28 | Collisione

100 9 0
                                    

Max

I suoi occhi ambrati mi guardavano e dire che la persona di fronte a me fosse incazzata, era un eufemismo. Aiden stava tremando dalla rabbia -- Sembrava non volerci pensare due volte a freddarmi lì, sul posto.

"Dov'è?" Sibilò.

E per quanto stupido potessi sembrare, rimasi senza parole. Non sapevo da dove cominciare. Dirgli che sua sorella stava dormendo sul mio letto, incosciente, non sarebbe suonato affatto bene. Ma avrebbe dovuto assistervi, che gli piacesse o meno.

Senza nemmeno attendere una mia risposta, Aiden mi spinse così forte da farmi sbattere la testa contro il muro dietro di me.

Dannazione. Non ero preparato a questo.

"Luna," Aiden si affrettò a raggiungere il mio letto. Il panico era chiaro sul suo volto. I suoi occhi erano spalancati, puntati sul corpo inerme della sorellina sul materasso.

La scosse per le spalle, sollevando ed abbassando il suo corpo nell'intento di svegliarla. "Cos'è successo? Stai bene? Per favore, svegliati. Svegliati, Luna."

Il suo petto si alzava e si abbassava con brutale velocità. Il suo respiro era corto ed affannato. Dio, pensavo gli servisse un inalatore.

Luna cominciò a sbattere le palpebre ed il mio cuore mancò un battito. Stava per aprire gli occhi?

Ma poi si lamentò per il dolore e questo, non sembrava essere affatto positivo.

Un'espressione mortale adombrò i lineamenti di Aiden, facendogli contrarre la mascella. L'istante successivo voltò il capo verso di me, alzandosi dal letto ed avvicinandosi con la stessa potenza di un uragano.

Aiden mi afferrò per il colletto, spingendomi contro il muro, facendomi borbottare per l'attacco. Cazzo. Sapevo come difendermi, ma non avevo intenzione di fare rissa con il fratello maggiore di Luna.

Inoltre, la vista di noi due sanguinanti quando si sarebbe svegliata più tardi, l'avrebbe spaventata a morte. Probabilmente sarebbe svenuta un'altra volta.

"Dannazione, cosa le hai fatto?" Mi chiese Aiden a denti stretti, il suo pugno, avvolto attorno al mio colletto, stava tremando, rendendomi difficile respirare, anche solo biascicare una parola sembrava impossibile.

Dubitavo che mi avrebbe realmente permesso di parlare.

"Parla," sibilò con voce velenosa, mentre i suoi occhi bruciavano dalla rabbia.

Oh, d'accordo. Okay.

"Non è come pensi," ammisi fermamente, nonostante la sua stretta mi stesse strozzando. "Ti sei fatto l'idea sbagliata."

"E com'è possibile che non sia come cazzo penso?"  Ruggì.

Dannazione, la sua voce avrebbe potuto svegliare l'intero piano.

"Ti sei approfittato di mia sorella, mm?" I suoi occhi si scurirono, rendendomi chiaro il messaggio che voleva mandarmi.

"Aiden?" La voce roca di Luna riempì la stanza ed entrambi voltammo il capo verso di lei.

Seduta sul mio letto, si stava strofinando gli occhi, puntati su di noi. "Sei davvero tu?" Sussurrò, mentre il suo sguardo si soffermava su di me. "E Max?"

Sembrava terribilmente confusa. Un cipiglio gli corrucciava le labbra.

E volevo spararmi a causa del mio pensiero inappropriato, ma la vista di lei appena sveglia sul mio letto, con i capelli scompigliati, i vestiti aggrovigliati e la voce roca, mi eccitò terribilmente.

LUNADove le storie prendono vita. Scoprilo ora