<Direi che stasera dobbiamo proprio festeggiare eh> Masaru aveva alzato il calice contento sorridendo ai ragazzi seduti vicino. Bakugo aveva sorprendentemente prenotato in un ristorante di lusso lasciando tutti attoniti per lo sfarzo del locale, a Izuku brillavano gli occhi ad ogni portata mentre assaggiava tutto entusiasta. Aveva gli occhi arrossati visto che una volta che erano tornati a casa dopo la premiazione aveva iniziato a piangere sotto le grida di Katsuki che gli diceva di muoversi e che erano in ritardo, non era il momento di emozionarsi e commuoversi... per ora.
Quella sera il biondo non riusciva minimamente a stare tranquillo, ripensava a quando aveva sentito i loro nomi come primo e secondo posto , la felicità di vedere il proprio sogno realizzato, il sorriso del compagno sul viso e allo stesso tempo l'ansia che gli faceva tremare la mano mentre ripensava alla scatolina che aveva lasciato nella giacca del cappotto.
Tutto quello che aveva fatto fino a quel momento lo aveva portato li, agitato e preoccupato per quello che aveva in mente, ormai non poteva più tirarsi indietro e non lo avrebbe mai fatto.
Inko e Mitsuki guardavano fiere i propri figli, la verdina ancora aveva gli occhi umidi mentre l'altra scompigliava i capelli biondi del figlio raccontando qualche aneddoto buffo di quando erano bambini facendo scoppiare tutti a ridere.
<Dai mamma smettila!> gli intimò Katsuki in imbarazzo dopo aver menzionato l'ennesima bravata che aveva fatto da piccolo, Midoriya lo ricordava bene quando andava a infastidire e fronteggiare tutti con il suo quirk, fiero e deciso come era sempre stato.
Bakugo stava roteando gli occhi infastidito mentre sotto il tavolo Midoriya gli prendeva la mano stringendola e incrociando lo sguardo, nel vederlo la sua espressione si ammorbidì tranquillizzandolo.
I loro genitori erano così contenti che quasi non sapevano come gestirli, la donna bionda continuava a riempire il bicchiere all'amica mentre Masaru chiedeva informazioni sul lavoro ai più giovani ascoltando interessato qualche storia sulle loro mansioni giornaliere.
Fu una bella serata ma l'ansia stava uccidendo Bakugo che decise fosse il momento giusto di andare subito dopo aver terminato i dolci, prima di uscire raggiunsero i cappotti che quella sera lui e Izuku avevano simili.
Appena indossato il suo mise la mano in tasca tastando alla ricerca della scatolina non trovandola.
Panico.
"Ok calmiamoci, starà qua da qualche parte."
Più provava a cercare nella tasca più non trovava nulla tranne un fastidioso foglietto che prese rigirandoselo tra le mani, non sembrava essere suo e l'aprì cercando di capire cosa stesse leggendo.
<Ka...cchan ma cosa...?> Katsuki alzò lo sguardo dal foglietto osservando Midoriya con la sua scatolina tra le mani non riuscendo però a dire una parola, sconcertato.
<Ma dove....? Quello stava nella mia giacca...> il verdino non gli prestò attenzione osservando circospetto cosa aveva tra le mani rivelandone il contenuto aprendola, al suo interno un piccolo anello.
<Deku tu...> Izuku realizzò cos'aveva il biondo tra le mani vedendolo concretizzare nella mente il pensiero osservandolo girarsi con gli occhi lucidi.
<Io volevo farti una sorpresa ma mi sa che tu l'hai fatta a me...> Bakugo si avvicinò tremando leggermente sorprendendo Midoriya, gli prese la mano inginocchiandosi e sorprendendo i presenti lasciando senza parole i genitori che ormai li guardavano perplessi non capendo esattamente cosa stesse succedendo.
"Si entra in scena."
<Izuku.... se dieci anni fa mi avessero detto che saremmo arrivati qua non ci avrei mai creduto e li hai avrei presi per il culo facendoli esplodere...> Mitsuki sbuffò e Masaru gli poggiò una mano sulla spalla invitandola ad ascoltare il loro figlio innamorato come non mai mentre faceva la sua proposta di matrimonio davanti a tutti.
<.... abbiamo passato la scuola, le missioni, il diploma...il lavoro...> prese fiato mentre cercava le parole giuste e il verdino gli accarezzò una guancia invitandolo a proseguire.
<... non vorrei nessun altro al mio fianco se non il mio nerd che mi darà anche la gioia di diventare padre.> tra le mani l'ecografia del piccolo effettuata nella stessa giornata, Midoriya aveva gli occhi lucidi per le lacrime trattenute.
Sorprendentemente anche Izuku aveva pensato di fargli una sorpresa e la casualità di scambiarsi per sbaglio i cappotti aveva fatto si di rivelare entrambe le notizie.
<Quindi, con questa gravidanza inaspettata... vuoi diventare mio marito number one hero?> il verdino scoppiò a piangere saltandogli con le braccia al collo dopo aver sentito fino all'ultima parola.
<Ehm... nerd non mi hai risposto..> Bakugo era contento ma imbarazzato, aspettava solo quella parola, attendeva di sentirgliela pronunciare da quando l'aveva marchiato decidendo di averlo per sempre nella sua vita.
<Mi spieghi come pensi io possa dare una risposta diversa all'infuori di SI?> Katsuki lo strinse a se facendogli quasi mancare il respiro affossando la testa nell'incavo del collo.
