Luna
Quando Max uscì dall'aula di musica, rimasi a guardare la sua schiena, mentre il cuore mi martellava nel petto come un tamburo.
Non importava quanto avessi provato a nascondergli le mie emozioni, lui era stato in grado di leggerci attraverso.
Non sapevo nemmeno come sentirmi a riguardo. Dovrei sentirmi grata che qualcuno abbia finalmente compreso ciò che provo, no?
Ma allora, perché mi sento tanto preoccupata?
Ero preoccupata di molte cose, troppe. Ero preoccupata per lui, perché era nuovo ed era ancora ignaro di ciò che era successo. Ero preoccupata che, quando avrebbe scoperto la verità, si sarebbe rivelato come tutti gli altri studenti.
Perché lui dovrebbe essere diverso, dal momento che nessun'altro lo era stato?
Feci scontrare il pugno contro il pianoforte e sospirai --Non potevo trattenermi ancora. Andare a casa era l'opzione migliore -- Forse un bagno caldo mi avrebbe distratta da questi pensieri, seppur per poco.
Dopo aver fatto dei respiri profondi nel tentativo di calmarmi, mi alzai dallo sgabello, appoggiandomi lo zaino sulle spalle e dirigendomi verso la porta.
Ma poi, mi fermai nei miei passi, quando notai la persona che era appena entrata dalla porta.
Rory.
Rimase ferma, in piedi, a guardarmi, con la borsa posizionata su una sola spalla, come se, anche lei, fosse pronta a tornare a casa. Ma tra tutti i posti che poteva decidere di visitare dopo scuola, aveva scelto di venire qui.
Perché è qui?
"Rory?" Mormorai, avvicinandomi automaticamente a lei.
Più mi avvicinavo a lei, più diventata visibili, all'interno dei suoi occhi verdi scuro, la crescente rabbia e tristezza con la quale mi guardava. Mi mancavano quegli occhi, quelli che solitamente erano colmi di felicità, di entusiasmo ogni volta che mi raccontava di una nuova storia.
Sentii un nodo formarmisi nella gola, ricordandomi di chi fosse la colpa per la quale non potevo più scorgere quelle emozioni nei suoi occhi.
Era colpa mia. Tutta colpa mia.
Volevo chiederle se fosse qui per vedermi, ma avevo paura che quella domanda le fosse risultata stupida.
Le labbra di Rory si strinsero in una linea sottile, mentre la sua stretta sul cinturino della borsa, aumentava. "Devo parlarti."
Ero stupita. Mi sembrava un miracolo che mi avesse, finalmente, rivolto quelle parole dal momento che ero solita essere io a pronunciare quella frase, a chiedergliela, a pregarla di ascoltarmi.
"A proposito della mia festa di compleanno," cominciò e sentii il mio cuore contorcersi nell'udire la sua voce rotta. "Ammetto che è stata una bastardata. Ti ho, di proposito, escluso dalla lista degli invitati, perché sapevo di volerti da qualsiasi altro posto, eccetto che lì."
Le lacrime mi bagnarono gli occhi, mentre cercavo di non spezzarmi, perché questo mi avrebbe sicuramente lacerata dall'interno.
"Tuttavia, ho pensato anche al fatto che il nostro rapporto è rimasto incrinato per un anno," disse. "L'anno scorso non ho nemmeno voluto festeggiare, perché avevo il cuore troppo rotto per pensare a qualsiasi altra cosa. Ho dovuto fare ricorso a tutte le mie forze per continuare a venire a scuola dopo aver assistito a ciò che è accaduto tra te e Tyler in caffetteria."
Sì, lo avevo immaginato. Sapevo quanto quell'incidente le avesse spezzato il cuore.
Aveva rotto anche il mio, ma l'unica persona a cui riuscivo a pensare era lei, alla mia migliore amica.
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LUNA
RomanceUna volta, ero una delle ragazze più popolari della scuola. Tutte le ragazze della Royal Heights, la scuola dei più ricchi, mi conoscevano come la bellissima Luna Klein, figlia di una delle più famose superstar del momento e di un rispettabile milio...