certo, per lei provo solo affetto e amicizia, nulla di più e mi dispiace che Denki non lo capisca, mi fa arrabbiare che voglia buttare il nostro rapporto per una cosa così stupida.> ammise il rosso.
<Il modo in cui lei ti sta vicino o come ti stava consolando ora non pensi possa essere fraintendibile? Se fosse arrivato lui come avrebbe reagito? Come ti saresti comportato se la situazione fosse stata inversa?> Katsuki stava cercando di far ragionare il suo amico e fargli pensare di aver agito in modo incauto nei confronti della sua metà. Il rapporto che i due avevano, anche se si prendevano in giro, era di stima e amicizia e lo si notava dalle parole che il biondo gli stava rivolgendo.
<Cazzo amico, hai ragione, sono stato uno stupido... lei stava cercando di consolarmi perchè si sente responsabile della situazione ma continuo a ripetergli che non è colpa sua.> Izuku osservava la scena senza parlare.
<Tu sei sicuro di quello che provi ma quello che prova lei te lo sei chiesto?> Bakugo lo guardava con un sopracciglio alzato, lo sguardo di ammonimento per aver pensato troppo poco a sentimenti forse non dichiarati e taciuti.
<Dovrei parlare con lei?> i due dagli occhi rossi si guardavano.
<Tu che credi?> ora il biondo si era alzato per gettare gli avanzi di quello spuntino, era di spalle al lavandino e li guardava con le mani incrociate, aveva sicuramente cercato le parole migliori per fargli comprendere come muoversi al meglio e l'altro l'aveva capito perfettamente.
<Grazie Bakubro, sei un'amico, grazie a entrambi.> sospirò poggiando la testa sul tavolo dalla stanchezza.
<Ci mancherebbe Kiri.> gli sorrise Midoriya cercando di trasmettergli un pò di tranquillità sotto lo sguardo vigile del suo alpha.
<Voi due invece...> parlò piano il rosso.
<Non fare domande del cazzo> esplose Katsuki.
<Cosa?> Izuku non capiva quel botta e risposta che era appena avvenuto.
<State insieme?> gli sorrise Eijiro parlandogli a bassa voce, il viso del verdino andò immediatamente a fuoco dall'imbarazzo e il biondo si passò una mano tra i capelli con fare distratto.
<Questo è un si immagino! Ah, ne sono contento ragazzi, era ora.>
"Era ora?"
<In che senso?> domandò Midoriya impacciato mentre si torturava un labbro con la mano.
<Bhe ecco...> non lo aveva neanche lasciato finire che il biondo stava emettendo piccole esplosioni dalle mani per intimidirlo.
<Direi che lo spuntino è finito, andiamo Deku> quei rubini lo fissavano ardenti, sarebbe potuto andare a fuoco sotto quello sguardo e decise di non replicare, per una volta.
<Kiri buonanotte, riposati che domani dobbiamo allenarci.> disse il verdino seguendo poi Bakugo fino all'ascensore lasciando l'amico a ragionare sul da farsi.

Arrivarono davanti alle loro camere, erano una accanto all'altra e Izuku stava per prendere le chiavi della sua quando l'altro lo fermò.
<Dormi da me.> non era neanche una domanda, l'aveva preso per il braccio trascinandoselo nella sua stanza e lanciandolo sul letto.
<Kacchan che fai?>
<Deku sta zitto.>
Katsuki gli si mise a fianco coprendoli entrambi con le coperte abbracciandolo da dietro in modo possessivo e poggiandogli la testa sul collo inspirando profondamente il suo odore. Midoriya era rosso dalla sorpresa ma non si mosse, si lasciò cullare dal suo profumo preferito di caramello e si addormentò tra le braccia dell'altro.


