Capitolo 18

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<Deku come ti senti?> Todoroki lo guardava preoccupato, sicuramente si sentiva in colpa per come erano andate le cose e dispiaciuto per le conseguenze dello scontro con Dabi, gli guardava il braccio con lo sguardo dispiaciuto.
<Bene grazie, ormai ci siamo ripresi completamente e possiamo tornare ad allenarci, il braccio è in fase di recupero, questione di poco grazie a Recovery Girl. Sicuramente poi dovremmo parlare anche con Hawks e il detective per capire come muoverci. Jiro?>
Una mano vicino Iida gli faceva cenno, fece qualche passo avanti con una stampella sorridendogli, come aveva immaginato avrebbe avuto bisogno di cure alla gamba colpita durante la missione.
<Ehi Deku grazie ancora, sono stati giorni difficili tra psicologi e dottori ma ti ringrazio, se non fosse stato per voi sarei ancora li.> gli occhi spenti di chi aveva avuto paura di essere torturata per giorni e giorni, pian piano sarebbero tornati a splendere, ora aveva solo bisogno di tempo.
<Ma ci mancherebbe Jiro, sono contento che stai bene.> si stava grattando la testa con fare distratto notando che il biondo aveva lasciato la cucina, la cosa lo rendeva triste e purtroppo le loro doti comunicative non erano sempre delle migliori.
<Kirishima..> il rosso si girò a guardarlo.
<Dimmi Deku>
<Ehm Kacchan...?> stava cercando di non prendere colore per la domanda, sperava sembrasse solo una richiesta di informazioni.
<Ha detto che andava in sala pesi e poi in palestra, sicuramente lo trovi la.> Mina gli sorrideva in modo strano, non capiva se voleva dirgli qualcosa oppure no.
Aveva iniziato a pensare tra sé e sé torturandosi il labbro mentre qualcuno gli picchiettava su una spalla, una castana gli stava fin troppo vicino.
<Ti posso parlare?>
<Si certo Uraraka> si erano spostati vicino alle finestre distanti da gli altri per non farsi sentire, non aveva idea di cosa gli volesse dire.
<Bhe Deku....volevo chiederti... se ti andava di andare a prendere un gelato insieme questo pomeriggio. Sei appena tornato, hai bisogno di riposo e di svagarti un pò.> lo guardava raggiante mentre si teneva le mani, sembrava quasi una proposta di appuntamento visto che non aveva nominato gli altri.
<Uraraka... veramente> era ovviamente a disagio.
<Se te lo stai domandando ti sto chiedendo di uscire insieme, io e ... te.> gli occhi osservavano i piedi e le gote erano arrossate, sicuramente era in imbarazzo.
<Scusami ma mi devo allenare oggi... poi abbiamo altro a cui pensare.> Midoriya si girò a guardare Jiro e la ragazza seguì il suo sguardo capendo a cosa si riferisse.
<Ma...>
<Devo andare, anche io non posso stare con le mani in mano.> 
Gli sorrise e fece per andarsene ma Ochako lo prese per un braccio puntando gli occhi nei suoi.
<Deku... a te piace qualcuno ?> domanda scottante in quel momento, diventò immediatamente rosso non riuscendo a nascondere cosa provasse, non riusciva a controbattere.
<Non serve che mi rispondi, il tuo corpo parla per te.> gli lasciò il braccio superandolo e uscendo dal dormitorio.
Era dispiaciuto ma quelle eccessive attenzioni gli avevano fatto intuire che la sua amica non vedesse la loro relazione nello stesso modo e lui al momento aveva solo una persona per la testa e il suo odore di caramello e nitroglicerina.

Tornato in camera aveva provato a sentire All Might ma era probabilmente impegnato quindi gli aveva replicato con un messaggio, gli diceva di attendere nuovi sviluppi e che stavano indagando, lo avrebbe contattato in caso d novità.
Era il momento di allenarsi ma sopratutto di parlare con Bakugo, c'era qualcosa che non lo faceva stare tranquillo.

Si era addormentato con la testa piena di pensieri e al risveglio era ormai pomeriggio.
Aveva provato a cercare Katsuki senza successo, probabilmente si era già allenato e gli rimaneva solo provare a bussare alla sua stanza.
Due colpi sulla porta ma nessuna risposta.
<Kacchan apri, dobbiamo parlare.> qualche momento di silenzio e poi lo sentí.
<Che vuoi?> neanche gli aveva aperto, quell'atteggiamento lo stava innervosendo.
<Ti devo parlare apri.>
<Che cazzo vuoi?>
<Ti ho detto apr-> l'ingresso si schiuse ed entrò velocemente chiudendosi la porta alle spalle.
La stanza era semplice e in ordine, come tutte aveva un letto sulla destra e una scrivania sulla sinistra con anche un piccolo armadio vicino all'ingresso.
La finestra era aperta e il vento fresco del pomeriggio spostava le tende, era una bella giornata anche se le nuvole in lontananza prevedevano pioggia nel tardo pomeriggio.
Fece un paio di passi verso di lui poggiandosi di spalle alla scrivania osservandolo, aveva la sua solita tuta nera e i capelli scompigliati come sempre. Era così bello che quasi lo metteva a disagio a volte.
<Smettila di fare baccano in corridoio, dimmi cosa vuoi e poi esci, ho da fare.>
<E dai Kacchan, intanto dimmi cosa è successo. Perché sei così arrabbiato ?> se ci fosse stato un interruttore in quel momento avrebbe fatto sicuramente click, Bakugo scattò in piedi dimezzando la distanza che li separava.
<Non mi fare domande del cazzo Deku.> glielo disse quasi a bassa voce fissandolo, Izuku deglutí di riflesso non riuscendo però ancora a capire.
<Parla, ci stai girando troppo intorno Kacchan.> voleva mantenere i nervi saldi per affrontarlo ma ci stava mettendo troppo a dirgli il motivo di tutto quello.
<Non capisco se è per qualcosa che ho fatto, per qualcosa che ho detto, per la reazione di Uraraka al nostro arrivo o-> non concluse neanche la frase che lo aveva afferrato per la maglietta e lanciato sul letto, gli si era messo sopra e gli teneva le mani sopra di lui, la distanza era quasi sparita ormai, lo sentiva respirargli vicino mentre parlava.
<Perché cazzo ti fai toccare così da chiunque? Sembra quasi ti piaccia fare quello disponibile! Ti piace Uraraka ? Ci vorresti scopare Deku?> gli stava quasi urlando non riuscendosi a trattenere, una reazione stranamente esagerata, non riusciva a interpretarla.
"Che sia ...geloso? Nooo impossibile... ma se così fosse ?"
<Kacchan non è che per caso sei... geloso?> Izuku prese subito colore sulle guance, anche solo l'idea lo riempiva di gioia. Katsuki lo prese subito per la maglietta con la mano libera tirandolo verso di sé e baciandolo con forza, sentiva quasi come se dovesse ricordargli cosa provava e i sentimenti lo travolsero immediatamente.
La mano di Bakugo gli percorse il corpo fino ai capelli, li tirò piano e Midoriya schiuse la bocca, il biondo ne approfittò subito per inserirci la lingua, era un bacio quasi possessivo per come non riuscivano a staccarsi neanche per prendere aria.
<Deku> gli sussurrò a bassa voce, sentiva l'odore di caramello riempire la stanza e decise di non trattenersi, quell'alpha lo voleva e anche lui.




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