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La sveglia suona forte tra le pareti della mia camera da letto, controvoglia mi metto seduta prendendo il telefono tra le mani. È fine gennaio, sono le 7:30 e tra un paio d'ore verranno a trovarmi le mie vecchie amiche del liceo, Elisa e Valeria; siamo sempre rimaste in contatto, non ci siamo mai perse di vista perché se l'amicizia è vera, nemmeno 200 km possono romperla. Sono già state qua varie volte e hanno conosciuto tutto il mio mondo nella capitale. Stasera, a mezzanotte, esce "Solo", il nuovo album di Ultimo e siamo tutti super impegnati nella consueta festa che facciamo ogni volta. Non mi ha fatto ascoltare nessuna canzone a parte "Quel filo che ci unisce" ed io non vedo l'ora.
Mi alzo con la pigrizia di un bradipo per farmi il caffè e fumare la mia amatissima sigaretta del risveglio con il telefono da una mano.
Messaggio da: Nicco ❤️
"Bambi per che ora sei in studio?"
Messaggio a: Nicco ❤️
"Ma tu non dormi mai? 🤣"
Messaggio da: Nicco ❤️
"Penso a te"
Messaggio a: Nicco ❤️
"Per le 10:30 dovrei farcela, il tempo di arrivare da Termini"
Messaggio da: Nicco ❤️
"Non sviare il discorso ogni volta, prima o poi dovremmo parlarne"
Messaggio a: Nicco ❤️
"Anche io... Penso a te"
Messaggio da: Nicco ❤️
"Mi fai impazzire. Non vedo l'ora che sia dopo."
Non rispondo più, mi sono esposta fin troppo e tutto questo mi mette in imbarazzo. Non sono una tipa sdolcinata, preferisco i gesti alle parole da sempre.
Messaggio da: Elisa 🌹
"Buongiorno tesoro mio, ti ricordi alle 9:30 saremo a Termini? Stiamo partendo ora"
Messaggio a: Elisa 🌹
"Buongiorno, 9:30 sarò lì. Non vedo l'ora di vedervi amori miei"
Messaggio da: Elisa 🌹
"E Niccolò non te lo porti? 🤣"
Messaggio a: Elisa 🌹
"Che stronze! Me la pagherere 🤣"
Messaggio da: Elisa 🌹
"Dai che ci ami, a dopo amore"
Mi preparo con calma e alle 8:45 sono in macchina verso la stazione. Il traffico romano è all'orario di punta ma io sono comunque sorridente alla guida perché sto per rivedere due pezzi di cuore.
In perfetto orario sono parcheggiata di fronte l'uscita su piazza dei Cinquecento.
Messaggio a: Elisa 🌹
"Sono su piazza dei Cinquecento"
Messaggio da: Elisa 🌹
"Stiamo scendendo ora dal treno"
In fretta scendo dalla macchina e subito qualche ragazzina mi riconosce.
<<Buongiorno Claudia, possiamo fare una foto?>>
<<Buongiorno a voi. Certo venite>>
Ci facciamo la foto e io scappo verso l'entrata in attesa. Le vedo da lontano con i trolley in una mano e i telefoni nell'altra, mi stanno sicuro facendo una stories. Mi corrono incontro e nel nostro solito abbraccio a tre sento tutto l'affetto che c'è tra noi da anni e che so non finirà mai.
<<Io te lo dico... Stasera alla festa faccio un casino è tanto c'è Gianmarco che mi accompagna>> mi dice Valeria facendoci scoppiare a ridere seguendoci anche lei subito dopo.
<<Gianmarco è! Capito Elì? Gianmarchino ha fatto colpo>> do una gomitata alla mia amica deridendola e facendola arrossire.
<<Daje regà andiamo che ci aspettano in studio>>
Saliamo in macchina ridendo con Elisa seduta accanto. Squilla il telefono collegato alla macchina.
"Nì"
"Bambi sono arrivate?"
"Ciao Niccolò" lo salutano in coro e ridiamo tutti anche lui.
"Bene, sono arrivate. Senti" lo interrompo subito
"Nì sei in vivavoce è"
"Perché che nascondete che l'hai avvisato?" mi chiede Valeria da dietro.
"Ma niente, sta zitta stronza" e gli do una gomitata.
"Daje Bambi, ve aspettamo in studio, sta pure Gianmarchino che le vole salutà"
A queste parole Elisa ed io ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere beccandoci un'occhiataccia da dietro. Gli mandiamo un bacio ridendo.
"Perché ridete?"
"Niente Nì stamo arriva, posamo le valige n'attimo a casa e arrivamo"
"Nun parlà romano con me" mi dice sensuale.
"Ciao Niccolò"
<<Che cuccioli>> Elisa è stronza.
<<La smetti?>> la fulmino ma subito dopo rido.
<<Non ti vediamo ridere così da un pò, siamo felici per te qualunque cosa sia Clà>>
Sorrido e mando un bacio a tutti e due. Sono state e sono ancora le colonne portanti della mia vita. Mi hanno supportato e sopportano in ogni scelta, giusta o sbagliata, loro c'erano sempre.
Arriviamo in studio ridendo tra noi e appena entriamo nel cancello sento un fischio.
<<Gianmarchì che te sembramo pecore?>> e scoppiano tutti a ridere.
