<Tatsuya, Shiro vi ho detto di non correre!>
Izuku era ormai esasperato a forza di urlare alle piccole pesti che si rincorrevano per casa senza sosta lasciandolo senza energie e stremato.
<Ragazzi se non vi date una calmata parlo con vostro padre appena torna.> disse il verdino con voce bassa e minacciosa sorridendo beffardo ai figli immobili al solo pensiero.
<Papi dai stavamo solo giocando>
<Correre per tutta la cucina urlando e schiamazzando non mi sembra proprio eh>
<Ma si dai pap->
La porta di casa risuonò facendo tintinnare le chiavi del un biondo dopo una giornata di lavoro, i capelli in disordine come sempre ma non perdendo mai il suo fascino.
<Sono tornat-> Katsuki si fermò sulla porta del salone con un sopracciglio alzato osservando circospetto la situazione per poi passare lo sguardo su Midoriya che gli sorrideva felice di rivederlo.
<Che avete combinato adesso?>
<Pap->
<Perchè qua è tutto in disordine, voi avete delle magliette macchiate e papi mi sembra affaticato come se fino a cinque secondi fa vi stesse dicendo di ascoltarlo?> Bakugo di avvicinò al compagno poggiandogli una mano sulla spalla per poi accarezzargli la pancia.
<Come sta la piccola Yumiko ?>
Izuku sorrise in modo dolce poggiando la sua mano su quella del biondo.
<Adesso meglio misto che il papà è tornato.> i due piccoli guardavano la scena sperando che il padre non avrebbe fatto saltare in aria tutta la casa da un momento all'altro osservandolo girarsi con le mani scoppiettanti e un sorriso diabolico.
<Voi due!!!> Katsuki iniziò a rincorrerli facendo risuonare le risate per casa e Midoriya non potè fare a meno di scoppiare a ridere afferrando tutti e tre con la frusta nera per riportarli davanti a se.
<Ora basta bambini, è ora di cena. Su, andate a lavarvi le mani che è pronto.> A quella frase Bakugo alzò un sopracciglio guardando i piccoli correre in bagno veloci e collaborare senza troppe lamentele, lui si avvicinò al verdino cingendolo per la vita e avvicinandolo a se lasciandogli un bacio a fior di labbra riempiendo la stanza dei loro feromoni, odore che ormai sapeva di casa e a cui i bambini avevano fatto l'abitudine.
<Chi hai chiamato bambino?> gli parlò con voce bassa e roca osservando quegli smeraldi che tanto amava.
<Proprio te visto che corri per casa anche tu.> gli fece la linguaccia scompigliandogli ancor più i capelli biondi per poi divincolarsi andando ai fornelli velocemente cercando di ricordarsi di non arrossire ogni volta che l'altro lo toccava, ormai gli veniva fin troppo naturale.
Katsuki lo raggiunse subito abbracciandolo da dietro e poggiando la testa sulla sua spalla osservando cosa avesse preparato il compagno.
<Mi vuoi avvelenare?>
<Di cosa stai->
<Deku ancora non ti sei imparato a preparare i takoyaki vedo, se non ci fossi io in questa casa moriremmo di fame.> per poco non sfuggì alla frusta nera del verdino mentre pronunciava le ultime parole osservando un barlume di arrabbiatura nei suoi occhi.
<Mi sembra che mangi tutti i giorni spazzolando il piatto però>
<E' la fame.>
<Sei un idiota.>
<E tu staresti meglio con solo il grembiule addosso.> lo sguardo di Izuku passò velocemente da incazzato a eccitato trasparendo chiaramente anche grazie ai suoi feromoni che sembravano più dolci.
Restarono un paio di secondi a fissarsi cercando di capire se saltarsi addosso o fare una normale cena in famiglia ma le urla dei bambini li riportarono velocemente alla realtà ma non prima che il biondo gli sussurrasse all'orecchio in modo da non farsi sentire.
