Luna
Appoggiai un piatto di spaghetti alla carbonara sul mio vassoio, nonostante non avessi affatto appetito. Nonostante questo, mia mamma mi faceva sempre pressione sull'importanza di non saltare i pasti -- Una volta aveva avuto un problema gastrico a causa di una dieta sbagliata, quindi non voleva che vivessi la sua stessa atroce esperienza.
Questo era il motivo per cui mi trovavo in caffetteria, intenta ad ignorare gli sguardi che sentivo addosso.
Le persone che mi sussurravano cattiverie alle spalle erano peggio di quando fingevano che non esistessi, che non vivessi nel loro stesso mondo.
Quando mi guardai attorno alla ricerca di un tavolo libero -- Solitamente sceglievo quello nell'angolo più remoto della stanza -- la voce di Max mi fece sobbalzare.
"Ehi Luna," mi chiamò, intrecciando lo sguardo al mio dall'altro lato della stanza. Lo vidi seduto da solo, con il cibo già riposto sul suo vassoio. Non era seduto al tavolo con i suoi compagni di squadra come l'ultima volta che lo avevo visto qui, in caffetteria, e questo mi fece restringere il cuore.
Guardai rapidamente il tavolo di Tyler, dov'erano seduti tutti i componenti della squadra. La voce di Max aveva decisamente catturato tutta l'attenzione degli studenti in caffetteria, inclusa la loro, ma solo Tyler porse attenzione per un secondo di troppo, prima di riportare il suo sguardo sul piatto che aveva davanti.
Tuttavia, riuscii a scorgere l'espressione irritata sul suo volto. I suoi amici, invece, rimasero a guardarmi per più tempo, prima di distogliere lo sguardo e dire qualcosa al loro capitano.
Deglutii e mi incamminai verso Max, stringendo il vassoio tra le mani, ma riuscii a fare soltanto tre passi prima di sentire qualcosa ad ostacolare la mia caviglia.
Un lieve strillo lasciò le mie labbra, mentre cadevo contro il pavimento, facendo schiantare per terra anche il vassoio. Il cibo si sparpagliò attorno a me. Sussultai per il dolore alla caviglia e cercai di sedermi, prima di rimettermi in piedi.
Quando sollevai lo sguardo, il mio cuore si raggelò nel vedere Max, con un'espressione decisamente incazzata, alzarsi dalla sua sedia, facendola stridere contro il pavimento.
Si avvicinò a me con ampie falcate e tutte le teste si voltarono verso di noi, la stanza calò improvvisamente in un silenzio tombale. Il cuore mi batteva rapidamente, mentre appoggiavo le mani per terra, per aiutarmi ad alzarmi. Quando lo feci, Max mi aveva già raggiunto, ma i suoi occhi erano puntati sulla persona dietro di me, sulla persona che mi aveva fatto inciampare con il chiaro intento di farmi cadere.
"Max," la mia voce tremò, mentre cercavo di fermarlo. Gli appoggiai le mani sul petto, nel tentativo di impedirgli di confrontarsi con quella persona -- Di aggredire quella persona, ad essere onesta. Sembrava proprio ciò che Max era sul punto di fare. "Max, per favore," ripetei, con insistenza e preoccupazione.
La mascella di Max si contrasse, ansante. Sembrava davvero incazzato, ma lo pregai con lo sguardo di non fare scenate.
Mi voltai e guardai la persona che mi aveva tenuto, appositamente, ferma per la caviglia. Aveva addirittura l'audacia di ridere con i suoi amici, seduti al suo fianco.
Conoscevo quel ragazzo -- Dai capelli ricci e gli occhiali. Aveva una cotta per Rory ed, a giudicare da come si stava comportando, immaginavo che questa cotta dovesse ancora passargli.
Forse voleva soltanto punire la ragazza che Rory aveva affossato davanti all'intero corpo studentesco la sera del suo compleanno. La rabbia cominciò a divampare, mentre vedevo un sorriso incurvargli le labbra.
Contrassi la mascella, prima di afferrare la bottiglietta d'acqua dal suo vassoio e versargliela dritta in faccia, facendo morire le risate dei suoi amici in un istante.
STAI LEGGENDO
LUNA
RomanceUna volta, ero una delle ragazze più popolari della scuola. Tutte le ragazze della Royal Heights, la scuola dei più ricchi, mi conoscevano come la bellissima Luna Klein, figlia di una delle più famose superstar del momento e di un rispettabile milio...