<Deku ti vuoi svegliare?> una voce familiare e arrabbiata lo stava chiamando ma non riusciva a svegliarsi, il letto era caldo e non voleva alzarsi e abbandonare quel tepore.
<Ah si ?> Bakugo gli lanciò via le coperte e si mise sopra di lui a carponi, gli occhi di Izuku si aprirono all'istante, doloranti per il risveglio molto poco gentile. Si stava massaggiando le tempie cercando di mettere a fuoco la figura su di lui quando l'altro parlò piano vicino al suo orecchio.
<Dovremmo allenarci ma se non ti sbrighi ad alzarti ti scopo immediatamente.> quei rubini avevano dei colori brillanti di prima mattina e gli smeraldi del verdino s'illuminarono nel vederlo così energico ed eccitato appena sveglio.
<Non potevi svegliarmi in modo più carino?> mugolò piano.
<Più carino di così?> l'altro gli stava spingendo l'erezione in mezzo alle gambe sorridendo maliziosamente ma Izuku non poteva sicuramente andare ad allenarsi con dei dolori quindi decise, a malincuore, di doversi allontanare da quella situazione pericolosa per il suo sedere.
<Andiamo Kacchan, ci dobbiamo allenare> il biondo aveva iniziato a baciargli il collo mettendogli una mano tra i capelli, si sarebbe abbandonato volentieri a quelle attenzioni riservate solo a lui.
Cercò di divincolarsi cascando dal letto e fuggendo al bagno sotto lo sguardo stupito e arrabbiato di Bakugo, lo guardava quasi sconcertato dal fatto che si fosse sottratto a lui ma era consapevole di dover aspettare un momento più opportuno per quello.
<Dove diamine vai nerd?>
In meno di un paio di minuti era lavato e pronto per l'allenamento, Katsuki anche si era vestito e preparato e lo stava aspettando seduto al letto.
<Andiamo ?> disse il verdino.
Poco prima di aprire la porta il biondo l'afferrò per il collo rigirandolo e baciandolo con veemenza, poteva sentire un ringhio di insoddisfazione provenire da lui, Izuku gemette per la sorpresa. Cercò subito l'accesso alla sua bocca cominciando a succhiargli la lingua e continuando a esplorargli il palato, con una mano gli teneva in modo saldo il sedere e con l'altra il viso ormai arrossato, il verdino gli si teneva con forza stringendogli la maglietta non avendo la forza di negarsi.
Avevano il fiato corto e i corpi accaldati quando Katsuki si staccò da lui in modo inaspettato lasciandolo con le gote arrossate e un'erezione dolorante tra le gambe mentre usciva dalla stanza sorridendogli malizioso.
"Questa me la paga."

La loro attrazione non era una cosa così facile da tenere sotto controllo e più il calore di Midoriya si avvicinava più Bakugo gli girava sempre più attorno come a voler marcare il territorio, anche i suoi feromoni erano più forti e continuavano a mandare in confusione il verdino che stava cercando di ragionare nella palestra al miglior modo per attaccare i villain nel prossimo scontro... o perlomeno ci stava provando in tutti i modi mentre si stringeva le gambe.
La vista del biondo mentre si allenava era così allettante e lussuriosa che Izuku si stava trattenendo a non masturbarcisi davanti.
Aveva il sudore che gli scendeva dai capelli ormai umidi dallo sforzo, la maglietta era diventata come una seconda pelle e quei pantaloni gli fasciavano così bene le gambe che faceva fatica a distogliere lo sguardo, stava continuando a ripetere gli stessi numeri da ormai cinque minuti mentre provava a fare un pò di addominali.
"Mi sa che il calore di questo mese sarà ancora più forte, mi sto immaginando l'odore di caramello anche ora."
Chiuse gli occhi cercando di prendere padronanza del suo corpo con poco successo mentre dei passi gli si avvicinavano piano.
<Se continui a rilasciare così i tuoi feromoni non riesco ad allenarmi e qualcuno potrebbe sentirli, non passano proprio inosservati.>
<Scusa Kacchan, mi sa che devo andare a comprare dei soppressori....> disse piano, gli dava le spalle cercando di non far sentire il suo respiro irregolare.
<Cazzo.> ringhiò Bakugo girando Izuku e notando il viso completamente arrossato, il fiato corto, un rivolo di saliva che gli scendeva dalla bocca e l'erezione dura tra le gambe.
<Cazzo, cazzo, cazzo.> con tutta la forza di volontà che aveva in corpo corse a chiudere immediatamente le porte della palestra per poi tornare dal verdino, si era messo una mano tra le gambe prendendosi la lunghezza massaggiandosela mentre lo osservava, era chiaro che non riuscisse più a trattenersi.
Il biondo tornò da lui camminando piano, lo sguardo di fuoco e le mani che fremevano a quella vista, sorrideva pensando al modo in cui l'aveva quasi respinto quella mattina.
<Non avevi detto che dovevamo allenarci?>

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