41 | Al tuo fianco

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Luna

Dopo quella notte con Max, davanti alla riva del fiume, tutto tornò lentamente al proprio posto.

I pettegolezzi sul fatto che fossi una drogata erano stati neutralizzati da papà e Aiden. I social media che avevano divulgato quelle false informazioni, si erano premurati di mandare in onda un altro servizio, rivelando al mondo la verità.

Sarebbe servito del tempo perché quelle voci sparissero completamente, ma dal momento che la verità era venuta a galla e che i colpevoli stavano pagando per i loro errori, la mia famiglia poté, finalmente, tornare a respirare.

Ero certa che sia papà che Aiden volessero distruggere tutte le persone che mi avevano fatta soffrire, ma quanto avevo scorto, sui notiziari, soltanto le loro iniziali -- Come RP -- Avevo esalato un sospiro di sollievo.

Non mi era mai piaciuto fare la guerra, nonostante nell'ultimo periodo, dentro di me, fosse scattato qualcosa.

Tuttavia, non mi importava più. La cosa importante era che il mio cuore fosse tornato a vivere pacificamente. L'incidente mi aveva insegnato quanto avessi sbagliato a soccombere in preda alla paura e di quanto era importante fidarsi delle persone che mi amavano.

Ora che stavo uscendo dall'auto, di fronte al mio edificio scolastico, la Royal Heights, un sospiro lasciò le mie labbra. Per quanto tempo ero mancata? Dovevano essere trascorse sicuramente due settimane, o forse qualche giorno in più.

Quando entrai in corridoio, le persone cominciarono a guardarmi, come al solito. Avrebbero mai smesso?

Mi diressi verso la mia aula, notando come mi stavano guardando. Alcuni mi compativano, altri avevano un'espressione di colpa, mentre altri ancora continuavamo a guardarmi con disgusto. Non importava cosa accadesse, ci sarebbero sempre state persone pronte ad odiarmi ed a credere a cose non vere.

Quando arrivai nella mia classe, molti dei miei compagni erano già lì e stavano parlando di come avevano trascorso il fine settimana, delle loro cotte momentanee e di tante altre cose -- Come in una qualsiasi mattinata scolastica.

Un dolce sorriso mi incurvò le labbra -- Ero grata di poter ancora andare a scuola come una normale adolescente. Sicuramente ciò che avevo vissuto non poteva essere catalogato nella sezione normale, tuttavia, ero ugualmente grata.

Un banco vuoto nella seconda fila catturò la mia attenzione. Era quello di Rory.

Se n'era andata.

 Dopo tutto ciò che era successo, non poteva più stare qui, questo era sicuro.

Il dolore mi lacerò, nel ricordarmi ciò che era accaduto tra noi. Ma stranamente, non mi sentivo dispiaciuta per lei. Non aveva fatto male soltanto a me, ma anche alle persone a cui tenevo di più in assoluto.

Mi sistemai davanti al mio banco e sospirai. I rumori attorno a me cessarono, nel ricordarmi di come papà ed Aiden disprezzavano questo Istituto. Odiavano che studiassi ancora qui, ma non avevo voluto trasferirmi.

Sarebbe stata una scocciatura chiedere il trasferimento ad un'altra scuola.

Inoltre, avevo degli ottimi voti, nonostante non fosse questo il motivo per il quale mi trovassi ancora qui.

Un movimento repentino vicino alla porta mi fece sollevare lo sguardo e lì, davanti a me, Max stava respirando affannosamente. Sembrava avesse corso per arrivare in orario.

I suoi occhi si posarono su di me ed io riuscii a scorgere il panico sul suo volto.

Con ampie falcate si avvicinò a me e, nuovamente, notai come tutti ci porsero la loro attenzione.

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