<Dopo indossa solo quello.>
<Papi papi!!> i due piccoli tornarono saltellando e aiutando i due genitori a mettere tutti piatti a tavola iniziando poi a fare domande a raffica sulle mansioni da eroe che aveva dovuto affrontare Bakugo, Midoriya ascoltava e chiedeva curioso come stesse procedendo il lavoro accarezzandosi la pancia mentre rifletteva.
Ormai era a casa da circa due mesi visto che era per la terza volta incinto, dopo aver raggiunto la vetta della classifica degli eroi ed essersi sposati aveva scoperto di aspettare i due gemelli che ormai avevano cinque anni.
Tatsuya e Shiro erano nati alla fine di novembre regalandogli il primo Natale tutti insieme, Izuku non si era fatto troppi problemi a mettersi in paternità visto il secondo posto ricoperto dal compagno, sapeva che avrebbe sopperito alla sua mancanza sul campo nel mondo degli eroi in modo impeccabile.
Midoriya però non stava senza fare nulla e mentre i bambini stavano a scuola collaborava con All Might partecipando a indagini a distanza e aiutando il suo mentore negli allenamenti dei ragazzi nella UA elaborando utilizzi adeguati dei quirk e i perfetti impieghi, non abbandonando mai il suo hobby preferito di sempre. Non avrebbe mai fatto la mogliettina ferma a casa ad aspettare il marito, anche con due marmocchi e uno in arrivo non si sarebbe mai arreso nel voler dare una mano combattendo, per quanto gli fosse possibile, la comunità dei villain.
Bakugo ormai aveva perso le speranze nel dirgli di riposarsi ed erano arrivati ad un'accordo adeguato e approvato anche da Recovery Girl, la donna che ormai lo aveva in cura da anni.
Avrebbe potuto aiutare gli heroes senza mai andare sul campo, sarebbe stato il giusto compromesso per non allontanarsi da ciò che amava di più e ciò che aveva deciso di proteggere, la sua famiglia.
Dopo cena i bambini andarono in camera lasciando prima un bacio sulla pancia del padre sorridendogli felici, erano contenti che tra qualche mese avrebbero avuto una sorellina e dopo due maschi, tre contando il compagno, Izuku non vedeva l'ora di stringere un'altra biondina tra le braccia.
I loro figli erano un perfetto mix di loro due, Tatsuya aveva i capelli biondi e spigolosi con gli occhi verdi mentre Shiro i capelli verdi e ricci con gli occhi rossi, il primo sembrava più calmo ma deciso mentre il secondo era una piccola peste che attaccava sempre l'altro per cercare di fargli vedere chi comandava. Chissà chi gli ricordava.
Rimasero sul divano solo loro due, Bakugo aveva la schiena poggiata e Midoriya gli si era poggiato con la testa sulla spalla mentre guardavano senza troppo interesse un programma alla tv.
<Senti, hai sentito Kiri?>
<Capelli di merda?>
<Si, il tuo migliore amico.>
<Tsk.>
<Immagino che sia un si Kacchan, come stanno lui e Denki? Dovremmo andare a trovarli.>
<Ma perchè dovremmo.> sbuffò il biondo.
<Settimana prossima, ormai Denki dovrebbe essere all'ottavo mese.> ovviamente anche l'altra coppia non aveva perso tempo ma avevano ingranato dopo di loro e questo era il loro primo figlio, l'ultima volta che aveva sentito Kaminari era tutto preoccupato e angosciato e lo aveva rassicurato di poterlo chiamare quando voleva .
<Sei proprio un marito fastidioso.>
<Mi ricordo che abbiamo degli amici, è diverso Kacchan.> Katsuki gli prese la mano baciando la fede nuziale incontrando i suoi smeraldi osservarlo in quel gesto così dolce e intimo.
<Abbiamo anche una camera da letto.> al biondo brillarono gli occhi e spense velocemente la televisione caricandosi in braccio un Izuku in imbarazzo per il suo peso, preoccupato.