Loro abbracciano e salutano tutti.
<<Pranziamo insieme?>> chiede Niccolò verso noi tre che annuiamo convinte.
<<Facce na foto Nì>> gli chiedo passando il mio telefono a lui per poi pubblicarla.
Facciamo un giro dello studio, prendiamo un caffè, fumiamo una sigaretta tutti insieme e per pranzo chiamiamo anche Aurora e Priscilla che volevano rivedere le mie amiche.
Siamo davanti al nostro solito ristorante a Testaccio, "da Felice", le mie amiche non ci sono mai venute e questa è l'occasione.
<<Siete pronte alla miglior carbonara de Roma?>> chiedo euforica.
<<Ma nun era la mia la più bona de Roma?>> mi risponde Niccolò con il sopracciglio alzato.
<<Ops>> dico e subito ridiamo tutti.
<<Buongiorno Claudiè, sei sempre più gnocca>> mi dice il cameriere che mi pare si chiami Marco.
<<Daje Marco dacce n'tavolo e abbassa l'occhi, nun sia mai te cascano>> dice Niccolò e tutti ridono.
<<Questo se sta a impazzì>> mi sussurra Gabriele da dietro e scoppiamo a ridere mentre il gruppetto nostro che si stava avvicinando al tavolo si gira a guardarci. Facciamo segno che non è successo nulla.
<<Non hai visto ancora niente Cocco, goditi lo spettacolo>> e ridiamo ancora.
Stiamo aspettando per poter ordinare mentre sorseggiamo del vino rosso.
<<Allora ragazzi che vi porto?>> chiede Marco cortese e senza nemmeno guardarmi.
<<Marcolì er solito, carbonara pe tutti va bene?>> chiedo io mentre gli faccio l'occhiolino che ricambia.
Gabriele scoppia a ridere e girandomi capisco il perché. Niccolò si è irrigidito al mio fianco e subito mi mette un braccio attorno alle spalle.
<<Si si va bene per tutti Marco, veloce che c'avemo fame daje>> dice Niccolò guardandolo dritto negli occhi.
<<Vado a fumà>> mi alzo e mi avvio fuori seguita da Elisa e Gabriele. Nel tragitto fino alla porta mi ferma Marco mettendomi una mano sulla spalla, vedo Niccolò scattare in piedi.
<<State insieme Claudiè?>>
<<Che te mporta a te?>> risponde Niccolò avvicinandosi. Lo stringo per un polso per fermarlo. Gabriele mi è subito affianco.
<<Non stiamo insieme Marco, è solo un pò nervoso scusalo>> dico io a disagio.
<<Mh mh nervoso si>> sussurra Niccolò
<<N'namo a fuma Moricò, che sennò fai danni>> dice Gabriele mentre lo trascina fuori.
<<Ma te stai a m'pazzì è Niccolò?>> sono furiosa.
<<Tu me stai a fa mpazzì lo capisci o no? Te girano tutti attorno porca puttana e io impazzisco, non capisco più un cazzo>> mi urla contro con due lacrime che gli rigano il viso.
Resto immobile con la sigaretta tra le dita. Gabriele lo abbraccia ma, chi dovrebbe abbracciarlo, sono io e così faccio. Lo sciolgo piano da Gabriele e mi abbraccia forte.
<<Nun devi piangè Nì, pe favore>> sussurra nel suo orecchio. Si stacca piano, mi da un bacio all'angolo della bocca e rientra.
<<Che cazzo è stato?>> chiedo ai due amici di fronte a me.
<<Sete due teste de cazzo porca puttana. Continuate a allontanarvi ma più vi allontanate, più state vicini. Sti deficienti>> dice Cocco buttando la sigaretta e rientrando dentro dagli altri.
Una lacrima mi riga la guancia, Elisa me l'asciuga prontamente e mi abbraccia.
<<Va tutto bene amò>> mi sussurra piano.
<<Ti va di rientrare oppure vuoi andare via?>> continua.
<<No no rientriamo, c'ho fame>> e sorridendo rientriamo dentro.
Il pranzo, dopo quel momento, è stato tranquillo, abbiamo parlato tanto e sono felice che le mie amiche storiche si trovino così bene con le persone con la quale condivido la mia vita adesso, lontano da loro.
<<Clà ti sei incantata?>> mi chiede Valeria accarezzandomi il braccio
<<No no, ero sovrappensiero. Dicevate?>>
<<Tutto bene Clà?>> mi sussurra Niccolò all'orecchio, ci guardano tutti. Mi volto, gli sorrido, mi sorride e annuisco.
<<Andiamo dai, voglio vedere ancora Roma>> mi prega Elisa
<<Ho un'idea>> dice Niccolò euforico
<<Se dovemo preoccupà? Già che te pensi>> Gabriele lo provoca e scoppiamo a ridere
<<N'namo a casa, è l'occasione pe caccia l'hummer>>
Oddio. È bellissimo. Scatto in piedi e batto le mani come una bambina mentre tutti ridono della mia reazione.
<<Si si si andiamo daiii... Gabriè nun batte la fiacca che sto momento nun torna più>> dico quasi impazzita di felicità, tutti si alzano e mi seguono fuori.
L'hummer di Niccolò è pazzesco. Ci è uscito forse tre volte da quando ce l'ha e questo infatti è un evento raro.

