04 | Un pubblico inaspettato

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Max

Non era soltanto l'allenatore William a guardarmi con un'alta aspettativa durante il provino, ma anche i miei compagni di scuola. Tyler Gates, l'attuale capitano della squadra, mi scrutava con particolare interesse, nel mentre che l'allenatore ricercava la tecnica che avrei dovuto dimostrargli durante gli esercizi prescelti.

Inizialmente, testarono la mia velocità. L'allenatore mi aveva chiesto di correre per 100 metri così da poter valutare i miei scatti. Cercai di correre il più velocemente possibile, nel mentre che mi veniva preso il tempo -- Voleva sapere quanto veloce potessi correre e quanto fosse la mia resistenza muscolare in una tale breve durata.

Mi sembrava fosse felice nel vedere il cenno di approvazione che mi aveva rivolto, dopo aver guardato il timer.

Poi aveva stabilito una serie di esercizi che includevano il prendere e lanciare una palla che veniva lanciata al centro del campo. Un sorriso mi incurvò le labbra, mentre l'allenatore mi guardava lanciare la palla con una spirale ad una distanza davvero limitata.

Poi mi richiamò, affinché ricevessi i suoi passaggi, per poi farmi correre attraverso una serie di ostacoli creati con le gomme.

Le mie abilità vennero valutate anche dalle diverse angolazioni e distanze del campo, cercando di farmi lanciare la palla il più lontano possibile. Mi ero anche dovuto dilettare nel colpire con mani e gambe un sacco di placcaggio.

Cazzo. Ero fottutamente innamorato del calcio.

Alla fine del provino, l'allenatore mi afferrò saldamente per le spalle con un ampio sorriso sul volto, prima di incamminarsi per parlare anche con gli altri studenti presenti alle selezioni. Bene. Ero sicuro di aver eccelso.

Non vedevo l'ora di unirmi alla squadra e ricominciare a giocare.

Tyler Gates si diresse verso di me, facendo pugno contro pugno. "Benvenuto in squadra. Siamo felici di averti con noi, Max."

Ricambiai il suo sorriso. "L'allenatore non ha ancora detto niente."

"Ti farà entrare e da quanto sembrava essere felice, non ti farà aspettare sino a domani per dirti che entrerai a fare parte della squadra," mi rispose Tyler. "Aspettati di ricevere il risultato del provino questa sera stessa."

Il mio petto si riempì di orgoglio. Questa sera? Non vedevo l'ora.

Nel mentre, mi sarei tenuto occupato con la mia strana compagna di classe, Luna, nello svolgere quel dannato compito di inglese.

A proposito, dovevo andare negli spogliatoi a farmi una doccia per ripulirmi, ero piuttosto sicuro che non avrebbe affatto apprezzato il fatto che gocciolassi di sudore.

Parlando del diavolo, spuntano le corna. Individuai Luna seduta su una delle gradinate, con un libro sul grembo. I suoi occhi erano incollati sulla pagina di qualsiasi cosa stesse leggendo e sembrava non destare attenzione a ciò che stava succedendo attorno a lei.

Sì, giusto. Luna Klein ed il suo mondo fatato. Scommettevo che era molti i ragazzi che desideravano incarnarsi in quei libri.

I miei occhi la seguirono anche quando il vento le sferzò i capelli, obbligandola a riporre la ciocca dietro l'orecchio. Il suo sguardo rimase incollato sul libro, mentre si bagnava le labbra con la punta della lingua.

Dannazione, non doveva farlo così lentamente. Quella ragazza riusciva ad infastidirmi anche a distanza.

"Cosa diamine ci fa lei qui?" La voce di Tyler mi distolse dal mio stato di trance.

Quando lo guardai, notai che aveva la mascella contratta e le sue labbra erano tirate in una linea sottile, mentre guardava Luna. Qualcosa, nel suo sguardo, sembrò bruciare, qualcosa di più che della semplice irritazione. Sembrava più rabbia.

LUNADove le storie prendono vita. Scoprilo ora