Inko ormai piangeva da quando gli aveva visto la scatolina in mano intuendo il motivo di quella cena così sfarzosa, teneva la mano a Mitsuki sorridendogli, felice di poter essere presente in un'evento come quello. Finalmente i loro figli, quelli che andavano a caccia di rane da piccoli e che s'inseguivano fin da bambini si sarebbero sposati e avrebbero avuto un figlio... e chi l'avrebbe immaginato.
Quando finalmente si staccarono videro tutta la sala che gli faceva i complimenti e decisero che fosse arrivato il momento giusto per andarsene salutando e ringraziando i presenti, i loro genitori gli fecero promettere di vedersi presto e di organizzare presto i preparativi volendo avere più informazioni anche sulla gravidanza facendo arrossire i due.
Finalmente in macchina tirarono un respiro di sollievo poggiando le schiene ai sedili, era stata una serata intensa e realizzare quello che era successo poco prima fece scendere una lacrima dalla guancia di Izuku.
Bakugo si voltò osservandolo, deglutendo rumorosamente e fissandolo per qualche istante prima si sporsi verso lui prendendogli la testa tra le mani puntando i suoi rubini negli smeraldi brillanti.
<Cazzo... te lo saresti mai immaginato?>
<Kacchan...> spostò piano la testa di lato guardandolo in modo dolce, l'auto si riempì velocemente dei loro feromoni di menta e caramello come se si fossero trattenuti tutta la sera.
<Deku tu...> non riuscì a terminare la frase che entrambi si avvicinarono come se fossero due magneti che si attraggono a vicenda fiondandosi l'uno sulle labbra dell'altro baciandosi come se non l'avessero mai fatto, come se fosse questione di vita o di morte non staccandosi neanche per riprendere fiato, baciandosi con ardore e desiderio, accarezzandosi e bramando ogni centimetro del corpo dell'altro.
<Kacchan... casa.> le loro lingue ancora attaccate mentre Katsuki accendeva la macchina allontanandosi malvolentieri dal compagno, tenendogli la mano mentre metteva le marce partendo verso la loro abitazione tenendo un occhio sulla strada e l'altro sul verdino che ancora tremava per quel contatto.
Finalmente a casa non avevano potuto fare a meno di liberarsi a una velocità impressionante dei vestiti iniziando a baciarsi all'ingresso e lasciando indumenti su indumenti a terra come a tracciare una scia, spostandosi subito dopo nel salone. Izuku lo spinse sopra il divano ricadendo su di lui sorridendo felice.
<Deku... è sicuro...?> gli indicò la pancia fermandolo di colpo.
<Si... ho già domandato al dottore.> Bakugo rimase sorpreso della risposta capendo subito che anche lui aveva pensato che non sarebbero riusciti a stare lontani durante la gravidanza informandosi durante la visita dallo specialista.
<Se ti ha detto così mi fido... dovrei farti un altro paio di domande... ma per ora...> gli si avvicinò all'orecchio percorrendo il suo collo con la lingua facendogli venire i brividi mentre tratteneva il respiro.
<...direi che ora sono impegnato con il mio futuro marito.>
"Cazzo, sono proprio andato." Ovviamente ne era cosciente da tempo di essere innamorato come un'idiota di quel verdino che teneva tra le braccia e che continuava a chiamarlo ancora e ancora mentre affondava dentro di lui con desiderio bruciante, quella voglia di diventare una cosa unica proprio come i loro odori.<Kacchan, te lo devo dire, non me l'aspettavo mi facessi la proposta proprio davanti a tutti.> disse con tutte le gote arrossate dopo aver fato l'amore, alla fine erano arrivati in camera da letto e ora stavano uno accanto all'altro con il lenzuolo bianco a coprirli.
Katsuki lo guardava con la testa poggiata sul palmo, sorridendogli beffardo prima di parlare.
<E io non mi aspettavo che qui qualcuno rimanesse incinto così presto.> alzò un sopracciglio sorridendogli malizioso.
<Dev'essere stato quella volta.> il biondo ci ripensò soppesando nella mente gli eventi di quel giorno. Dopo aver staccato da lavoro erano tornati a casa e l'avevano fatto per diverse ore senza usare protezioni visto che il verdino diceva di prendere la pillola ma poi erano stati chiamati d'urgenza in missione e obbligati a rientrare in servizio per l'attacco di un villain e probabilmente se ne era dimenticato.
<Sei arrabbiato?> domandò Midoriya dubbioso.
<Ti sono sembrato arrabbiato?>
<Un pò si.>
<Ma che cazz-> Izuku scoppiò a ridere riempiendo la stanza del suo tipico odore di menta, Bakugo ispirò a pieno per poi tornare a guardarlo.
<Mi sa che ti devo far vedere come sono da arrabbiato.> Katsuki si alzò di colpo lasciandolo attonito per poi cominciargli a fargli il solletico fino a farlo piangere alle risate.
<Ecco, non si scherza con me piccolo omega nerd.>
<Vedo che continui ad aggiungere nomignoli per chiamarmi, Kacchan.>
<Ho più fantasia di te sicuramente.> il verdino fece un'espressione imbronciata per poi lasciare posto a una pensierosa.
<A proposito di nomignoli... dovremmo parlare dei nomi.> il biondo sembrò pensarci intensamente mentre passava una mano sulla schiena nuda del compagno.
<Stavo pensando...>
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Dannato rivale
Fanfiction"Non penso che dovresti giocare con il fuoco, Deku." deglutí. "Non vedo nessun fuoco, Kacchan." gli occhi di Katsuki diventarono ancora più rossi. ______________________________________________________________________ In un mondo in cui è permesso...