 Ci è uscito forse tre volte da quando ce l'ha e questo infatti è un evento raro

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<<Ve faccio vedè Roma da n'artra prospettiva. Gianmarchì te va de guidà?>> dice Niccolò rivolgendosi a Gianmarco che viene con noi.
<<E o chiedi pure? Ovvio>> dice euforico l'amico.
<<E n'namo su che ste pischelle vonno vedè Roma>>
Saliamo e usciamo fuori dal tettuccio, è enorme e ci entriamo tutti guardando la città scorrerci sotto gli occhi. Fa un freddo cane ma nessuno se ne sta preoccupando, è bellissimo. Allungo le braccia al cielo e rido felice.
<<È un bel momento per essere vivi no?>> chiedo retorica a tutti e loro annuiscono e mi sorridono.
"Bravo Niccolò", "continua così Nic", "siete belli insieme", "sei pazzesca Clà". La gente comincia a riconoscerci ed è stupendo da qui salutare tutti. Io agito la mano e Niccolò sorride per poi abbracciarmi. Stiamo in giro fino alle 19 e poi torniamo a casa per prepararci per la festa. Ripenso a quello che mi ha detto Niccolò prima che entrassi in macchina. "Sei bella sempre ma quando mi sorridi, mi illumini le giornate". Quanto lo amo.

Nota autore:
Claudia e Niccolò si avvicinano sempre di più. Cosa gli frena dal lasciarsi andare?

Claudia è una personalità molto forte, cominciano a vedersi alcune crepe nella sua corazza?

Se il capitolo vi è piaciuto mettete la stellina e commentate.

❣️

ALBA 🌤️ ~ ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora