<Non voglio sentire un cazzo dalla tua bocca> sputò fuori Katsuki guardandolo seccato e nervoso.
<Kacchan aspetta> Izuku si alzò di scatto accostandosi al biondo prendendolo per un braccio strattonandolo, gli occhi rubino neanche lo guardavano.
<Per favore parliamo un attimo Bakugo, mi vorrei scusare come si deve con voi due.>
<Tu...> dimezzò la distanza afferrando la maglietta del bicolore avvicinandoselo al viso e fissandolo con astio.
<...neanche ti devi avvicinare a Deku...>
<Kacchan>
<... gli devi stare a distanza...>
<Io...> provò a dire Todoroki ma venne subito fulminato dallo sguardo del biondo.
<Kacchan!> urló Midoriya cercando di attirare l'attenzione su di sé senza successo.
<...non lo devi neanche guardare, hai capito pezzo di merda !!!???> era fuori di se dalla rabbia, non riusciva a contenersi nemmeno in presenza dei suoi compagni anche se ormai avevano fatto l'abitudine ai suoi scatti d'ira.
<Kacchan!!!!! Ti vuoi calmare ???!!!!> Izuku era incredulo e provava a tirare indietro il compagno per distanziarli, gli altri non sapevano se intervenire o meno osservandoli indecisi e dubbiosi.
<Ma come cazzo faccio a calmarmi dopo che questo stronzo aveva tutta l'intenzione di stuprarti eh? Dopo aver visto quell'espressione vergognosa sul suo volto?! Come cazzo faccio Deku????!!!> lo guardò furente, il verdino capiva bene cosa intendesse e comprendeva il perchè di quella reazione ma non era stata totalmente colpa sua.
<E' stata la droga Kacchan, la colpa era del dottore, non credo assolutamente che fosse loro intenzione farlo>
<Esatto, sono mortificato, non allungherei mai una mano verso di nessuno qua...> non specificò ma Denki capì che le scuse fossero anche per loro due visto come erano andate le cose.
Kirishima poggiò una mano sulla spalla di Katsuki superando il verdino.
<Bakubro almeno sentiamolo> disse con voce fredda e seria, di solito era la persona che più di tutte riusciva a rompere la tensione e l'ansia quando questa si faceva pesante ma in quel caso anche lui aveva visto la cosa a cui teneva di più essere minacciata e in pericolo.
<Tsk.> non era una risposta ma conosceva l'amico abbastanza bene da capire quanto anche lui fosse adirato e incazzato.
<Ecco beh... mi dovete scusare...> Shoto si chinò con le mani lungo il corpo in segno di resa e di profondo rammarico.
<Non era mia intenzione farmi sopraffare da quella droga, era piuttosto potente e non sono riuscito a prendere i farmaci necessari in tempo. Sono mortificato, in imbarazzo e addolorato per quello che è successo e vi ringrazio per avermi fermato. Magari non riuscirete a perdonarmi ora ma capite solamente che la mia natura mi ha sopraffatto e mai avrei voluto. Inoltre le mie attenzioni ovviamente non sono rivolte a voi ma ad un'altra persona che sicuramente ho ferito...> la voce rotta per il rimorso mentre nella sua mente ricordava chiaramente l'espressione di Momo ferita, era immobile di fronte ai due alpha che lo guardavano soppesande le sue parole in silenzio.
Kaminari si avvicinò ai tre prendendo Izuku per un braccio, tremava leggermente e aveva lo sguardo basso, il ricordo di quello che era accaduto là dentro gli tornò alla mente in modo prepotente e il biondo elettrico cominciò a piangere senza neanche accorgersene. Quello che avevano passato per colpa di Dabi non era stata colpa del bicolore ma se non avessero avuto quella reazione ai farmaci probabilmente sarebbero riusciti a contrastare quel pazzo di suo fratello senza mettere a rischio le vite di tutti.
<Denki...tu...> Midoriya lo abbracciò senza perdere un attimo passandogli la mano sulla schiena, capiva benissimo cosa provava e voleva rassicurarlo il più possibile di non essere solo e di avere supporto, Eijiro serrò la mascella e strinse la mano a pugno a quella vista.
<Non penso che tu debba stare qua dentro Todoroki se sei un soggetto così facilmente influenzabile dai feromoni omega, dovresti essere allontanato e seguire qualche corso e-> il rosso venne interrotto dal biondo.
<Non mi frega un cazzo, non ti voglio vicino a Deku nel modo più assoluto, ne te ne quell'altro psicopatico di Inasa> la voce più bassa ma più minacciosa, Midoriya riuscì a vedergli la mano tremare leggermente.
Anche Izuku era inquieto per quello che era successo ma non voleva che Shoto venisse cacciato dall'istituto, era suo amico e non avrebbe voluto perderlo, non lo meritava.
In più alla fine li aveva salvati dall'esplosione di Dabi prestandogli aiuto e supportandoli contro il dottore, questo era un suo punto a favore.
Dopo uno sguardo d'intesa con Kaminari dopo averlo fatto riprendere, Izuku si avvicinò prendendo la mano di Katsuki intrecciandola alla sua, l'altro lo guardò interrogativo.
<Todoroki alzati> il bicolore aveva gli occhi umidi e i capelli scompigliati.
<Si tratta di Momo?> il verdino gli sorrise piano assottigliando lo sguardo.
<Si...> Izuku sospirò stringendo la mano del biondo per richiamare la sua attenzione per poi incrociale il suo sguardo.
<Vedi? Il suo interesse non siamo noi Kacchan. Bisogna anche dargli merito di averci salvati sennò saremmo saltati tutti in aria, è riuscito a fare leva sul suo buonsenso e ad intervenire in tempo per tutti noi sennò forse neanche stavamo qua a parlare.>
<Deku non voglio che tu sia in pericolo, non mi fido lo capisci> parlavano a bassa voce da una distanza totalmente inesistente, gli altri nella stanza li osservavano essere così intimi da metterli in imbarazzo.
<Prometto di seguire dei corsi aggiuntivi per il controllo degli istinti, ormai dovresti conoscermi Bakugo...> disse in modo triste il bicolore.
<Cristo! Si che ti conosco bastardo a metà ed è proprio questo che mi fa incazzare così tanto, non pensavo che uno come te si facesse mai sopraffare da una cazzo di droga.> quello che provava Katsuki era ovviamente delusione e il bicolore lo guardò mortificato, non era un ragazzo facile da leggere vista la sua continua mono espressione e la sua difficoltà nell'esprimere le emozioni che sentiva e che le parole, quelle in particolare, lo avevano colpito. Osservava il biondo con gli occhi sgranati, la fronte aggrottata e lo sguardo che vagava cercando quello degli altri due incrociando quello del verdino che mosse piano la testa per fargli comprendere di aver capito.
<Pensi di riuscire a prendere parte a questi corsi Todoroki? Siamo purtroppo rimasti increduli nel vederti in quel modo... comprendi quello che vogliamo dire ?> Kirishima stava cercando di essere ragionevole valutando una soluzione idonea per tutti, Midoriya era contento che comprendesse.
<Certamente, devo andare da Recovery Girl apposta per parlarne e poi dovrei andare in ospedale...> la voce sempre più bassa, lo sguardo di Bakugo si ammorbidì in modo impercettibile ma Izuku lo notò subito.
<Uhm, tanto dovremmo venirci anche noi.> disse il biondo alzando un sopracciglio muovendo il pollice accarezzando la mano del verdino.
<Esatto, esatto. Andiamo insieme, sarebbe già un'inizio.> Midoriya sorrise in modo caloroso per far capire all'amico di essergli vicino, gli sorrise debolmente anche lui e Denki si avvicinò al gruppo poggiandosi alla spalla del rosso.
<Direi di si.> anche Kaminari sorrise, sembrava che la precedente tensione stesse finalmente sparendo.
<E per favore non mi far più vedere quella faccia abbattuta del cazzo, già mi rode che ci hai salvato> sbuffò Katsuki guardandolo disgustato spintonandolo di poco, gli altri risero per il suo solito modo incisivo e strafottente.
<Grazie ragazzi...> il bicolore li osservò chinandosi per ringraziarli e il biondo elettrico gli poggiò la mano sulla spalla.
<Alzati per favore, abbiamo capito. Vediamo quanto sei dispiaciuto, ora andiamo avanti e andiamo a trovare le ragazze in ospedale.>
<Vi dispiace se vengo anche io ?>
Inasa spuntò nella cucina e per poco la casa non saltò in aria, sia il rosso che il biondo gli si avvicinarono minacciosi prendendolo per la maglietta parlandogli quasi a bassa voce.