<Non pensare minimamente a farti paranoie per la pancia, mi piaci incinto. Fosse per me saresti sempre gravido.>
<Kacchan!!!> Midoriya gli urlò battendo i palmi sul suo petto facendolo scoppiare a ridere mentre iniziava a salire le scale della loro casa che portavano al primo piano, quello con le camere.
<Mica vorrai svegliare i bambini.> il verdino diventò rosso e sperò di non essere stato sentito. Bakugo, tenendolo ancora in braccio, si affacciò alla loro camera osservandoli dormire beati circondati da figure dei vari eroi. Ogni volta che le vedeva roteava gli occhi infastidito, qualcuno la dentro aveva ripreso la stessa mania del verdino.
<Se sarai bravo, stasera...> Katsuki lo poso a terra appena varcata la soglia della loro stanza e Izuku gli si fiondò sulle labbra azzittendolo velocemente e lasciandolo senza parole per un attimo.
<Parli troppo stasera... Kacchan> gli sussurrò tra un bacio e l'altro mentre gli teneva la testa tra le mani tirandogli piano i capelli.
<Deku...> sospirò il biondo rilasciando il suo tipico odore chiudendo gli occhi appena quello alla menta lo investì facendogli leccare le labbra dall'eccitazione.
<Un giorno di questi mi farai impazzire con questo tuo profumo.>
<Ti piace molto?>
<Sa di te, è ovvio che mi piaccia.> Bakugo gli prese il mento con una mano fermandosi a osservarlo, il viso rosso e il fiato corto rendevano l'uomo davanti ai suoi occhi la cosa più erotica e bella che avesse mai visto.
<Prometti che non mi lascerai mai.> Izuku rimase atterrito per la frase inaspettata non capendo.
<Che cos...>
<Promettimelo.>
<Non potrei mai lasciarti, ne morirei. Non posso vivere senza di te Kacchan.> gli lasciò un bacio leggero poggiando la sua fronte su quella del compagno guardando quegli occhi rossi e profondi proprio come era il suo cuore.
<Neanche io.>
La sicurezza di quella frase era assoluta, da quando si conoscevano non si erano mai allontanati, avevano discusso, litigato, fatto a botte ma alla fine si erano riavvicinati come se fosse inevitabile, come se il destino non li avrebbe mai accettati separati, come se il loro futuro insieme potesse essere solo insieme. E proprio come vuole il destino non avevano potuto far altro che riavvicinarsi e innamorarsi in modo sempre più profondo e intenso, di quegli amori che ti sconvolgono e ti curano l'anima, ti stringono fino a toccarti le ossa e non ti lasciano più rendendo quell'amore e quell'odore un legame che mai si sarebbe spezzato.______________________________________________________________________
Piccola nota dell'autrice:
Siamo arrivati alla conclusione di questa storia, sono felicissima che sia stata seguita e letta così tanto, non lo avrei mai immaginato e mi riempie di gioia e soddisfazione.
Non pensavo di arrivare a 45 capitoli ma più scrivevo, più sentivo la necessità di andare avanti tra missioni, feromoni e discussioni senza far mancare mai un pizzico di pepe che è proprio quello che rappresenta a pieno come mi immagino Izuku e Katsuki.Una curiosità:
I nomi dei bambini non sono casuali, Tatsuya significa "drago", Shiro "lupo bianco" e la piccola Yumiko "colei che genera bellezza". Le traduzioni possono cambiare in base ai kanji utilizzati ma questi tre mi sembravano i più adeguati per questi marmocchi.Spero con tutto il cuore che questo epilogo vi sia piaciuto e prometto che non smetterò di intrattenervi con altre Bakudeku, a presto.
La vostra LadyWarFede ❤️
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Dannato rivale
Fanfiction"Non penso che dovresti giocare con il fuoco, Deku." deglutí. "Non vedo nessun fuoco, Kacchan." gli occhi di Katsuki diventarono ancora più rossi. ______________________________________________________________________ In un mondo in cui è permesso...