<Brutto pezzo di merda, non ti azzardare ad avvicinarti a loro, sono nostri, i nostri omega schifoso di un'alpha maniaco. Se ti rivediamo intorno a loro sei finito.> la voce impercettibile mentre l'altro sgranava gli occhi agghiacciato, non riuscì a dire nulla.
La stanza si riempì subito di feromoni alpha al caramello e liquirizia, i forti odori di Kirishima e Bakugo fecero coprire il naso dei due omega per l'impatto e a Inasa tremarono le gambe per la potenza che avevano. Erano stati rilasciati proprio per una questione di dominazione e possesso come a voler segnare il terreno, gli stavano urlando, senza le parole, di stare al suo posto.
<Io direi che possiamo andare ragazzi, che dite?> esortì Izuku cercando di mettere fine a quel momento di tensione durato già troppo.
<Si si, ragazzi andiamo.> continuò Denki con sicurezza avviandosi verso la porta.
Il rosso e il biondo lanciarono un'ultima occhiataccia a Inasa per poi raggiungere i propri compagni e uscire seguiti poco dopo dal bicolore, nella stanza i presenti tirarono un sospiro di sollievo.<Allora visiterò prima gli omega e dopo gli alpha.> la bassa signora che si occupava dell'infermeria camminava piano, aveva una cartellina in mano con tutti i dati degli studenti e giocherellava con la penna.
Ci misero circa quindici minuti a gruppo, erano tutti in salute ma gli aveva raccomandato di astenersi da rapporti sessuali per almeno tre giorni per ristabilire i livelli ormonali e riposo assoluto. La droga che avevano assunto era abbastanza potente da potergli dare problemi a livello di fertilità e regolarità del calore quindi sarebbe stato meglio non rischiare ulteriori complicazioni.
<Hai parlato del... marchio con Recovery girl? Che ti ha detto?> Bakugo lo prese da parte per avere altre informazioni.
<Che non è un problema ora come ora e che siamo stati un pò incoscienti a farlo ieri sera vista la potenza della sostanza ma sopra tutto di prendere precauzioni ulteriori. Pur non essendo in calore, per un paio di giorni potrebbe essere più facile rimanere incinto...> il verdino continuò a ragionare tra se e se ma l'altro non lo stava più ascoltando, era fermo a riflettere.
<Uhm... capisco. Ti ha detto altro?>
<Beh si.> Midoriya arrossì di colpo sotto lo sguardo incuriosito di Bakugo.
<Insomma?>
<Mi ha detto che non se l'aspettava, del marchio intendo, e che era contenta per noi. Poi di cercare di stare il più vicino possibile questi primi giorni, sia a livello fisico che mentale, i nostri feromoni ora come ora sono più leggeri per gli altri ma più potenti tra noi.>
<Il mio odore è più forte?> domandò malizioso e provocatorio Katsuki mettendogli una mano sulla spalla.
<Effettivamente si, non sento quasi per niente quelli degli altri ma il tuo è come un profumo che mi porto sempre a presso, buono e inebriante. Non mi lascia mai...>
<Ti piace proprio eh?> sorrise contento il biondo avvicinandosi alle labbra lasciandogli un bacio veloce.
<Kacchan! Dai... dobbiamo andare... > il volto completamente rosso mentre a distanza i suoi amici osservavano la scenetta contenti per il progressi che avevano fatto nel corso del tempo.
<Si si Deku, ora andiamo. > lo prese per la mano raggiungendo gli altri velocemente, tutti e tre fecero finta di guardare da un'altra parte.
<Todoroki hai sentito in ospedale?> il bicolore sorrise triste chiudendo il telefono e inserendolo nella tasca.
<Si, Momo e Uraraka sono fuori pericolo e sveglie. Possiamo andarle a trovare quando vogliamo mi hanno detto.> i quattro si guardarono annuendo.
<Andiamo.>
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Dannato rivale
Fanfiction"Non penso che dovresti giocare con il fuoco, Deku." deglutí. "Non vedo nessun fuoco, Kacchan." gli occhi di Katsuki diventarono ancora più rossi. ______________________________________________________________________ In un mondo in cui è permesso...